29/05/2025
Nasce il Gruppo Allevatori Cinofili, la prima associazione italiana dedicata agli allevatori di cani di razza.
Lโobiettivo รจ chiaro: ยซTutelare prima di tutto i cuccioli e chi li accoglierร . Servono norme chiare, controlli e test preventiviยป.
In Italia ci sono circa 9mila allevatori, tra occasionali, amatoriali e professionali. Le prime due categorie rappresentano quasi lโ80% del settore.
La nuova associazione vuole dare voce anche agli allevatori che non sono imprese agricole, ma che lavorano con passione e attenzione per il benessere degli animali.
ยซEssere allevatori cinofili รจ molto diverso dall'essere allevatori di animali da redditoยป, spiega Giancarlo Grazioli, vicepresidente del Gruppo. ยซL'allevamento etico รจ soprattutto passione, attenzione alla salute e al benessere degli animali, tutela della razza attraverso una attenta selezione dei soggetti riproduttoriยป.
Purtroppo, non tutti gli allevamenti rispettano questi principi. Esistono realtร dove i cani sono sfruttati o dove non si fanno controlli sui rischi genetici. In alcuni casi vengono venduti cuccioli di dubbia provenienza, spesso importati dall'Est Europa.
Secondo Grazioli, ยซquesto accade anche per i limiti nei controlli che l'Enci, custode del libro genealogico nazionale, puรฒ effettuareยป.
Il Gruppo Allevatori Cinofili chiede piรน controlli e una normativa chiara, che tuteli anche i piccoli allevatori amatoriali.
Oggi le regole sono basate su norme vecchie, che non distinguono abbastanza tra le varie realtร . Serve piรน attenzione alle differenze tra chi alleva pochi cani e chi lo fa su larga scala.
Tra le prioritร cโรจ la richiesta di rendere obbligatori test genetici e radiografie sui riproduttori, per evitare cuccioli con problemi di salute. Questo significa togliere dalla riproduzione gli animali con rischi genetici, anche se comporta una perdita economica.
Secondo la nuova associazione, questa รจ la strada giusta per tutelare la razza, gli animali e la serietร dellโallevamento.
ยซUn cane allevato nel rispetto del suo etogramma, della sua genetica e dei suoi bisogni primari sarร un cane sano, equilibrato e feliceยป, commenta Attilio Presta, presidente dellโassociazione. ยซNon รจ l'etichetta di animale da compagnia a tutelarlo, bensรฌ la responsabilitร e la competenza di chi รจ preposto a legiferare e di chi lo allevaยป.
Obiettivo del Gruppo รจ anche collaborare con le istituzioni per nuove regole piรน attuali e attente al benessere degli animali, in vista delle prossime novitร europee.
ยซIl cane deve tornare al centro del sistema normativo: come essere senziente, sociale ed emotivo. Non puรฒ essere trattato alla stregua di un animale da reddito o assoggettato a logiche produttivistiche. Il benessere animale deve guidare la normativa, non in modoยป.
La Regione Piemonte ha giร invitato lโassociazione a partecipare a un tavolo tecnico per aggiornare la legge regionale. Questo potrebbe diventare un esempio anche per le altre regioni.