
27/06/2025
Ai Partecipanti Velletri 2030,
un'altro traguardo per Daniele Pucci. Il giovane ingegnere di Velletri, oggi a capo di un Gruppo di Ricerca all'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, ha portato la sua ultima creatura iRonCub3 a volare. Daniele Pucci è nato a Velletri, ha frequentato l'I.T.I.S. Giancarlo Vallauri e si è laureato nel 2009 in Ingegneria dei Sistemi di Controllo nell'Università Sapienza di Roma. Dopo il dottorato in Francia, dal 2013 lavora nell'IIT di Genova, nella funzione di Head of Artificial and Mechanical Intelligence.
In molti conosciamo iCub, il robot bambino, concepito a Genova da un team internazionale, usato dai ricercatori per migliorare percezione, movimento, interazione uomo-robot. Il nostro concittadino Daniele Pucci sta insegnando a volare al robot bambino iCub, e per questo ha ricevuto diversi riconoscimenti a livello internazionale, tra questi ricordiamo che nell'anno 2019 fu selezionato fra i 35 giovani, sotto i 35 anni, innovatori più promettenti d'Europa, dalla rivista "MIT Technology Review" del Massachusetts Institute of Technology (MIT). Pucci fu selezionato dalla rivista del MIT per il progetto iRonCub, che aveva l'obiettivo di costruire il primo robot umanoide in grado di volare. Il progetto è il più recente e avveniristico sviluppato nell'ambito dell'Area Robotica Umanoide, un nuovo ramo della robotica del quale Pucci è uno dei pionieri e che, combinando discipline diverse, intende insegnare a volare ai robot umanoidi per poterli utilizzare in operazioni di soccorso, per esempio in caso di calamità naturali, come terremoti e alluvioni.
Recentemente, grande clamore nel mondo scientifico ha suscitato la notizia del buon esito dell'esperimento iRonCub3. Dall'inserto Scientifico del Corriere della Sera possiamo leggere una bella recensione di Michela Rovella, 21 Giugno 2025. iRonCub 3 si è sollevato di 50 centimetri da terra e poi è atterrato con successo. É la prima volta al mondo. Il ricercatore Daniele Pucci: «Mentre fai una cosa f***e che spinge lo stato dell'arte stai accelerando la creazione di prodotti che si possono usare già oggi». Non balla, non salta e non fa la lavastoviglie. Ma è in grado di volare. Dopo 7 anni di studi, calcoli e sperimentazioni il team di ricerca «Artificial and Mechanical Intelligence» guidato da Daniele Pucci è riuscito a fare alzare in volo un robot umanoide. Decollo e atterraggio sono riusciti perfettamente: il robot è rimasto sospeso a un'altezza di circa 50 centimetri per poi tornare a terra. É la prima volta al mondo.
La sfida tecnica è raccontata in un paper pubblicato su Nature Communications Engineering ed è stata vinta anche grazie alla collaborazione del Politecnico di Milano, dove sono stati condotti i test in galleria del vento, e della Stanford University, che ha aiutato a creare gli algoritmi di "deep learning". «É stato un fallimento continuo, fino a quando capisci come fare. Uno dei fratelli Wright, a inizio '900, tornando da uno dei suoi esperimenti ha detto all'altro: "Nessuno volerà per altri mille anni". Abbiamo attraversato periodicamente questi momenti, in cui dicevamo che sarebbe stato impossibile. Non è facile lavorare su una cosa per sette anni senza mollare e mantenendo interamente la proprietà intellettuale». iRonCub3 è munito di quattro motori a reazione, due sulle braccia e due su uno zaino caricato sulla schiena. Anche la struttura stessa del robot è stata modificata: ad esempio è stata inserita una sorta di «colonna vertebale» in titanio e delle coperture che resistono al calore.
L'idea di sviluppare un robot umanoide in grado di volare nasce dall'esigenza di voler creare un sistema adatto ad operare in situazioni di emergenza. «Sono scenari con edifici parzialmente distrutti, o dove ci sono inondazioni o incendi. Hai bisogno di un robot che riesca ad atterrare e poi possa spostarsi camminando in un ambiente poco strutturato. E poi hai bisogno della capacità di manipolare gli oggetti». Un robot dalle sembianze umane può fare tutto questo, mancava solo il volo. Che, tra l'altro può dare altri vantaggi: «Tra cammino e volo c'è un compromesso da raggiungere, anche quando devi fare manovre di transizione. Il robot cammina, poi se serve che vada più veloce inizia a correre. Ma se energicamente è più efficiente smettere di correre, accende le turbine e decolla. Anche capire come fare queste transizioni non è stato semplice». La sperimentazione di iRonCub3 è solo agli inizi e i test andranno avanti. Ma intanto, è un bell'esempio di cosa significhi fare innovazione e di ciò che l'innovazione - anche più spinta - può portare concretamente anche nel presente.
Daniele Pucci è già stato ospite di Velletri 2030 il 9 Aprile 2021 con il Webinar "Intelligenze Umanoidi - il futuro della robotica", link https://www.youtube.com/watch?v=HOLDcmgMziQ Alla luce dei nuovi successi raggiunti con iRonCub3, Velletri 2030 sta lavorando per organizzare un nuovo incontro con Daniele Pucci, che potrà essere un'altro Webinar, o auspicabilmente un vero Seminario, dipende dalla disponibilità di diverse persone.
Velletri ospita diverse Scuole d'Istruzione Secondarie di Secondo grado. Le competenze ci sono! Le risorse umane anche. Basterebbe crederci e investire. Uno tra i tanti, il recupero dell'ex Mattatoio, sempre citato come: "Realizzazione del polo dell’innovazione. Un sito innovativo che sarà la casa delle start up e centro di formazione qualificato per la preparazione delle nuove professionalità". Il futuro della Comunità di Velletri non può definirsi solo attraverso sagre che mirano ad esaltare il turismo enogastronomico.
Buona lettura
Sandro Bologna
Presidente Velletri2030
https://www.velletri2030.it
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