09/09/2025
Oggi parlo di Ginger, setter inglese di 6 anni.
Ginger è stata adottata dal sud italia 1 anno fa dalla sua attuale proprietaria Lisa che vive in appartamento. Da subito sono emerse delle difficoltà di gestione della cagnolina, in quanto Ginger non riusciva a stare ferma, non faceva i bisogni al guinzaglio e tirava moltissimo in passeggiata. Oltre a questo, quando veniva liberata in aree recintate, ignorava gli altri cani e passava il tempo a “rincorrere” gli uccelli, a girare su se stessa (stereotipia) e sembrava perdere il controllo tanto da non riuscire a rispondere al richiamo ne a qualsiasi altro stimolo intorno a lei entrando in un loop incontrollabile. I cani che c’erano intorno non esistevano. Lisa ha avuto la prontezza di contattare due addestratori nel tempo per risolvere tali problematiche. Nel primo percorso è stato fatto solo un addestramento con i comandi base come “seduto” “terra” “resta” senza ottenere nessun risultato riguardante le problematiche sopra citate. Nel secondo percorso intrapreso, era stata fatta una valutazione di Ginger come cane DISSOCIATO dalla realtà, con problemi cognitivi. La gestione che ne faceva Lisa (quella di un proprietario normale di cani) era stata vista come un problema, tanto da arrivare a dirle che il modo in cui accarezzava il suo cane era sbagliato e che se il cane presentava certi problemi, in parte era colpa sua. Le era stato raccomandato di portare il cane a fare i bisogni in area sgambamento, e così Lisa era diventata schiava di doverla caricare in auto ogni giorno per portarla a sgambare libera. Le era stato consigliato di spalmare un olio di lavanda sulle orecchie della cagnolina per aiutarne il rilassamento.
Non ottenendo alcun risultato, Lisa si è rivolta a me tramite il contatto di una volontaria che ha seguito l’adozione della mia Lara. Mi ha raccontato tutto in una prima telefonata di quasi un’ora in cui io percepivo una ragazza preoccupata per il suo cane, e che non vedeva nessuna via d’uscita da tutti i problemi che vedeva insormontabili. Sentivo una ragazza affranta, che si sentiva in colpa perché le avevano fatto credere che se Ginger era così, era colpa sua e della sua incapacità. Ricordo bene la sua prima domanda dopo la lunga chiacchierata: il cane è recuperabile? Potremo sistemarlo?
Così abbiamo fatto il primo incontro di valutazione, dove l’unica verità su questo cane è emersa immediatamente: Ginger è un setter inglese da lavoro, e che il lavoro lo conosce bene. Tutto quello che andava fatto, era farle ricordare cosa significa essere un cane da caccia, metterle dei paletti durante la gestione quotidiana, e re inserirla in un ambiente diverso da quello dove aveva probabilmente vissuto fino ad allora: il box e la campagna.
Oggi, dopo un percorso di 2 mesi e mezzo, Ginger è un altro cane:
Va in passeggiata quotidianamente a guinzaglio e non tira più.
Fa i bisogni a guinzaglio senza problemi.
Risponde al richiamo.
Risponde ai comandi base.
Sa stare a casa da sola senza creare problemi ai vicini, e riposa in kennel.
È andata in vacanza al mare con la sua famiglia.
Ha una connessione con la sua proprietaria che è fantastica.
Abbiamo ancora delle cose su cui lavorare, ma la qualità di vita di questo cane è migliorata drasticamente grazie ad una valutazione corretta del cane, un percorso fatto su misura senza andare a cercare la risposta nelle stelle, e una proprietaria con una voglia di lavorare con il suo cane inimmaginabile. Ginger è un cane da lavoro, predisposta geneticamente alla caccia e tale deve rimanere.
Ora vi voglio dire una cosa, molto seria e che sta provocando danni irreparabili ai cani e ai sono spettacolari.
Imparate a CONOSCERLE e a RISPETTARLE!
Saluti da Ginger, Gingerina per gli amici! ♥️