Doggy Park

Doggy Park Ogni cane è unico, ogni legame è speciale. La nostra Associazione si occupa di cani. Centro formazione binomi Retrieving Game Fisc.

Ogni cane è un individuo unico e quindi i nostri percorsi sono strutturati sulle singole esigenze di ogni cane.

“Rispetta i suoi tempi, e inizierà a fidarsi dei tuoi.”Ogni cane ha un suo ritmo. C’è chi è più veloce a prendere decisi...
07/08/2025

“Rispetta i suoi tempi, e inizierà a fidarsi dei tuoi.”

Ogni cane ha un suo ritmo. C’è chi è più veloce a prendere decisioni, chi ha bisogno di osservare a lungo prima di muoversi. Chi si butta e chi resta in ascolto.

E non c’è un modo giusto e uno sbagliato.
C’è il modo che ha senso per quel cane, in quel momento, con quella esperienza alle spalle.

Dare valore al tempo soggettivo di ogni individuo significa rispettarlo davvero: significa non forzare, non ti**re, non aspettarsi che sia pronto secondo i nostri tempi.
A volte ha bisogno di rallentare, a volte semplicemente di fermarsi.

E quando questo accade, non sta “perdendo tempo”.
Sta prendendo il suo tempo.

Ed è lì che possiamo imparare a rallentare anche noi.
A respirare. A guardarlo. A esserci, senza dover fare.

🧳 Resti o parti? : cosa cambia per il cane?Agosto è quel mese in cui tutto si mescola: valigie, ferie, giornate più lent...
03/08/2025

🧳 Resti o parti? : cosa cambia per il cane?

Agosto è quel mese in cui tutto si mescola: valigie, ferie, giornate più lente, ritmi che saltano.
Qualcuno parte, qualcuno resta… ma per i cani, qualcosa cambia quasi sempre. Anche quando sembra tutto sotto controllo.

Cambiano gli orari, cambiano le persone che vedono ogni giorno, cambiano le passeggiate, gli odori, i rumori.
E anche se si adattano, anche se “sembrano tranquilli”, il loro mondo emotivo si muove.

Un cane che resta a casa mentre gli umani partono può vivere un piccolo terremoto interiore.
Anche se viene affidato a persone conosciute, anche se tutto è stato organizzato con cura: quella presenza di riferimento non c’è più, e questo per lui ha un peso.

E anche quando il cane parte con noi, magari in vacanza, cambia tutto lo stesso: luoghi nuovi, abitudini diverse, tante stimolazioni in più…
e spesso meno momenti di qualità e connessione, perché presi da mille cose.

Agosto non è solo pausa.
Per molti cani è un periodo in cui hanno più bisogno di riferimenti stabili, di momenti in cui poter ritrovare il proprio equilibrio.
A volte basta poco: una carezza in più nel momento giusto, una parola detta con intenzione, il tempo per guardarsi, anche solo in silenzio.

Che si parta o si resti, una cosa resta vera:
il cane ha bisogno di sapere che ci siamo. Anche a distanza. Anche nel cambiamento.

Fidarsi o affidarsi?Ci penso spesso.Sembrano parole simili, ma raccontano momenti  un po’ diversi.Fidarsi è un qualcosa ...
31/07/2025

Fidarsi o affidarsi?

Ci penso spesso.
Sembrano parole simili, ma raccontano momenti un po’ diversi.

Fidarsi è un qualcosa che si costruisce nel tempo. Nasce pian piano, quando due individui iniziano davvero a conoscersi e a rispettarsi. È quel senso di sicurezza che arriva quando sai che l’altro c’è.

Affidarsi, invece, è un passaggio ancora più profondo. Più intimo.
È lasciare andare un po’ il controllo, dire “per adesso mi appoggio a te”.
Non significa dipendere. Significa sentire che, in quel momento, si può.

Nelle relazioni tutte, anche quelle con i cani, ci sono momenti in cui ci si fida, e momenti in cui ci si affida.
E spesso una cosa nasce dall’altra.

Ogni legame ha i suoi tempi, i suoi modi, le sue sfumature.
E poi se qualcuno ha capito davvero dove finisce la fiducia e dove comincia l’affidamento… me lo dica pure…Io, intanto, continuo a osservare. Perché qualcosa da imparare c’è sempre.

Cos’è la Relazione?Spesso la immaginiamo come un traguardo, ma la relazione non è qualcosa che si ottiene – è qualcosa c...
28/07/2025

Cos’è la Relazione?

Spesso la immaginiamo come un traguardo, ma la relazione non è qualcosa che si ottiene – è qualcosa che si costruisce.
È il risultato di un dialogo costante tra due individui che si riconoscono e si rispettano come soggetti unici, con bisogni, emozioni, motivazioni e ritmi propri.

La relazione tra cane e umano nasce nei piccoli gesti, nella coerenza delle esperienze condivise, nella capacità di ascoltarsi senza pretesa di controllo.

Relazione è osservare e lasciarsi osservare.
È creare un contesto in cui il cane possa esprimere sé stesso, ed essere visto per quello che è.
È fiducia che si sedimenta nel tempo, non solo nei momenti ideali, ma soprattutto nella routine, nei tempi lenti, negli errori compresi e non puniti.

È un processo vivo, dinamico, mai uguale per tutti.
Ogni coppia cane-umano ha una storia diversa, e quella storia merita di essere ascoltata, sostenuta, accompagnata.

La relazione non è un metodo.
È una presenza consapevole.
Ed è da lì che tutto il resto può davvero cominciare.

“La relazione si costruisce nel quotidiano, non nei momenti perfetti.”Costruire un legame basato su fiducia, ascolto rec...
24/07/2025

“La relazione si costruisce nel quotidiano, non nei momenti perfetti.”

Costruire un legame basato su fiducia, ascolto reciproco e libertà emotiva è la base per ogni esperienza positiva.
La relazione tra cane e umano è fatta di sguardi, attese, scelte condivise. È un percorso che si costruisce giorno dopo giorno nei momenti in cui ci ascoltiamo davvero, senza aspettative, senza pressioni. Quando un cane si sente riconosciuto nella sua unicità, la relazione diventa uno spazio sicuro in cui può esprimersi, crescere, imparare. Non parliamo di “obbedienza”, ma di dialogo. Di fiducia reciproca. Di presenza vera. E quando c’è questo tipo di connessione tutto il resto, dai giochi alle esperienze fuori casa, cambia profondamente significato. Diventano occasioni per capirsi meglio, non solo per “fare”.
Secondo me è questo il “segreto”: vedere il cane come un individuo, non come un esecutore.

(foto di Claudia Capua)

Pensare è un gioco da cani!Quando parlo di “giochi”, molti pensano subito a corse, palline, o tira e molla. Ma al Doggy ...
17/07/2025

Pensare è un gioco da cani!
Quando parlo di “giochi”, molti pensano subito a corse, palline, o tira e molla. Ma al Doggy Park lavoriamo (anche) in modo diverso.

Credo fortemente nell’approccio cognitivo-relazionale: per me ogni cane è una mente curiosa, non solo un corpo da far sfogare.
È per questo che propongo spesso attività che stimolano ragionamento, concentrazione e problem solving.

Giochi di ricerca olfattiva, discriminazione di oggetti, strategie per superare piccoli ostacoli… Tutte cose che sembrano semplici, ma per un cane sono vera e propria “palestra mentale”.

Il bello? Dopo una sessione cognitiva, molti cani sono rilassati tanto quanto dopo una corsa. Ma con uno sguardo che dice: “ho capito, ho imparato”.

E per me, questo è il gioco più bello di tutti.

(In foto Paloma alle prese con “ le scatole di Cinzia Barillaro”

Ho pensato di scrivere questo post dopo una conversazione  con una persona che mi ha detto: “ma io non voglio che il mio...
13/07/2025

Ho pensato di scrivere questo post dopo una conversazione con una persona che mi ha detto: “ma io non voglio che il mio cane faccia quello che vuole”
Una frase che sento spesso, ma che merita una riflessione un po’ più profonda.

L’approccio cognitivo-relazionale viene spesso frainteso.
C’è chi pensa significhi lasciare che il cane faccia tutto quello che vuole, senza direzioni o limiti.
Ma in realtà è esattamente il contrario: non si tratta di controllare, ma di accompagnare il cane a sviluppare le sue competenze, in modo che possa fare scelte adeguate senza bisogno di interventi coercitivi o continui richiami.
Il cuore di questo approccio sta nel riconoscere il cane come individuo, diverso da qualsiasi altro, capace di pensare, scegliere e adattarsi. Il nostro compito non è dirgli sempre cosa fare, ma insegnargli a capire cosa è meglio fare, in base al contesto in cui vive.
Questo principio è evidente anche nei branchi di cani liberi: non c’è un “capo” che comanda con forza. Eppure, tutto funziona. Perché?
Perché ogni individuo ha imparato ad autoregolarsi.
Questa capacità è fondamentale per la sicurezza e la stabilità dell’intero gruppo. Se uno sbaglia, ne risentono tutti.
Lo stesso vale nella nostra società: un cane che sa gestirsi è un cane che può muoversi in libertà e in sicurezza.
Educare non è esercitare controllo su ogni comportamento, ma costruire una relazione che favorisca l’autonomia e la responsabilità.
Un cane che fa scelte corrette perché ha capito il “perché”, non perché ha paura delle conseguenze, è un cane veramente libero. Ed è anche un cane più sereno.

Non dobbiamo renderlo obbediente. Dobbiamo renderlo competente.
Perché un cane competente non ha bisogno di essere controllato: ha imparato a scegliere da solo.

Che dire, ieri sera in collaborazione con la Casa di Lucia abbiamo passato un paio d’ore a provare qualche Step del Retr...
27/06/2025

Che dire, ieri sera in collaborazione con la Casa di Lucia abbiamo passato un paio d’ore a provare qualche Step del Retrieving Game FISC
Davvero cani stupendi e proprietari felici di provare nuove attività insieme!!
Grazie a tutti i partecipanti e grazie Luca per l’invito !!!!
Alla prossima….

🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉Sono felice di ripetere anche quest’anno l’appuntamento con il Retrieving Game  Fisc a Postioma (TV)  presso...
24/06/2025

🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉
Sono felice di ripetere anche quest’anno l’appuntamento con il Retrieving Game Fisc a Postioma (TV) presso la Casa Di Lucia.

Chi ha voglia di provare i riferimenti sono in locandina
Vi aspettiamo
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Controlliamo il 90% della vita dei nostri cani. Possiamo almeno non colonizzare anche il loro mondo emotivo?Un cane non ...
20/06/2025

Controlliamo il 90% della vita dei nostri cani. Possiamo almeno non colonizzare anche il loro mondo emotivo?

Un cane non può, nella maggioranza dei casi, scegliere cosa mangiare, quando mangiare, quando uscire, dove sporcare, con chi vivere, quando dormire, quanto muoversi.
In termini etologici, parliamo di una riduzione significativa del margine di autonomia individuale.

Questo controllo non è sempre evitabile: fa parte della convivenza con una specie diversa dalla nostra in un contesto antropizzato.
Ma proprio per questo, è fondamentale non estendere ulteriormente questo controllo alle sfere che il cane possiede ancora come proprie: le sue emozioni e la sua comunicazione.

▶️ Spesso, invece, ci arroghiamo il diritto di correggere stati emotivi legittimi (paura, frustrazione, eccitazione) come se fossero comportamenti da eliminare.
▶️ Interveniamo nella comunicazione intra-specifica – ad esempio, impedendo un ringhio o un certo linguaggio del corpo – come se fossimo titolati a stabilire come un cane debba relazionarsi con un suo simile.

Ma l’espressione emotiva e la comunicazione sociale sono competenze etologicamente fondate e funzionali.
Quando le reprimiamo o le modifichiamo arbitrariamente, non stiamo educando: stiamo interferendo.

In cinofilia, educazione non dovrebbe significare controllo, ma costruzione di competenze e fiducia reciproca.

Ed è solo riconoscendo la legittimità delle emozioni e dei segnali comunicativi del cane che possiamo parlare davvero di relazione.

Grazie a Paolo per queste bellissime foto di una bellissima giornata di Retrieving Game FISC
14/03/2025

Grazie a Paolo per queste bellissime foto di una bellissima giornata di Retrieving Game FISC

Gran bella giornata di gara oggi ! Sofia per il mio onomastico mi ha regalato un bellissimo terzo posto con eccellente! ...
09/03/2025

Gran bella giornata di gara oggi ! Sofia per il mio onomastico mi ha regalato un bellissimo terzo posto con eccellente! Brava la mia piccola ❤️
Grazie a tutti i partecipanti e grazie alle organizzatrici, Sara Vanin e Monika Zoff per l’accoglienza, i bellissimi percorsi e l’organizzazione !

Indirizzo

Via Montello, 47
Villorba
31020

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