Ambulatorio Veterinario Dr.Bucci

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Hanno avvistato un lupo. Il mio cane è in pericolo?A concludere la rassegna di articoli sul lupo sulla rivista AVISIO (p...
30/10/2024

Hanno avvistato un lupo. Il mio cane è in pericolo?
A concludere la rassegna di articoli sul lupo sulla rivista AVISIO (pagina 95. https://www.lavisioblog.it/ ), provo a rispondere a un'altra domanda che spesso mi viene posta in ambulatorio: “Hanno avvistato un lupo vicino a casa mia. Il mio cane è in pericolo?”
L'aumento degli avvistamenti di lupi nel nostro territorio e in Italia ha portato molte persone a porsi domande sulla sicurezza dei propri cani, soprattutto in aree rurali o montane. Il lupo è tornato a occupare un ruolo centrale negli ecosistemi italiani e, se da un lato la sua presenza è positiva per la biodiversità, dall'altro solleva preoccupazioni, specialmente per chi possiede animali domestici. Ma quanto è reale il rischio per i cani?
Gli attacchi dei lupi ai cani sono decisamente rari. Analizzando nel tempo gli episodi conosciuti, è possibile affermare che si verificano soprattutto in aree dove i cani sono lasciati vagare incustoditi, al di fuori dell'ambiente urbano. Il rischio è maggiore per i cani di piccola taglia e in quelle zone dove, a causa della pessima abitudine di lasciare avanzi di cibo in giro, i lupi prendono maggiore confidenza con l'ambiente urbano o suburbano. Un caso particolare riguarda i cani da caccia, dove a volte lo scontro può avvenire per competizione sulla stessa preda o perché il cane si avvicina alla carcassa di un animale già predato. Ovviamente, un rischio particolare riguarda anche i cani da pastore, addestrati per la difesa delle greggi, per i quali la difesa dal lupo è parte integrante del loro istinto e lavoro.
I lupi sono cacciatori principalmente notturni o crepuscolari, preferendo muoversi all'alba o al tramonto. Questi orari offrono condizioni favorevoli per la caccia grazie alla scarsa luce, permettendo loro di avvicinarsi alle prede senza essere facilmente notati. Durante queste ore è più probabile che possano avvenire eventuali incontri con i cani, ed è il motivo per cui è altamente sconsigliato lasciare uscire i cani da soli alla sera o al mattino, per l'ultima o la prima p**ì della giornata, anche all'interno di cortili recintati se vicini al bosco.
Oltre al rischio di predazione, c’è anche un ultimo aspetto da considerare: i lupi e i cani possono condividere molte malattie, alcune delle quali molto gravi, se non mortali. Per fortuna, abbiamo ottimi mezzi per contrastare queste malattie, come vaccinazioni e trattamenti antiparassitari. Per evitare il contagio, è fondamentale mantenere aggiornate le vaccinazioni dei cani, trattarli regolarmente con antiparassitari adeguati e monitorare attentamente le zone in cui vivono o passeggiano. Il rischio maggiore è rappresentato dalla trasmissione legata all'assunzione di acqua o residui alimentari contaminati. È quindi buona regola non far bere i cani da acqua potenzialmente infetta (pozzanghere, fontanelle, ecc.) ed evitare che entrino in contatto con carcasse abbandonate o residui di cibo lasciati all'esterno delle abitazioni. Il rischio sanitario accomuna cani, lupi, volpi e in parte anche i tassi. Se hai uno spazio esterno o un giardino, ricorda che è buona abitudine somministrare il cibo ai tuoi animali dentro casa e, anche se non hai animali, non lasciare cibo all'esterno per i selvatici.
In conclusione, se un lupo è stato avvistato nella tua zona, il tuo cane non è necessariamente in pericolo imminente, ma è importante essere consapevoli delle precauzioni da adottare. Il rischio maggiore è per i cani lasciati soli o incustoditi in aree selvatiche. Adottando le giuste misure, come tenere il cane al guinzaglio, proteggerlo attraverso le vaccinazioni e passeggiare in ore diurne in zone non troppo isolate, è possibile ridurre al minimo il rischio di incontri pericolosi e mantenere il proprio amico a quattro zampe al sicuro. Dr, Giovanni Bucci - DVM
Esperto in comportamento animale e IAA

Il cane invisibile! Di nuovo un piccolo caso clinico per aiutarci a riflettere... E' sera. Vicino all'ora di chiusura ar...
17/10/2024

Il cane invisibile! Di nuovo un piccolo caso clinico per aiutarci a riflettere... E' sera. Vicino all'ora di chiusura arrivano in ambulatorio 4 o 5 persone. Tutti agitati. E' chiaro che si conoscono e che è successo qualcosa. Il nonno è particolarmente agitato e arrabbiato con un ragazzino che tiene in braccio un cucciolone: “te sei en mona! Col cagn negher te vas a stroz de not vestì scur come en pec!” Qualcuno di voi sorriderà, qualcuno cercherà invano di tradurre col google traslator ma non vi tradurrò la frase ;-). Cosa è successo?
Il ragazzo era fuori a spasso, di notte. Serata piovosa. Nero il cane e vestito di nero lui. Un'auto di passaggio ha urtato il cucciolo. Per fortuna solo una piccola abrasione e tanta paura ma il cucciolone sta bene! Poteva andare davvero molto peggio. Un antinfiammatorio per il cane, una piccola lezione sulla condotta al guinzaglio al ragazzino e una buona dose di consigli.
Non è questo il luogo per una lezione di educazione cinofila ma giusto per alcuni saldi principi da buon cittadino e cinofilo: 1. per strada, a piedi, in assenza di marciapiedi, si cammina sempre in modo da avere le auto che arrivano dal davanti (di fronte) in modo da poterle vedere. 2. Il cane va abituato a camminare al guinzaglio alla nostra sinistra. Questo farà si che il cane, oltre a vedere come noi chi arriva, sia sul lato sicuro e non sulla carreggiata. 3. Rendere visibile almeno il cane! Esistono molti sistemi per rendere più visibili i nostri animali al fine di prevenire incidenti come questo. Il sistema più semplice è ricorrere ad una pettorina con inserti in materiale catarifrangente. Esistono poi anche i rotoli di nastro adesivo fosforescente applicabile su pettorine, collari, cappottini, impermeabili, ecc. Il nastro, usa e getta è comodo e semplice da applicare anche sui nostri vestiti. Sono gli stessi ausili che in molti stati sono obbligatori anche per i bambini che vanno a scuola. E poi viva l'inventiva! L'importante è essere ben visibili.
Per gli amanti del fai da te un suggerimento. La prossima volta che vi capita di avere una giacchetta antipioggia tipo k-way rossa o gialla, non gettatela ma ricavatene una semplice mantellina come quella della foto. Dr. Giovanni Bucci. Associazione di Promozione Sociale DOGBliss.

La gattina depressa: ovvero quando l'amore sbaglia! Un caso clinico che per fortuna si è risolto molto bene. Ma andiamo ...
07/10/2024

La gattina depressa: ovvero quando l'amore sbaglia! Un caso clinico che per fortuna si è risolto molto bene. Ma andiamo per ordine. Ondina è una micina di quasi 2 anni, molto allegra e sempre in movimento. Vive in una grande casa con accesso ad un balcone e al tetto in una famiglia con 3 bambini. Motivo della visita: Ondina non gioca più. E' sempre triste e immobile. Pur vivendo in casa sembra sempre sporca e trasandata ed è molto dimagrita. A volte si fa i bisognini addosso. Alla visita clicia ed esami del sangue tutto sembra essere normale. Cosa sta succedendo? Anamnesi comportamentale: Ondina proviene dalla campagna; è nata in un fienile. E' stata adottata a circa 3 mesi di età. Fino all'adozione viveva libera all'aperto con la mamma e i fratellini. Circa 4 mesi fa, un pomeriggio, Ondina sembrava scomparsa. Dopo tante ricerche fu trovata nascosta in un piccolo spazio morto sotto il divano. Nel tentativo di tirarla fuori Ondina aveva graffiato malamente il bambino più piccolo. Da allora Ondina fuggiva dai bambini nascondendosi a volte anche per ore e in qualche occasione aveva graffiato ancora il bambino più piccolo. La proprietaria aveva allora acquistato un collarino con un bel campanellino con lo scopo di trovare più facilmente Ondina e di tenerla meglio sotto controllo quando si spostava in casa. Questo aveva permesso di evitare altri incidenti. Le condizioni di Ondina erano però andate progressivamente peggiorando.
Primo intervento: via il campanellino e colloquio con tutta la famiglia. Scopo: dare indicazioni precise sulla gestione del gatto, spiegare ai bambini le regole su come si gioca con il gatto, spiegare perchè un severo no al campanellino. Seconda fase: Terapia farmacologica ansiolitica e terapia comportamentale basata sul gioco.
Ondina nell'arco di tre mesi è tornata la micina allegra e giocosa di sempre e ora sta bene! Il campanellino e alcuni errori di gestione sono stati la causa di questo problema. Perchè? Purtroppo ancora oggi molte persone pensano agli animali più come ad un oggetto che a un essere vivente. Quanto al campanellino i motivi che possono spingere a metterlo al micio sono i più diversi: evitare che cacci topolini o uccellini (il suono fa scappare le prede), rendere più facile la sua individuazione, è carino da vedersi, è un vezzoso gioellino per una micina. In fondo se non da fastidio a me, non darà fastidio nemmeno al gatto. Il gatto però ha fatto dell'udito finissimo e dell'arte di muoversi silenzioso e furtivo le due sue armi migliori per la sopravvivenza. Avere qualcosa che ti rimbomba nelle orecchie e fa rumore ogni volta che accenni un movimento è una enorme fonte di stress. Questa sensazione si aggrava quando il suono è artificiale e ti impedisce anche di sottrarti a situazioni di pericolo. Ondina con ogni probabilità aveva associato ai bambini delle sensazione spiacevoli che la spingevano a nascondersi per ritrovare calma e sicurezza ma questo non le era permesso. I gatti in natura sono predatori e prede, proprio per questo nascondono e coprono le loro urine e feci per non farsi scoprire. Il campanellino non permetteva nemmeno questo; andare in bagno o andare a mangiare o lavarsi voleva dire rivelare la propria presenza. Ondina come detto ora sta bene e la famiglia ha trovato un ottimo equilibrio fra gioco e rispetto. Da questo caso clinico lo stimolo a metterci sul serio nei panni dei nostri animali! Vivono a stretto contatto con noi ma non sono come noi e questa è la prima e grande lezione della clinica comportamentale veterinaria. Dr. Giovanni Bucci

Incontri ravvicinati: era un lupo o era un cane ? (parte 2)Come abbiamo visto nel numero scorso, non è sempre facile la ...
17/09/2024

Incontri ravvicinati: era un lupo o era un cane ? (parte 2)

Come abbiamo visto nel numero scorso, non è sempre facile la distinzione a colpo d'occhio fra lupo e cane. Nel grandissimo numero di razze canine odierne vi sono infatti anche una serie di razze che devono il loro successo proprio alla grande somiglianza con il lupo sia dal punto di vista estetico/morfologico che caratteriale.
La selezione di queste razze è legata a numerose motivazioni che sono insite nel desiderio di adottare un cane che assomiglia a un lupo. Sono motivazioni in genere individuali e legate ad una combinazione di fattori estetici, comportamentali, pratici e culturali.
Molte persone sono affascinate dal lupo e dalla sua immagine iconica come predatore selvaggio e libero. Possedere un cane che assomiglia a un lupo può soddisfare questa attrazione per il selvaggio e conferire un senso di avventura e connessione con la natura.
Anche l'estetica ha un peso importante in questa scelta. Alcune persone sono attratte dall'aspetto impressionante e maestoso dei lupi e desiderano avere un animale domestico che ricordi questa bellezza naturale. Questi cani di grossa mole, con un aspetto agile e robusto al tempo stesso, possiedono una notevole forza e resistenza. Sono queste le caratteristiche spesso desiderate anche da persone che praticano attività all'aperto come l'escursionismo, il trekking o lo sleddog.
Nonostante il lupo sia spesso associato all'immagine di forza, libertà e indipendenza, molte persone sono affascinate dalla prospettiva di accettare la sfida di adottare un cane che incarna tali qualità. Questi cani, pur essendo fieri e intelligenti come i loro cugini selvatici, sono altamente protettivi e capaci di profondo affetto ai loro proprietari. L'idea di poter stabilire un legame con un animale che possiede una natura così imponente e al tempo stesso affettuosa può essere incredibilmente gratificante per chi cerca un compagno fedele e stimolante. In alcune culture infine, i lupi sono visti come simbolo di forza, saggezza o spiritualità. Possedere un cane che ricorda il lupo può essere una forma di connessione con queste tradizioni culturali e mitologiche e soddisfare in parte la profonda “sete di Natura” che alberga in molti di noi.
Vediamo ora alcune di queste razze in ordine di popolarità.
Pastore Tedesco: Originariamente selezionato per la sua abilità di pastore, il Pastore Tedesco conserva ancora molti tratti simili al lupo. Ha un mantello folto e una corporatura muscolosa, con orecchie erette e un muso allungato. È intelligente, leale e protettivo. L'altezza alla spalla varia tra i 55 e i 65 centimetri per i maschi e tra i 50 e i 60 centimetri per le femmine. Il peso varia generalmente tra i 30 e i 40 chili per i maschi e tra i 22 e i 32 chili per le femmine. Il colore più diffuso è il nero focato con pelo corto ma esistono anche soggetti completamente bianchi o neri o con pelo lungo. La vita media si aggira intorno ai 9-13 anni.
Siberian Husky: Originario delle regioni artiche, l'Husky presenta un mantello chiaro con sfumature grigie o rossastre e una coda folta che ricorda molto quella del lupo. Il pelo ha la caratteristica di essere repellente all'acqua. Ha occhi penetranti per lo più azzurri e una resistenza eccezionale, oltre a un forte istinto di branco. L'altezza alla spalla è di circa 53-60 centimetri per i maschi e di circa 51-56 centimetri per le femmine. Il peso può variare tra i 20 e i 27 chili per i maschi e tra i 16 e i 23 chili per le femmine. La vita media è di solito compresa tra gli 11 e i 15 anni.
Alaskan Malamute: Simile all'Husky ma più grande e massiccio, il Malamute è un cane da slitta robusto e potente. Ha un carattere indipendente ma affettuoso. Pur mantenendo gli stessi colori, questa razza tende ad essere più grande degli Husky con un'altezza alla spalla che va dai 58 ai 64 centimetri per i maschi e dai 56 ai 64 centimetri per le femmine. Il peso può superare i 40 chili per i maschi e i 34 chili per le femmine. La vita media è di solito tra gli 11 e i 14 anni.
Lupo Cecoslovacco: Questa razza ha un'origine recente ed è nata da incroci pilotati fra lupo e pastore tedesco risultandone un cane dall'aspetto veramente lupino. Ha un mantello grigio e un corpo snello, con un temperamento equilibrato ma molto determinato. E' una razza che richiede una gestione esperta. L'altezza alla spalla varia dai 65 ai 70 centimetri per i maschi e dai 60 ai 65 centimetri per le femmine. Il peso può variare tra i 26 e i 30 chili per i maschi e tra i 20 e i 24 chili per le femmine. La vita media è di solito compresa tra i 12 e i 15 anni.
Alaskan Klee Kai: Razza più piccola rispetto alle precedenti, è stata selezionata per somigliare al lupo artico. Ha un mantello folto e una coda arricciata, con un atteggiamento vivace e una buona predisposizione alla caccia. L'altezza alla spalla va dai 33 ai 42 centimetri. Il peso varia generalmente tra i 4,5 e i 10 chili. La vita media può essere di circa 12-16 anni.
Cane da pastore del Caucaso: Originario della regione del Caucaso, questo cane ha una corporatura imponente e un mantello molto folto che ricorda quello del lupo. È un guardiano fedele e coraggioso, con un forte istinto territoriale. Sono conosciuti soprattutto per la loro imponenza, con un'altezza alla spalla che va dai 64 ai 72 centimetri per i maschi e dai 64 ai 68 centimetri per le femmine. Il loro peso può superare i 50 chili per i maschi e i 45 chili per le femmine. La loro vita media è di solito tra gli 11 e i 12 anni.
Shikoku: Questa razza giapponese ha un aspetto molto simile a quello del lupo asiatico. Ha un mantello ruvido e una coda folta che porta arricciata sul dorso, con un temperamento vivace ma riservato. Ha un'altezza alla spalla di circa 48-55 centimetri per i maschi e di circa 43-52 centimetri per le femmine. Il peso varia generalmente tra i 15 e i 20 chili. La vita media è di solito compresa tra gli 11 e i 13 anni.
Saarloos Wolfdog: Ottenuto dall'incrocio tra un lupo e un Pastore Olandese, questo cane ha conservato molte delle caratteristiche del suo antenato selvatico. Ha un mantello grigio e una corporatura elegante, con un forte legame con il suo proprietario. L'altezza alla spalla va dai 65 ai 75 centimetri per i maschi e dai 60 ai 70 centimetri per le femmine. Il peso può variare tra i 36 e i 41 chili per i maschi e tra i 30 e i 35 chili per le femmine. La vita media è di solito compresa tra i 10 e i 12 anni. Dr. Giovanni Bucci
Rivista Avisio Estate 2024. A breve uscirà il terzo numero con l'articolo: Hanno avvistato un lupo. Il mio cane è in pericolo?
https://www.lavisioblog.it/punti-di-distribuzione/

E anche questa esperienza è conclusa. Un convegno davvero bello, ben riuscito, con tantissimi spunti per migliorare semp...
16/09/2024

E anche questa esperienza è conclusa. Un convegno davvero bello, ben riuscito, con tantissimi spunti per migliorare sempre di più! Un grazie di cuore ad Elena e Biju per avermi coinvolto e dato la possibilità di far conoscere un po' meglio le meravigliosa realtà delle Terapie Assistite con Animali. La partecipazione di un Medico Veterinario ad un convegno su DSA era cosa tutt'altro che scontata e quindi un GRAZIE ancor più grande per la fiducia accordatami. Un Grazie a Federica per la foto :-)

La mano magica! Ma lei dottore ha la mano magica! A dire questa frase un cliente in ambulatorio durante la visita di un ...
06/09/2024

La mano magica!
Ma lei dottore ha la mano magica! A dire questa frase un cliente in ambulatorio durante la visita di un gatto ma nessuna magia. Vi racconto i fatti. Gatto in vacanza, di circa tre anni con un problema di crisi convulsive. Sempre molto agitato e, quando si agita troppo, arriva inevitabilmente una crisi convulsiva. Da tempo avevano rinunciato a qualsiasi visita veterinaria spaventati dalle crisi che si verificavano ogni volta.
Visitare un gatto, specie se nervoso e agitato, non è mai una impresa semplice. Chi di voi ha provato a tenere di forza un gatto sa che è cosa difficile e tutt'altro che esente da rischi. L'esperienza mi ha insegnato tante cose e una di queste è che oltre alla forza ci sono anche altre vie. Nei gattini e nei gatti abbastanza giovani una delle tecniche è questa che vi vado a descrivere e che potete provare ad usare anche voi. Prendete il gatto in braccio e, con dolcezza e movimenti lenti, giratelo a pancia in alto adagiato nell'incavo del braccio come fosse un neonato. Con l'altra mano passate delicatamente la punta del dito fra la gola e il torace proprio come fa mamma gatta quando, leccando, lava i piccolini. Poi a mano aperta coprite con dolcezza la faccia del gatto occhi compresi e con un dito accarezzate il naso. Quando la cosa funziona il gatto va in uno stato di “beatitudine” e a volte si addormenta proprio! Non funziona con tutti i gatti e c'è un dettaglio che potrebbe sembrare insignificante ma che invece è fondamentale: essere dolci, calmi e rilassati. Il gatto sente ogni minima variazione del nostro stato emotivo! Dolci, calmi e rilassati. Senza fretta. Dolci, calmi e rilassati. Tornando al gatto della storia, il piccoletto si è praticamente addormentato. Sentito cuore e polmoni, e fatta la vaccinazione. Alcuni di voi mi hanno visto in ambulatorio usare questa tecnica quando occorre ad esempio vedere la cute e pelo della pancia del gatto per controllare se ci sono lesioni. In questo caso la schiena del gatto è appoggiata alla mia pancia e il bacino sul tavolo. Provate anche voi a casa e fatemi sapere. Se funziona scoprirete un modo nuovo di fare una coccola speciale al Vostro gatto. Buone prove e buon fine settimana! (grazie all'autore della foto). Dr. Giovanni Bucci

Gatto in casa: perché non usa la lettiera?I gatti sono animali molto sensibili e, quando si tratta di usare la lettiera,...
03/09/2024

Gatto in casa: perché non usa la lettiera?
I gatti sono animali molto sensibili e, quando si tratta di usare la lettiera, possono avere delle preferenze precise. Se il tuo gatto fa la p**ì fuori dalla lettiera, ci sono due motivi principali da considerare:
1. La lettiera non è di suo gradimento: Questo può dipendere dalle dimensioni della cassettina, dal tipo di lettiera (sabbia) utilizzata, o da come viene pulita e gestita. Ad esempio, l'uso di detersivi troppo profumati potrebbe infastidire il tuo gatto.
2. La posizione della lettiera non è adatta: I gatti, in natura sono predatori ma anche prede e tendono a nascondere le loro tracce. Se la lettiera è in un luogo dove il gatto non si sente al sicuro, eviterà di usarla. Trattenere a lungo la p**i influirà poi inevitabilmente negativamente sulla salute delle vie urinarie.
Cosa fare per risolvere il problema:
Posiziona la lettiera in un luogo tranquillo e sicuro, lontano da rumori e passaggi frequenti.
Evita di pulire la lettiera in presenza del gatto.
Offri diverse alternative posizionando altre lettiere con forme e tipi di sabbia diversi, per capire meglio le preferenze del tuo gatto.
E Ricorda: La lettiera deve piacere al gatto, non a te! (grazie all'autore della foto). Dr. Giovanni Bucci

Una nuova casa! Adozione di un gatto adulto? Ecco qualche consiglio per abituarlo alla nuova casa! 🐾🏠Se hai appena adott...
26/08/2024

Una nuova casa! Adozione di un gatto adulto? Ecco qualche consiglio per abituarlo alla nuova casa! 🐾🏠

Se hai appena adottato un gatto adulto abituato a uscire, è importante dargli il tempo necessario per ambientarsi alla sua nuova casa. Di solito, ci vogliono almeno 2-3 settimane affinché il gatto si abitui a nuovi suoni, ritmi e odori.

✨ Suggerimento: Istaurare un rituale di richiamo per il cibo può essere davvero utile! Prova a chiamare il tuo gatto per ogni piccolo pasto del giorno usando il suo nome, accompagnato da un suono evocativo, come il rumore dei croccantini nella scatola. Ogni volta che lo chiami, scuoti la scatola e versa il cibo mentre il gatto viene verso di te. Questo aiuterà il micio a collegare il suono al cibo e a rispondere ai tuoi richiami. 🍽️

Solo quando il rituale è ben consolidato, puoi iniziare a lasciare la porta aperta per permettergli di esplorare gradualmente il nuovo ambiente esterno. Per aiutare il tuo gatto a sentirsi a suo agio, puoi fare alcuni giri intorno alla casa con lui in braccio o nel trasportino, così potrà familiarizzare con la zona circostante.

Quando il tuo gatto inizierà a uscire, prova a lasciare vicino alla porta o all'entrata che utilizza un tuo indumento con il tuo odore, o meglio ancora con quello del suo vecchio proprietario. Questo lo aiuterà a sentirsi più sicuro e a ritrovare facilmente la strada di casa. 🏡❤️

Adottare un gatto adulto è un gesto bellissimo, e con un po' di pazienza e amore, presto il tuo nuovo amico a quattro zampe si sentirà a casa! 🐱💕 dr. Giovanni Bucci

Therapy dog e parassiti cutanei (parte 4): le Zecche: habitatLe zecche del cane, appartenenti alla famiglia Ixodidae, so...
03/06/2024

Therapy dog e parassiti cutanei (parte 4): le Zecche: habitat
Le zecche del cane, appartenenti alla famiglia Ixodidae, sono ectoparassiti che si nutrono del sangue dei loro ospiti, principalmente cani ma anche altri mammiferi, uccelli e rettili. Comprendere il loro habitat ideale è cruciale per scegliere al meglio i luoghi di passeggiata e svago e prevenire le infestazioni per proteggere la loro e la nostra salute. Le zecche preferiscono:
1. Ambienti Caldi e Umidi: temperature comprese tra 10°C e 30°C e un'umidità relativa superiore al 70% creano condizioni ottimali per il loro ciclo vitale.
2. Vegetazione densa: Le zecche preferiscono aree con abbondante vegetazione, come prati, boschi e cespugli. Questi ambienti offrono riparo e una maggiore probabilità di incontrare un ospite su cui nutrirsi. Le zecche salgono sulla vegetazione (lughi fili d'erba, rami bassi, ecc.) e attendono il passaggio di un possibile ospite.
4. Letti di Foglie e Sottobosco: Questi parassiti trovano rifugio e depongono le uova nei letti di foglie e nel sottobosco, dove l'umidità è alta e la temperatura è relativamente stabile. Questi ambienti proteggono le zecche dalle condizioni climatiche estreme e dai predatori. Per questo motivo se avete un giardino una costante e corretta manutenzione è importante (tenere il prato tagliato, potare i cespugli in modo da far arrivare la luce del sole anche alla base e rimuovere le foglie secche).
Eseguire correttamente e sistematicamente i trattamenti antiparassitari è essenziale ma anche l'uso di repellenti è di aiuto. Ad esempio la lavanda è un ottimo repellente per le zecche; se avete un cespuglio in giardino, raccogliete i fiori e metteteli nel cuscino della cuccia.
Anche questo sarà uno degli argomenti che affronteremo a Casteggio (PV) - presso il Centro Cinofilo il Biancospino in occasione della raccolta fondi a favore dei ragazzi della Comunità terapeutica B del Centro per la riabilitazione extraospedaliera Paolo VI di Casalnoceto. Per info: dr. Giovanni Bucci, DVM esperto in IAA e comportamento animale. Vi aspettiamo!

Therapy dog e parassiti cutanei (parte 3): le ZeccheLa presenza di parassiti cutanei è una delle evenienze più sgradevol...
29/05/2024

Therapy dog e parassiti cutanei (parte 3): le Zecche

La presenza di parassiti cutanei è una delle evenienze più sgradevoli in corso di IAA (Pet-Therapy) e la formazione del coadiutore/proprietario e la costante collaborazione con il medico veterinario sono elementi basilari per garantire sicurezza e qualità.
Le zecche sono parassiti esterni che si nutrono del sangue dei loro ospiti, causando potenziali problemi di salute sia agli animali domestici che agli esseri umani. Le specie più comuni che infestano i cani appartengono ai generi *Rhipicephalus*, *Ixodes* e *Dermacentor*. La pericolosità di questi parassiti è legata anche alla capacità di trasmettere molte gravi malattie.
Nelle zecche l'aspetto, le dimensioni e il comportamento sno molto differenti fra maschio e femmina.
La zecca femmina ha in genere una forma che ricorda quella di una piccola goccia. Testa e zampe sono appena visibili. Man mano che la zecca si nutre le dimensioni dell'addome aumentano considerevolmente fino alle dimensioni di un piccolo fagiolo. Le zecche femmine tendono ad essere più grandi rispetto ai maschi, specialmente dopo essersi nutrite di sangue. Questa differenza è particolarmente evidente durante la fase di alimentazione, quando le femmine possono aumentare di dimensioni fino a diverse volte il loro volume originale.
Le zecche maschio hanno un corpo generalmente più piccolo con zampe e testa ben visibili tanto da assomigliare ad un piccolo ragnetto. I maschi si nutrono meno frequentemente rispetto alle femmine e la loro principale funzione è accoppiarsi con le femmine; per questo sono in genere ben visibili mentre corrono agilmente sul pelo alla ricerca delle femmine.
Se è la prima volta che vi imbattete in una zecca, è importante non cercare di toglierla con le dita o di soffocarla con alcool o altre sostanze. Recatevi dal vostro veterinario di fiducia che vi farà vedere come togliere la zecca in sicurezza sia per voi che per il vostro animale. Vedrete poi insieme se deve essere apportata qualche modifica al programma di prevenzione di questi parassiti.
Anche questo sarà uno degli argomenti che affronteremo a Casteggio (PV) - presso il Centro Cinofilo il Biancospino in occasione della raccolta fondi a favore dei ragazzi della Comunità terapeutica B del Centro per la riabilitazione extraospedaliera Paolo VI di Casalnoceto. Per info: dr. Giovanni Bucci, DVM esperto in IAA e comportamento animale.

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Ziano Di Fiemme

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Lunedì 09:00 - 13:00
14:30 - 19:00
Martedì 09:00 - 13:00
14:30 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 13:00
14:30 - 19:00
Giovedì 09:00 - 13:00
14:30 - 19:00
Venerdì 09:00 - 13:00
14:30 - 19:00
Sabato 09:30 - 12:00

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