L'Isola del Lupo - Agriturismo Didattico Culturale a Montefreddo Tredozio

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L'Isola del Lupo - Agriturismo Didattico Culturale a Montefreddo Tredozio Un posto magico a Montefreddo, nel cuore dell'appennino della Romagna e Toscana, a 900mt. sul livello del mare.

Per chi vuole recuperare, per chi vuole rigenerarsi, dove l'aria è pura e c'è silenzio. L'Isola del Lupo, è un agriturismo didattico culturale immerso nelle verdeggianti colline dell'Azienda Agricola La Rosa Canina. L'agriturismo si sviluppa su diverse strutture, fornendo diversi tipi di alloggi e panorama. Gli alloggi sono stati ricavati dalla ristrutturazione di vecchi casolari, mantenendo fede

alla tradizione e lo stile montano del luogo, ma dotato di tutti i comfort e un design degli interni curato e raffinato. L'agriturismo organizza eventi, corsi e seminari volti all'approfondimento di tematiche del benessere psicofisico, per acquisire una maggiore consapevolezza e conoscenza di sè stessi, del nostro territorio e del nostro pianeta. Per raggiungere questo obiettivo è fondamentale ristabilire il rapporto ancestrale con la Natura.

02/06/2025

L’immagine può sembrare strana agli occhi moderni: una donna nativa americana in piedi davanti al suo tipi, accompagnata non da un cane… ma da un lupo.
Ci colpisce, ci confonde. Per noi, cresciuti con l’idea che il lupo sia selvaggio, pericoloso, inavvicinabile, questa scena appare quasi surreale. Eppure, in quel contesto, era una visione del tutto naturale. Nessuna forzatura, nessun addestramento: solo una presenza condivisa.

Per i popoli nativi, il lupo non era un animale da temere o da dominare. Era un essere da osservare, da ascoltare, da rispettare. Vivevano immersi nella natura, non separati da essa. E il lupo era parte di quel tutto — messaggero, maestro, compagno. Non era un animale domestico, ma un’anima affine.

I lupi insegnavano l’arte della sopravvivenza: la cooperazione nel branco, la comunicazione silenziosa, la pazienza della caccia, la protezione dei più deboli. Per molti clan, il lupo era un totem sacro, una guida spirituale. Portavano il suo nome nei canti, lo onoravano nei rituali, lo cercavano nei sogni.

Condividere la propria vita con un lupo non significava possederlo, ma riconoscerne la libertà. Era un patto non scritto, fatto di rispetto e vicinanza. Dove l’uomo moderno vede pericolo, loro vedevano alleanza.

E questa immagine, tanto semplice quanto potente, ci racconta di un tempo in cui il legame tra essere umano e natura non era rotto. Ci ricorda che un tempo eravamo capaci di vivere in sintonia con ciò che oggi cerchiamo di controllare.

Forse è questo che ci affascina, nel vedere quella donna e quel lupo fianco a fianco: non la stranezza, ma il richiamo. Il richiamo a qualcosa che abbiamo dimenticato, ma che continua a vivere dentro di noi. Un rispetto antico, una connessione perduta. Un silenzio condiviso tra due mondi che, per un attimo, erano uno solo.

02/06/2025

2 Giugno 1946
Referendum Popolare
per scegliere tra Repubblica o Monarchia...
Si andava a votare dopo 20 anni di Dittatura....e per le Donne
Era la prima volta che potevano esprimere la loro volontà, come cittadine Italiane...(la seconda
Perché la prima volta in assoluto
che le Donne sono andate a votare , sono state le Aministrative del 10 Marzo 1946..
Non dimentichiamo la nostra Storia e le nostre radici.....
Buona Festa della Repubblica
a tutti...
Lunga Vita alla Repubblica!!!

26/05/2025
26/05/2025

Lo sapevi? Una delle prime fotografie di un nativo americano insieme a un lupo risale alla fine del XIX secolo e mette in luce un legame profondo e simbolico.

In quell’epoca, i lupi non erano visti come minacce, ma come simboli di lealtà, coraggio e saggezza.
Per molte culture native, il lupo era considerato una guida spirituale, un compagno fidato nel difficile percorso della vita.

Man mano che il fronte occidentale cambiava, questi momenti scomparivano, rendendo immagini come questa testimonianze preziose di un modo di vivere basato sull’armonia con la natura.

Sono foto che ci ricordano un tempo in cui la convivenza era fondamentale non solo per la sopravvivenza, ma anche per la costruzione dell’identità culturale.

22/05/2025

Work-Shop Il Sambuco
Domenica 25 Maggio 2025
Ritrovo in Agriturismo alle 9,30 circa....

22/05/2025

Fino alla seconda metà del Settecento, nelle selve collinari e montane della Romagna viveva l’orso. Le zone umide, fino a due secoli prima, ospitavano il pellicano, e in epoca tardo-medievale era ancora presente il castoro. La lontra è scomparsa solo da una cinquantina di anni.
Il lupo, che pareva estinto, ha invece trovato modo di “resistere” e, oggi, di rioccupare una buona parte del territorio romagnolo, così come ha fatto l’istrice, mentre in alcune aree si sono rinsaldate le popolazioni di cervo nobile, martora, gatto selvatico, e, grazie anche ad accorgimenti voluti dall’uomo, vivono qui oggi alcune colonie di cicogne.
Riguarda all’avifauna, ciò che maggiormente spicca in Romagna è non solo il moltiplicarsi della quantità degli esemplari, ma anche la comparsa stabile di molte nuove specie divenute in breve abbondanti: dall’iconico fenicottero al cormorano, dall’ibis sacro all’airone guardabuoi, dal cigno reale alla tortora dal collare, al picchio nero, ecc.; diverse specie di rapaci ed acquatici sono da considerare “nuovi arrivi” o hanno comunque trasformato la loro presenza da sporadica e occasionale in stabile e significativa.
Allo stesso tempo sono comparsi animali come l’abbondante nutria, lo sciacallo dorato, in qualche zona persino il visone, il procione, in altre (in abbondanza) il daino, mentre si è moltiplicatala popolazione di cinghiali.
In mare sembrano trovare nuova salute i delfini e altre specie, come le tartarughe (la “Caretta caretta” ha qui iniziato a nidificare e deporre le uova), al largo alcuni punti sono fra i più importanti per la riproduzione di alcune specie di squali; oggi come ieri si segnala saltuariamente il gigantesco pesce luna e non mancano di fare sporadiche comparse alcuni grandi cetacei, mentre si moltiplica a dismisura l’invasivo granchio blu, così come nelle acque interne fa il gambero rosso della Louisiana.
Una situazione in costante evoluzione di cui studiare sia il passato, sia il presente, sia le prospettive future: un compito che si sono assunti un ricercatore di storia e storia naturale, Eraldo Baldini, e un biologo, zoologo ed esperto di scienze ambientali, Massimiliano Costa, oggi Direttore del Parco del Delta del Po, che hanno appena pubblicato insieme un corposo libro (344 pagine) ampiamente illustrato, frutto di anni di lavoro, già apprezzatissimo dai lettori.

Una Vergogna!!! Fermiamoli!
20/05/2025

Una Vergogna!!! Fermiamoli!

17/05/2025

Il Sambuco è ancora indietro con la fioritura..
Pertanto il Workshop
"Dal Sambuco a Hugo"
è riviato a Domenica prossima
25 Maggio 2025...
Grazie e Buona giornata a tutti..
Ross.

Condivido molto volentieri.
13/02/2025

Condivido molto volentieri.

COMING SOON!!!

C’è un progetto che avevo in mente da molti anni: una ricerca di storia e di storia naturale, relativa alla Romagna, sulla realtà e i cambiamenti che hanno riguardato e riguardano la biodiversità animale – e quindi anche la storia dell’uomo - nel territorio romagnolo (coltivo da sempre una passione naturalistica, e quando ce la faccio e i tanti acciacchi me lo consentono pratico ancora un po’ di bird-watching e brevi escursioni).
Una ricerca che andasse dagli animali selvatici che in Romagna c’erano fino a un passato non lontano ma non ci sono più, come l’Orso, la Lontra, il Castoro, il Pellicano; a quelli “resilienti”, che pur rasentando in passato l’estinzione sono oggi in ripresa di presenza (come il Lupo, il Cervo nobile, il Gatto selvatico, ecc.); a quelli che forse erano effettivamente scomparsi ma sono “tornati” (la Martora, l’Istrice, il Corvo imperiale, la Cicogna); ai tanti “nuovi arrivati” negli ultimi anni o decenni (mi limito a citare il Fenicottero, l’Ibis sacro, il Cormorano, il Cigno reale, la Tortora dal collare, il Picchio nero, lo Sciacallo, ecc.); fra questi alcuni particolarmente problematici come la Nutria, li Procione, il Visone americano, il Gambero rosso della Louisiana, il Granchio blu, ecc. E volevo pure dedicare un corposo capitolo agli animali marini.
Per questo ho raccolto materiali, documenti e informazioni per anni, continuamente aggiornandoli. Ma da solo, certo, non avrei potuto né osato affrontare un’impresa del genere: sono sì uno storico e un antropologo culturale, ma non sono uno zoologo, un biologo, un vero “professionista” della materia insomma.
Poi, la svolta: ha accettato con entusiasmo di partecipare all’impresa chi meglio di ogni altro poteva farlo, avendo anni di studi e di esperienza sul campo, avendo prodotto sulla materia oltre 100 pubblicazioni ed essendo stato tra le altre cose Direttore del Parco della Vena del Gesso e oggi è Direttore del Parco del Delta del Po: Massimiliano Costa.
Insieme abbiamo lavorato per oltre quattro anni, con una sinergia fruttuosa. E il vecchio progetto, adesso, sta per arrivare in porto: un libro di circa 350 pagine, corredato da belle illustrazioni, che si intitolerà “ROMAGNA SELVATICA IERI E OGGI”, con sottotitolo: “Uomini, animali e ambiente in un territorio. Storia e attualità di specie scomparse, resilienti, tornate e nuove arrivate”.
Uscirà per la Società Editrice Il Ponte Vecchio in marzo (non so ancora la data), e sarà uno dei lavori che con maggiore soddisfazione ho contribuito a fare e che con maggiore piacere, insieme a Massimiliano Costa, offrirò al pubblico dei lettori, degli appassionati e di chiunque voglia conoscere sempre meglio questa terra, la sua storia, i suoi cambiamenti, il suo ambiente e i suoi tanti “abitatori” di ogni specie.
A breve sveleremo la bella copertina, e già da ora, mentre stiamo sudando sulle bozze, siamo disponibili a calendarizzare richieste di eventi e di presentazioni, così come l’editore è disponibile per Enti, Aziende, Associazioni ecc. a prevedere e predisporre stock di volumi “personalizzati” con i logo degli eventuali “sponsor” o patrocinatori.

24/12/2024

Auguri di Buon Natale
a tutti.....
Vi aggiorniamo sulle prossime attività in Agriturismo .....
Diamo il Benvenuto al nuovo Anno con pranzo della Tradizione
Il 1Gennaio 2025 alle ore 13,00
su prenotazione....
DOMENICA 5 Gennaio
Escursione naturalistica
"SULLE ORME DEL LUPO"
Con Gabriele Ferrini
per conoscere questo meraviglioso animale....
con la parte esoterica relativa
all'archetipo del Lupo.....
Ritrovo in Agriturismo ore 10,30
per l'escursione ....al prezzo speciale di € 15.00..
Alle 0re 13 pranzo con Pasta con Fagioli ...+ secondo. contorno .
Dolce bevande .caffè ecc
Tot Pranzo €25'00
e il 6 Gennaio.....
Festa della
Epifania che tutte le Feste si porta via ..Pranzo alle 13.00
Con a richiesta la Polenta..
e dopo pranzo la tradizionale Tombola ...
Per info e informazioni
335 67 335 679 5588

Evento Domenica 8 DicembreImmacolata- Vi Aspettiamo!!!
28/11/2024

Evento Domenica 8 Dicembre
Immacolata- Vi Aspettiamo!!!

Indirizzo

Villaggio Montefreddo
Tredozio
47019

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Our Story - Il Posto

L'Isola del Lupo è un agriturismo didattico culturale situato su un altopiano a Montefreddo, Comune di Tredozio (Forli), alle porte del Parco delle Foreste Casentinesi, a circa 900 mt di altezza. La vista mozzafiato si sviluppa su un paesaggio tipico del nostro Appennino Tosco-Romagnolo, dove la natura è incontaminata, ricca di Bio-diversità con molte specie autoctone di piante di erbe medicinali e di animali selvatici tipici di questa zona. Qui possiamo incontrare cerbiatti , cervi, cinghiali, scoiattoli, il lupo e la volpe, il tasso, l’istrice, l’aquila e il falco.

UN POSTO DI GUARIGIONE FISICA E SPIRITUALE. Alla natura incontaminata si aggiunge il silenzio e la forza potente dei Quatto Elementi, che sono tutti presenti sul luogo. TERRA:il Bosco ACQUA: la Sorgente nel Bosco degli Gnomi ARIA : la Collinetta ET FUOCO: il Vulcanello Tutti questi elementi contribuiscono ad alzare ulteriormente la Vibrazione di questo luogo, che lo rende un posto ideale per lavori di Sciamanesimo e di crescita Spirituale e anche per chi VUOLE RECUPERARE E VUOLE RIGENERARSI.

IL NOME .

“ e poi abbiamo questo Posto.....”disse una delle due Guide che mi accompagnavano , indicandomi con il bastone Bianco una Terra di fronte a noi circondata dal mare , molto verde e piena di Alberi “per chi vuole recuperare per chi vuole rigenerarsi .......”