Cattery dei Devonietti

Cattery dei Devonietti Allevamento Amatoriale di gatti Devon Rex. abbiamo a cuore il benessere dei nostri a-mici che vivono con noi.

E altri  tasselli aggiunti ...la formazione continua. Grazie agli organizzatori e l'associazione Catnip.
25/09/2025

E altri tasselli aggiunti ...la formazione continua. Grazie agli organizzatori e l'associazione Catnip.

20/09/2025

Perche nel Libretto Sanitario dei gattini "dei Devonietti" trovi scritto dove è stato inoculato il vaccino?

Vaccinare è un gesto di cura essenziale, ma in rari casi nei gatti può verificarsi una conseguenza grave: il feline injection-site sarcoma (FISS), un tumore aggressivo che nasce nel sito dell’iniezione. Non è qualcosa che capita spesso, ma è abbastanza serio da pensare a come diminuirne il rischio.
Qui sotto ti spiego cosa dice la scienza e dove è più sicuro inoculare.

🔍 Che cos’è il FISS

Il FISS è un sarcoma (tumore maligno) che può svilupparsi dove il gatto ha ricevuto un’iniezione: vaccini, ma anche altri farmaci iniettabili.
Si pensa che il meccanismo coinvolga una risposta infiammatoria cronica, che in pochi casi degenera in trasformazione neoplastica.
Ricordiamo: il rischio è basso, ma visto che la prevenzione è possibile, è giusto farla.

🧭 Linee guida scientifiche: dove iniettare

Ecco cosa suggeriscono le principali linee guida veterinarie per inoculare i vaccini nei gatti, minimizzando il rischio:
Zona preferita :
Arti distali (zampe, sotto il ginocchio o il gomito) È la zona più consigliata. Se dovesse svilupparsi un sarcoma, l’amputazione dell’arto distale è più semplice e meno invasiva, con margini chirurgici chiari.

Coda (parte distale) In alcuni casi si usa anche la coda distale, perché permette margini di escissione accettabili se necessario. Ma è meno comune e non sempre pratico.

Evitare interscapolare e lato toracico centrale
Queste zone erano usate tradizionalmente, ma se dovesse svilupparsi un tumore lì diventa molto più difficile rimuoverlo in modo radicale.

🛠 Altri accorgimenti per ridurre il rischio

Oltre alla zona di inoculo, la ricerca segnala alcune pratiche utili:
Iniezioni subcutanee migliorano la sicurezza rispetto a quelle intramuscolari, che penetrano più in profondità.
Usare vaccini portati a temperatura ambiente prima dell’iniezione (non freddi) può ridurre l’irritazione locale.

Vaccinazioni solo quando necessarie, seguendo protocolli aggiornati, non ripetute superflue. Individuare bene “core vaccines” vs. non-core in base allo stile di vita del gatto. ( chiedi al veterinario)

Documentare dove è stata fatta l’iniezione (arto, lato destro/sinistro, distanza dalla zampa, ecc.). Utile per controlli e per intervenire se qualcosa non va.

Monitorare dopo il vaccino: se compare un nodulo che persiste oltre un mese, cresce, è più grande di 2 cm, o resta dopo 3 mesi, farlo valutare dal veterinario

✅ Cosa significa per chi alleva o possiede gatti

Io, come allevatrice, metto in pratica queste scelte: faccio inoculare i vaccini nei punti più sicuri (generalmente arti distali), controllo bene il sito dopo l’iniezione, scelgo protocolli vaccinali che siano efficaci ma anche mirati, così cerco di dare al cucciolo il massimo della protezione, riducendo al minimo un rischio raro ma serio.

Visto e considerato che spesso fanno richieste per me inconcepibili....Parliamo del Pedigree: Il pedigree non è un pezzo...
10/09/2025

Visto e considerato che spesso fanno richieste per me inconcepibili....

Parliamo del Pedigree:

Il pedigree non è un pezzo di carta straccia, non è neanche un pezzo di carta che serve per andare in expo, non costa 200€ (a seconda dell'associazione felina può costare una decina di euro o poco più)...
Se da un lato è VERO che la correttezza di un allevatore NON è determinata dall'emissione del pedigree, diciamo che però QUANTOMENO se il pedigree NON viene rilasciato c'è già puzza di marcio.
Il pedigree è l'UNICO documento che certifica la razza del vostro peloso, riporta dalle 3 alle 5 generazioni precedenti dal quale si può vedere quali accoppiamenti sono stati fatti, se c'è consanguineità che possa generare problematiche, risalire agli allevatori precedenti per informazioni e familiarità che possono essersi sviluppate nel tempo e/ o avvisarli in modo che possano prendere provvedimenti di ulteriori controlli sui riproduttori e/o chiusura della linea.
Il pedigree sta a dire, che la nascita della cucciolata è stata denunciata in associazione, che i genitori sono noti, che (con l'obbligo per alcune razze e opzionale per altre) hanno eseguito test per malattie genetiche.
Il pedigree inoltre ASSICURA che la fattrice (la gatta) non sia stata ingravidata più e più volte. Una femmina, per queste Associazioni , può avere massimo 3 cucciolate in 2 anni.
Quel che si può al più dire è che, appunto, il pedigree NON basta per poter definire che l'allevatore sia corretto, ma QUANTOMENO che il peloso che avete acquistato sia di razza.
Dunque NON FERMATEVI AL PEDIGREE, CHE DEVE SEMPRE ESSERCI (altrimenti la razza che la volete a fare?)
Ricordate anche che è ILLEGALE VENDERE ESEMPLARI DI RAZZA SENZA PEDIGREE. Se accettate l'acquisto di un esemplare di razza senza pedigree, alimentate il mercato nero e siete conniventi nella truffa!
ATTENZIONE: se vi dicono che il cucciolo è nato da genitori (entrambi o uno solo) con PEDIGREE CHIUSO, si tratta nuovamente di una truffa. Un esemplare con pedigree chiuso è un pet (da compagnia) e non può essere un riproduttore. Conseguentemente, i cuccioli saranno SENZA PEDIGREE, NON SONO QUINDI DI RAZZA e voi acquistate -illegalmente- un meticcio.

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13/08/2025

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Produzione lettiera e vendita prodotti per animali

Si sono amati fin dalle prime ore che lei Melly è arrivata in questa casa inseparabili dove c'è Hit trovi Melly ...ribat...
15/07/2025

Si sono amati fin dalle prime ore che lei Melly è arrivata in questa casa inseparabili dove c'è Hit trovi Melly ...ribattezzati da Cristiana Marangoni " il gigante e la bambina" ma devo essere sincera....Hit non ha mai avuto problemi con nessuno è andato d'accordo fin da subito con tutti in casa segno questo, oltre che di un buon carattere, anche dell'ottima socializzazione da parte della sua allevatrice Rex Runner's Devon Rex che non finirò mai di ringraziare per la sua fiducia. Grazie a entrambe per queste due meravigliose creature 😍😍🥰🥰

KCH JCH Miwa dei Devonietti 🥰🥰🥰🥰
15/07/2025

KCH JCH Miwa dei Devonietti
🥰🥰🥰🥰

Napòleon e NightmareAdry vi augurano un buongiorno 😘😘😘
13/07/2025

Napòleon e NightmareAdry vi augurano un buongiorno 😘😘😘

Napòleon dei Devonietti 😍😍❤️❤️
10/07/2025

Napòleon dei Devonietti 😍😍❤️❤️

Riposino pomeridiano..😍😍😍 ( Nightmare Adry e Napòleon)
09/07/2025

Riposino pomeridiano..😍😍😍 ( Nightmare Adry e Napòleon)

09/07/2025

A volte pensate a cosa fa un allevatore? oltre a pulire cassettine da mattina a sera?

Ebbene un allevatore fa “selezione”.
Avere gatti sani, belli e con un buon carattere, cioè perfettamente aderenti alle caratteristiche della razza, è lo scopo che si attua con la selezione, cioè la “scelta” dei riproduttori e degli accoppiamenti per perseguire il proprio "programma allevatoriale" e raggiungere gli scopi che si prefigge.
Sembra facile a parole ma credetemi non lo è per niente… in realtà.
Ci vuole occhio e curiosità, tanta pazienza, preparazione, basi di genetica, di veterinaria, di ostetricia, di scienza dell’alimentazione, di etologia, tanta esperienza, anni di sacrifici, perfetta conoscenza dello standard di razza e delle proprie linee, e… un pizzico di lato B visto che si alleva in maniera empirica, per tentativi “mirati” e non sempre si raggiunge subito lo scopo, dato che ci sono infinite varianti.
Il gatto ha un fenotipo, cioè ciò che si vede (occhi arancio, pelo lungo, tigratura…) e un genotipo, dove si possono anche annidare altri geni, alcuni dei quali, a volte, portano patologie o difetti che si vogliono debellare con attenta selezione dei riproduttori.
È un discorso molto tecnico e piuttosto ostico, per semplificare: l’allevatore deve conoscere bene le linee che accoppia ed essere cauto quando inserisce un nuovo riproduttore. Il primo focus è sulla SALUTE. È dannoso per la razza intera far riprodurre un gatto bello se magari porta patologie per le quali non esistono test genetici. Se appare una tara grave è necessario chiudere quella linea, sterilizzando i riproduttori o - se meno grave - tenere le linee sotto controllo magari evitando quell'accoppiamento. Indispensabili sia i test genetici per patologie note, che quelli periodici, ecocardio, PCR, analisi varie di ogni tipo. Per fare una corretta selezione di salute bisogna avere alcune basi di veterinaria (la compatibilità dei gruppi sanguigni, i sintomi delle varie patologie, neonatologia, gestione delle distocie per sapere se ci vuole il vet, ecc.), le golden rules allevatoriali (stress e consanguineità indeboliscono il sistema immunitario, non si accoppiano due gatti bianchi per il pericolo di sordità, le gatte non devono riprodursi prima dei 10 mesi ( meglio 12) e più di 3 volte in due anni, i cuccioli si cedono dopo la 14ma settimana almeno, ecc.), ma anche una serie infinita di accorgimenti sull’igiene con i prodotti giusti per scongiurare virus, batteri e micosi, la corretta alimentazione, l’arricchimento ambientale, la lotta allo stress, ecc.
Il secondo focus è sullo STANDARD, non si alleva senza conoscerlo! La selezione impone una serie di tentativi, anno dopo anno, accoppiamento dopo accoppiamento, con infinita pazienza, a volte con un pizzico di fortuna, molta autocritica e molto occhio per operare le scelte giuste.
Il terzo focus e ultimo, ma non per importanza, è sul CARATTERE. L’allevatore non deve solo avere una base riguardo le patologie, la genetica e lo standard di razza, ma deve anche selezionare per carattere e curare la socializzazione dei cuccioli conoscendo anche un po’ di etologia felina. È importante scegliere riproduttori socievoli, che siano a loro volta di esempio ai cuccioli. I cuccioli devono fare una vita di famiglia, abituandosi ai ritmi quotidiani. L’allevatore li cura, li manipola spesso, fa loro il bagnetto, e fa loro provare tutti i rumori, gli odori e i movimenti della vita di famiglia. Tanto tempo e tanto spazio va dato al gioco e a poco a poco i cuccioli, imitando anche il gruppo felino fra cui la madre, apprendono a non avere paura e a fidarsi delle persone.
Questo non è che un breve riassunto di quello che fa un allevatore, e fra gli impegni quotidiani c’è anche – e porta via moltissimo del nostro tempo – la ricerca delle famiglie giuste per i cuccioli, le istruzioni dettagliate che vengono date assieme al cucciolo e la disponibilità per ogni dubbio o problema verso le nuove famiglie.
Inoltre l’allevatore si crea una cerchia di allevatori che collaborano con lui/lei, dato che la consapevolezza fondamentale è che nessuno alleva da solo, ma ognuno di noi porta il suo contributo alla razza con piccoli tasselli che mandano avanti il grande progetto collettivo di tutela e arricchimento della razza prescelta.
Ecco “cosa fa” un allevatore (e anche molto altro in realtà), ed è ciò che lo distingue da chi allevatore non è e fa davvero la differenza.

Con l'aiuto di una grande amica e una giudice Barbara Bazzotti Aspera Basia vorremmo fare chiarezza su un argomento molt...
07/07/2025

Con l'aiuto di una grande amica e una giudice Barbara Bazzotti Aspera Basia vorremmo fare chiarezza su un argomento molto interessante :

Il Gene del pelo Riccio (Rex)

Nell'universo felino ci sono varie razze "rex" ovvero con pelo riccio. Sono però razze notevolmente diverse l'una dall'altra sia come morfologia che come tipologia di pelo. Devon Rex e Selkirk rex fra le altre (La Perm, Cornish Rex, German Rex...) sono forse le più conosciute ma non vanno confuse.
Molte persone chiedono ad esempio se nel Devon Rex esiste il pelo lungo perché lo confondono col selkirk. Due razze meravigliose che però hanno caratteristiche ben diverse.
Quindi facciamo chiarezza. Il Selkirk ha un gene del pelo riccio "dominante" ovvero basta un allele per avere il pelo riccio e quindi esiste in versione riccia e liscia, ma anche a pelo lungo (soffice e fluente, con ricci ondulati e sparsi) o corto (tipo agnellino, morbido con abbastanza sottopelo).
Il Devon Rex, al contrario, ha una mutazione recessiva, quindi i gatti di questa razza sono tutti a pelo riccio. Nel Devon Rex, inoltre, il pelo lungo NON È AMMESSO DALLO STANDARD.
Ultimamente si vedono degli esemplari di questa razza con il pelo lungo, probabilmente ereditato da lontani incroci con altre razze (il pelo lungo è causato da un gene recessivo che può essere portato inosservato anche per diverse generazioni), ma non sono esemplari da riproduzione se si vuole presentare e migliorare lo standard di questa splendida razza che richiede un mantello corto, ondulato e arricciato, senza peli di guardia.
Entrambe queste razze hanno caratteristiche originali uniche, che - nel rispetto di standard codificati - ne fanno esemplari belli e particolari. Inoltre sono entrambe razze, seppur diverse, dal carattere unico e accattivante, giocherellone senza eccessi e perfettamente adatte alla vita in famiglia.

Indirizzo

Trento
38122

Orario di apertura

Lunedì 14:00 - 17:00
Martedì 14:00 - 17:00
Mercoledì 14:00 - 17:00
Giovedì 14:00 - 17:00
Venerdì 14:00 - 17:00

Sito Web

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