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One World Together at Home!
18/04/2020

One World Together at Home!

Metti insieme Global Citizen, World Health Organization, Lady Gaga e ti organizzano una maratona di concerti da casa, con Paul MacCartney, Adam Lambert, Jack Black, Ozier, John Legend and many many more!

Cercate su YouTube o Facebook e buona visione: One World Together at Home!

La situazione sanitaria lombarda è sempre più preoccupante e continua a rappresentare quasi la metà dei casi in Italia. ...
18/04/2020

La situazione sanitaria lombarda è sempre più preoccupante e continua a rappresentare quasi la metà dei casi in Italia. Il 30 Marzo i dati del Ministero della Salute, elaborati dal Dott. Edgardo Valerio, rappresentano che in Regione Lombardia i casi totali sono 42.161 (41%), contro i 101.739 dell'Italia, i deceduti sono 6.818 (59%) rispetto al totale di 11.591.

Qui l'approfondimento di Carreri e Valerio:http://www.igienistionline.it/docs/2020/09carreri.pdf

Il Gruppo di Lavoro SItI Comunicazione per la Sanità Pubblica ha scritto il decalogo italiano per la Comunicazione del R...
18/04/2020

Il Gruppo di Lavoro SItI Comunicazione per la Sanità Pubblica ha scritto il decalogo italiano per la Comunicazione del Rischio e il Coinvolgimento
della Comunità (RCCE), che potrà rivelarsi utile nelle attività di preparazione e risposta alla pandemia da nuovo coronavirus (SARS-CoV-2).

Qui il decalogo:http://www.igienistionline.it/docs/2020/09decalogo.pdf

EDITORIALEAnno XI - Numero 09/2020 - 7 aprile(Carlo Signorelli)Tra i tanti grafici pubblicati sulla pandemia da COVID-19...
18/04/2020

EDITORIALE
Anno XI - Numero 09/2020 - 7 aprile
(Carlo Signorelli)

Tra i tanti grafici pubblicati sulla pandemia da COVID-19 vi proponiamo quello del Financial Times, che considera la mortalità in aree geografiche delimitate. I dati della Lombardia mostrano una flessione (non drastica), nonostante un perdurante lockdown rigoroso, il che non ci lascia tranquilli per l'immediato futuro. Manca ancora una stima realistica della popolazione fin qui infettata e un algoritmo equilibrato per la ripresa di alcune attività; in entrambi i casi la disponibilità di test sierologici attendibili e validati potrebbe essere di grande aiuto. Sui consigli c'è ancora qualche contraddizione (distanza di sicurezza e uso delle mascherine), mentre aumentano i segnali di insofferenza e di preoccupazione, anche economica, per un che sembrerebbe ormai a tempo indeterminato.

Lutto nell'Igiene italianaIl ricordo di Italo AngelilloNel momento in cui mi accingo a scrivere il mio saluto al Profess...
19/03/2020

Lutto nell'Igiene italiana
Il ricordo di Italo Angelillo

Nel momento in cui mi accingo a scrivere il mio saluto al Professore Pietro Crovari emergono la consapevolezza di ripercorrere antiche consuetudini accademiche e, senza retorica, i legami, soprattutto affettivi, derivati da una antica comunanza, mai dissonante, di idee e di progetti con il mio Maestro. Io ho voluto bene al Professore Crovari e ne voglio ai Suoi Allievi.
Uomo di vivace intelligenza aveva del grande Igienista tutte le caratteristiche: la pazienza, la saggezza, la perseveranza, la determinazione e la capacità di guardare lontano. Ha amato il Suo lavoro; ha creduto nella insostituibile funzione dell’Igienista di Sanità Pubblica con la irrinunciabile necessità di un nuovo modo di farlo; ha saputo sempre trovare per ogni problema soluzioni e componimenti. Queste doti lo hanno portato ad essere elemento catalizzatore nei diversi ambiti in cui ha svolto l’attività di Docente e di Ricercatore. La Sua fama di studioso della epidemiologia e prevenzione delle malattie infettive, in particolare delle vaccinazioni, ha sempre richiamato intorno a sé numerosi giovani desiderosi di apprendere dalla Sua dottrina, formati con dedizione ed entusiasmo. Nell’Università ha dato un notevole impulso allo sviluppo dell’Igiene, con numerosi Allievi in diverse sedi italiane.
Risalendo il corso dei ricordi, ho potuto ripercorrere una lunghissima stagione e ricomporre episodi, solo in parte sfocati dal tempo. Dalla fine degli anni ’80 è iniziato un periodo straordinario e non potevo prevedere che avrei poi percorso con Lui, anche se in un’altra Università, un lunghissimo tratto di strada. Di quel periodo, oggi porto con me un patrimonio di sentimenti e parole da custodire, silenziosamente, com’è nella mia natura, e che fanno parte di me stesso.
La perdita del proprio Maestro non potrà mai essere colmata, per me è sicuramente così, e, sono certo, lo sarà per tutti gli Allievi del Professore Crovari, gli ultimi e i primi. Certamente si può e si deve raccoglierne l’eredità.

Italo F. Angelillo

EDITORIALE (G. Icardi)L’Igiene piange la scomparsa di un MaestroIl professor Pietro Crovari a partire dalla seconda metà...
18/03/2020

EDITORIALE (G. Icardi)
L’Igiene piange la scomparsa di un Maestro

Il professor Pietro Crovari a partire dalla seconda metà degli anni '60 del secolo scorso è stato per decenni punto di riferimento non solo per gli igienisti italiani ma per tutta la comunità scientifica nazionale ed internazionale. Da sempre la la sua attività di ricerca è stata principalmente dedicata allo studio della epidemiologia e prevenzione vaccinale delle malattie infettive a maggior impatto sociale. L’approfondito studio della situazione epidemiologica dei poliovirus ha fornito la base scientifica per I futuri programmi di immunizzazione promossi dal Ministero della Sanità. E' stato uno dei principali animatori della campagna di immunizzazione di massa con vaccino Sabin dei bambini fra 6 mesi e 14 anni condotta a livello nazionale nel 1964.
Nello stesso arco di tempo ha condotto studi sulle due pandemie influenzali (Asiatica 1957) e (Hong-Kong 1968) che avevano portato alla ribalta il problema dell’influenza come malattia sociale. La ricerca sull’influenza non è di fatto mai cessata e questo ha fatto di Genova una delle capitali scientifiche sugli studi di questa malattia. Dal punto di vista pratico queste ricerche hanno consentito al professor Crovari la creazione negli anni '90, mediante un accordo con l’ISS, del Sistema di Sorveglianza Nazionale dell’Influenza (INFLUNET) e la fondazione Centro Interuniversitario di Ricerca sull’Influenza ed altre infezioni trasmissibili (CIRI-IT) lasciato in eredità ai suoi allievi della Scuola universitaria genovese Gasparini ed Icardi. Scuola che ha permesso a tanti allievi del professor Crovari di portare i suoi insegnamenti nel campo della ricerca in tante sedi universitarie italiane quali Firenze (Bonanni), Siena (Gasparini e Nante), Cagliari (Coppola), Ferrara e Lecce (Gabutti). L’Epatite B è stato un altro tema oggetto di approfondita ricerca: Crovari è stato uno dei ricercatori italiani che ha elaborato il programma di vaccinazione universale realizzato dal 1991 e poi raccomandato dall’OMS in tutto il mondo. Infine negli anni 2000 ha curato il programma di immunizzazione universale dei nuovi nati con vaccino pneumococco.
Ha prodotto oltre 400 pubblicazioni scientifiche, ha diretto il reparto di Igiene del San Martino dal 1983 al 2003, è stato componente della Commissione Nazionale AIDS e della Commissione Nazionale vaccini del Ministero della Sanità, Presidente della sezione III del CSS, Presidente del Comitato Scientifico CCM (Centro per il Controllo delle Malattie) e Presidente Nazionale della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) nel 1995-96.
Insignito nell’aprile 2013 della Medaglia d’oro al Merito della Sanità Pubblica e nel 2006 del Premio Regionale Ligure rivolto a quei professionisti che nel proprio settore hanno saputo esaltare le doti di serietà e tenacia tipiche del popolo ligure; rotariano doc, Presidente del Genova Est.
Non esclusivamente uomo di scienza ma persona di grande umanità che aveva sempre una parola ed un consiglio non solo per i suoi allievi ma per tutte quelle persone che si affidavano a lui come grande saggio. Ha profondamente amato la sua Camogli che gli ha conferito un riconoscimento come camogliese illustre.
Infine appassionato di calcio con grande passione per il Grifone, il club più antico d’Italia. Interminabili le nostre discussioni sulla miglior formazione da far scendere in campo e la convinzione che la stella prima o poi sarebbe arrivata.

A cura del Gruppo di Lavoro Comunicazione per la Sanità PubblicaLa World Health Organization (WHO) ha recentemente pubbl...
21/02/2020

A cura del Gruppo di Lavoro Comunicazione per la Sanità Pubblica

La World Health Organization (WHO) ha recentemente pubblicato il Technical Report "Risk communication and community engagement (RCCE) readiness and response to the 2019 novel coronavirus (2019-nCoV)". L’importanza di un simile documento è racchiusa nelle parole introduttive del report: “Una delle più grandi lezioni apprese durante le emergenze per la salute pubblica del XXI secolo, fra cui le epidemie di sindrome respiratoria severa acuta (SARS), sindrome respiratoria mediorientale (MERS), influenza A(H1N1) ed Ebola, è rappresentata dal fatto che le azioni di Comunicazione del Rischio e Coinvolgimento della Comunità (RCCE) siano parte integrante del successo della riposta alle emergenze sanitarie”. In questi giorni si organizzano sia a livello nazionale che regionale le attività di preparazione e risposta all’emergenza determinata dalla diffusione del nuovo coronavirus e tra gli aspetti della preparedness non può mancare l’organizzazione delle attività comunicative, ad esempio l’identificazione di uno o più portavoce, la definizione della catena di attivazione comunicativa a seguito della conferma di un caso di 2019-nCoV, la preparazione alla gestione dei rapporti con i Media, etc.
Il Gruppo di Lavoro Comunicazione per la Sanità Pubblica ha ritenuto utile tradurre questo rilevante documento WHO, a beneficio di tutti gli igienisti impegnati nelle complesse attività di preparazione e risposta all’emergenza coronavirus, certi che dal livello nazionale fino al livello locale si possa prendere spunto e utilizzare le checklist in esso contenute, con l’obiettivo di implementare attività comunicative realmente efficaci.

Il documento qui:
http://www.igienistionline.it/docs/2020/03prcr.pdf

Enrico De RosaCoordinatore Collegio degli Operatori SItI++++++++++++++++++++++In questi giorni siamo stati, immagino più...
21/02/2020

Enrico De Rosa
Coordinatore Collegio degli Operatori SItI

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In questi giorni siamo stati, immagino più o meno tutti quanti, impegnati con il 2019-nCoV.
Progressivamente, dopo una prima fase in cui l’attenzione, anche operativa, si è concentrata sulla risposta assistenziale (rete ospedali malattie infettive ) e di laboratorio, la sanità pubblica e i Dipartimenti di Prevenzione hanno assunto un ruolo centrale nella gestione della situazione: inchieste epidemiologiche, contact tracing, sorveglianza sanitaria e misure di distanziamento sociale.
Prendo lo spunto da un articolo, comparso su un quotidiano nazionale, che descrive con un po’ di enfasi retorica le attività svolte nel Lazio in questi giorni, per fare alcune considerazioni.

Per prima cosa dobbiamo sottolineare con orgoglio che, ancora una volta, gli igienisti e i professionisti sanitari della prevenzione, impegnati nel controllo delle malattie infettive, ai vari livelli operativi e istituzionali del SSN, hanno saputo fornire risposte tempestive ed adeguate alle esigenze del momento. Una rete di intervento, capillare e solida, abbondantemente collaudata e consolidata, nella gestione quotidiana, ma mai ordinaria, delle patologie infettive: ogni singolo caso di meningite, piuttosto che tubercolosi, tossinfezione alimentare, ecc. ecc. attiva l’intervento e l’attuazione delle misure di sanità pubblica, finalizzate al contenimento delle malattie. E che ha negli anni dimostrato di saper affrontare le “emergenze infettive”: a cominciare dalla SARS, alla alla Influenza del 2009, le meningiti in Veneto ed in Toscana, al Chikungunya in Emilia Romagna e Lazio e sicuramente dimentico qualcosa.
La rete dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica, nell’ambito sistema di sorveglianza della malattie infettive, con le fondamentali espansioni, integrate nel Dipartimento di Prevenzione, sul versante del Igiene degli alimenti, della Sicurezza e Igiene del Lavoro e della sanità Veterinaria, è viva e vitale, e in grado di assolvere adeguatamente al mandato istituzionale di estremo rilievo: nel garantire un flusso di dati che restituisce informazioni, anche a livello locale, valide e utili; e soprattutto nella messa in atto tempestiva e diffusa su tutto l’ambito territoriale delle misure di sanità pubblica, in certe situazioni, anche imponenti per quantità e qualità.

Questa rete di prevenzione, nonostante la sofferenza operativa in cui versa per il grave assottigliamento degli organici, più volte accoratamente sottolineato in questi ultimi anni dalla SItI, costituisce un vanto ed un orgoglio del nostro servizio sanitario nazionale e probabilmente assicura altissima qualità di intervento, sicuramente tra le migliori a livello europeo. D’altra parte l’articolo, certamente ispirato dagli uffici stampa dell’assessorato, pur lusinghiero, non menziona direttamente ne Dipartimento di prevenzione né i Servizi di Igiene Pubblica: sono infatti gli operatori di questi servizi che concretamente svolgono quelle attività di intelligence e
attuano i provvedimenti di sanità pubblica ove necessario.

Le attività di prevenzione, finalizzate e produrre “non eventi” sono, forse in qualche misura condannate a rimanere nell’ombra: se nessuno si accorge del nostra lavoro vuol dire che abbiamo lavorato bene. Purtuttavia, credo che, queste situazioni e le ultime disposizioni Ministeriali che pongono i dipartimenti di prevenzione al centro degli interventi di contenimento debbano essere opportunità da cogliere per valorizzare l’impegno e la professionalità, ed il ruolo cruciale ed infungibile che gli igienisti svolgono nell’ambito del SSN.

EDITORIALEAnno XI - Numero 03/2020 - 17 febbraio 2020- Giunta Esecutiva SItI - ------------------------I Soci della Soci...
19/02/2020

EDITORIALE
Anno XI - Numero 03/2020 - 17 febbraio 2020
- Giunta Esecutiva SItI -
------------------------
I Soci della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e di Sanità Pubblica (SItI stanno in questi giorni sperimentando, sul campo e ciascuno per le proprie competenze e responsabilità, quanto sia complesso
gestire una emergenza, come quella del nuovo coronavirus (2019-nCoV), in cui le evidenze scientifiche sono in continua evoluzione e non pienamente definite. Le incertezze, nonostante gli sforzi della comunità scientifica globale, sono ancora molte, come è normale che sia, e riguardano aspetti cruciali per la definizione delle strategie di controllo e di contenimento, come il livello di contagiosità dell’infezione (forse un po’ superiore rispetto alle stime iniziali), il tasso di letalità (probabilmente sovrastimato), la possibilità di contagio dei soggetti asintomatici (evenienza riportata in una lettera pubblicata su una autorevolissima
rivista scientifica e poi messa in discussione), il tempo trascorso tra l‘insorgenza dei sintomi e il picco dicontagiosità (che, secondo i primi dati disponibili e comunque da confermare, sembra essere inferiore rispetto alla SARS).
In termini di politica sanitaria, il nostro Paese si sta contraddistinguendo per strategie di
contenimento e di protezione sicuramente più “aggressive” rispetto ad altri Paesi, applicando
rigorosamente il principio di precauzione laddove possibile e tenendo tuttavia in debito conto che misure draconiane eccessive possono avere ricadute importanti sulla vita sociale del Paese stesso. In questo
contesto la SItI è in prima linea per le attività che gli Igienisti, in particolare dei Dipartimenti di Prevenzione, svolgono quotidianamente e valorosamente seguendo il mandato istituzionale. La SItI, inoltre, ha deciso, fin
dall’inizio dell’emergenza, di sostenere, anche se non in modo acritico, le scelte delle nostre Istituzioni sanitarie adottando con convinzione un profilo comunicativo finalizzato a scongiurare il rischio di messaggi
che possano generare misinterpretazioni o minare la fiducia dei cittadini anche relativamente all’attività degli operatori di sanità pubblica.
In questo senso, la SItI condivide pienamente la decisione del Ministero della Salute, su indicazione del Comitato Tecnico Scientifico istituito dal Commissario straordinario della Protezione Civile, di aggiornare la circolare del 1.2.2020 “Indicazioni per la gestione degli studenti e dei docenti di ritorno o in partenza
verso aree affette della Cina” rivolta ai bambini che frequentano i servizi educativi dell’infanzia e agli studenti, fino alla scuola secondaria di secondo grado, di ogni nazionalità, che nei 14 giorni precedenti il loro arrivo in Italia siano stati nelle aree della Cina interessate dall’epidemia. La SItI ha avuto il privilegio di
partecipare alla discussione e ai confronti tecnici e scientifici propedeutici all’aggiornamento della circolare con le competenze e le esperienze scientifiche e professionali degli Igienisti.
La circolare favorisce, in uno spirito di massima precauzione, una “permanenza volontaria fiduciaria” a casa sino al completamento del periodo di 14 giorni dalla partenza dalla Cina. La responsabilità
per la gestione della sorveglianza attiva, quotidiana, è doverosamente assegnata ai Dipartimenti di Prevenzione che da sempre svolgono compiti ed attività in materia di tutela della salute della collettività e
governano situazioni complesse anche sulla base di una migliore caratterizzazione epidemiologica di tali situazioni. E’ questa la garanzia più affidabile della adozione “responsabile” del principio di precauzione,
finalizzata anche ad evitare eccessive ed inutili compromissioni delle attività delle nostre comunità.

EDITORIALEAnno XI - Numero 02/2020 - 27 gennaio 2020(Italo F. Angelillo)++++++++++++++++++In merito all’identificazione ...
27/01/2020

EDITORIALE
Anno XI - Numero 02/2020 - 27 gennaio 2020
(Italo F. Angelillo)

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In merito all’identificazione di un nuovo coronavirus (2019-nCoV) quale agente causale di un numero ancora imprecisato ma crescente di casi gravi e meno gravi di infezione respiratoria acuta, resa pubblica il 9 gennaio dal CDC cinese, la SItI ritiene fondamentale agire in tempi rapidi per prevenire la diffusione della patologia, mediante azioni efficaci, tempestive e coordinate a livello nazionale e internazionale. Le strutture sanitarie del nostro Paese sono già in grado di identificare i casi di infezione da nuovo coronavirus, grazie alla rapida attivazione della rete di sorveglianza costituita dai laboratori di riferimento regionali coordinati dall’Istituto Superiore di Sanità e già operativa sul fronte della sorveglianza dei virus influenzali: questo consente, nonostante l’attuale carenza di informazioni circa le modalità di trasmissione e le manifestazioni cliniche del nuovo coronavirus, di attuare i principi cardine di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili, ovvero la rapida identificazione dei casi e l’applicazione delle precauzioni standard e aggiuntive per limitare la diffusione dell’agente patogeno.
In attesa delle decisioni dell’OMS, se l’epidemia rappresenti una emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale, l'ECDC stima che il rischio di introduzione dell’infezione in Europa, attraverso casi importati, sia moderato.
È quindi cruciale che le istituzioni, gli enti e le organizzazioni professionali che compongono il nostro sistema sanitario implementino e rafforzino le azioni individuate dalla recente circolare del Ministero della Salute, che vanno dalle misure da attuare da parte del personale sanitario per la gestione dei casi di infezione sospetti e confermati, alle procedure di laboratorio per il biocontenimento dei ceppi virali eventualmente identificati, alle più semplici precauzioni di biosicurezza per prevenire anche nel contesto domiciliare la trasmissione del virus per aerosol e per contatto.
La SItI è schierata in prima linea con i propri professionisti, impegnati sui diversi fronti relativi alla gestione dell’epidemia (scientifici, assistenziali, organizzativi), per difendere e preservare la Sanità Pubblica nel nostro Paese e nel mondo.

Nuova Revisione delle Linee Guida per una sana alimentazione in Italia (a cura di E. Guberti).Ad oltre dieci anni dall’u...
05/01/2020

Nuova Revisione delle Linee Guida per una sana alimentazione in Italia (a cura di E. Guberti).

Ad oltre dieci anni dall’ultima revisione è stato pubblicato l’aggiornamento 2018 delle Linee Guida per una sana alimentazione per i consumatori italiani. Il documento realizzato dal CREA ( Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione – Ministero Politiche Agricole ) col contributo di un folto gruppo di esperti ha visto il contributo anche della SItI attraverso Emilia Guberti, coordinatore del GdL nazionale Alimenti e Nutrizione.

Le Linee Guida italiane per una sana alimentazione fanno riferimento al modello alimentare mediterraneo, universalmente riconosciuto capace di coniugare benessere, gusto e salute.

Il concetto di sana alimentazione è declinato come protezione dalle malattie cronico-degenerative, promozione di salute e longevità, migliore qualità della vita ma anche sostenibilità sociale ed ambientale. Particolare attenzione è stata dedicata al contrasto agli squilibri alimentari quali/quantitativi e all’obesità, che in Italia mostra dati preoccupanti, specie nei bambini e nei gruppi di popolazione più svantaggiati.

Qui il documento: https://www.crea.gov.it/web/alimenti-e-nutrizione/-/linee-guida-per-una-sana-alimentazione-2018

La I edizione delle “Giornate della ricerca scientifica e delle esperienze professionali dei giovani” si è svolta a Roma...
05/01/2020

La I edizione delle “Giornate della ricerca scientifica e delle esperienze professionali dei giovani” si è svolta a Roma il 20-21 dicembre con la partecipazione di oltre 100 giovani che hanno illustrato i risultati delle loro attività nelle diverse ed articolate tematiche della Sanità Pubblica, quali epidemiologia e profilassi delle malattie infettive, alimentazione, ambiente e salute, igiene ospedaliera ed epidemiologia e prevenzione delle malattie croniche. E’ stato conferito un Premio alle 5 migliori comunicazioni selezionate dal Comitato scientifico (Foto).

Gli atti sono in pubblicazione sulla Rivista Journal of Preventive Medicine and Hygiene.

Nel compiacersi il Presidente Italo Angelillo ha dato appuntamento al prossimo anno per la seconda edizione (10-11 dicembre 2020).

EDITORIALEAnno X - Numero 32/2019 - 31 dicembre 2019(Italo F. Angelillo)++++++++++++++++++Carissimi Soci,fine anno è, ge...
05/01/2020

EDITORIALE
Anno X - Numero 32/2019 - 31 dicembre 2019
(Italo F. Angelillo)
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Carissimi Soci,
fine anno è, generalmente, l’occasione per formulare i ringraziamenti e le considerazioni.
Il primo anno da Presidente è terminato e ringrazio coloro che, accomunati dalla passione e dall’amore per l’Igiene e per la SItI, mi hanno accompagnato e stimolato con autorevole impegno: la Giunta Esecutiva, il Consiglio delle Sezioni Regionali, i Collegi, le Consulte, il Comitato Scientifico, i Gruppi di Lavoro, l’Ufficio di Segreteria, i Soci, in particolare i Giovani, depositari del futuro, per avere contribuito, con intelligente e diligente partecipazione, alla nostra attività e alla nostra missione. La pluralità di voci e la molteplicità dei contributi sono, a mio avviso, i principali determinanti della prosperità della nostra Società.
Vengo alle considerazioni. Abbiamo iniziato questo tratto di strada in un momento particolare della nostra vita societaria, talmente particolare da mettere in forse, sebbene secondo pochissimi, l’utilità della sua stessa esistenza. Questa crisi è stata decisamente superata. E allora, l’attività intrapresa è la testimonianza di ciò che può fare la sinergia tra operosità e intelligenza di quanti si sono impegnati, senza risparmio, per affrontare e approfondire le tematiche della Sanità Pubblica. E’ stato, infatti, sviluppato il tradizionale discorso scientifico e culturale, con collaborazioni con Società scientifiche, Associazioni e Federazioni per la produzione di Linee Guida e Documenti di Consenso e con numerosissime iniziative promosse dalle Sezioni regionali e interregionali, culminate nel Congresso Nazionale di Perugia, che è stato un grande successo per la qualità scientifica e la partecipazione, e nella prima edizione delle Giornate della ricerca e delle esperienze professionali dei Giovani. E’ stato, poi, necessario rappresentare la pluralità degli interessi che incidono sulla qualità delle relazioni fra cittadini governati e cittadini governanti. La SItI nella consultazione per la “Maratona Patto della Salute 2019-21”, aveva chiesto di inserire un articolo dedicato alla Prevenzione, uno dei punti centrali per la sopravvivenza di un servizio sanitario universalistico e solidale. In un clima di costruttiva e fattiva collaborazione con gli Organismi centrali, con grande soddisfazione, le nostre osservazioni sono state recepite.
A Voi tutti, che sostenete e partecipate alle attività della SItI, va la nostra gratitudine, con un augurio sincero, a nome mio personale, della Giunta Esecutiva e del Consiglio delle Sezioni Regionali, di Buon Anno.

Fino al 31 dicembre 2019 sarà online, sulla piattaforma FAD del provider Planning Congressi, il corso a distanza relativ...
03/12/2019

Fino al 31 dicembre 2019 sarà online, sulla piattaforma FAD del provider Planning Congressi, il corso a distanza relativo al 51° Congresso Nazionale SItI di Riva del Garda del 2018. La FAD è stata accreditata per tutte le professioni (e relative discipline) inserite nell'ECM del Congresso e dà diritto ad acquisire 11 crediti (se si risponde correttamente ad almeno il 75% delle domande). L'accesso alla FAD è gratuito per i soci SItI in regola con la quota associativa 2019, i quali possono richiedere la keyword alla segreteria SItI: [email protected].

A gennaio partirà il corso FAD relativo al Congresso di Perugia.

La SItI ha istituito da quest'anno le “Giornate della ricerca scientifica e delle esperienze professionali dei giovani”,...
02/12/2019

La SItI ha istituito da quest'anno le “Giornate della ricerca scientifica e delle esperienze professionali dei giovani”, che si svolgeranno a Roma il 20 e 21 dicembre quale luogo di incontro e di scambio di percorsi ed esperienze per i giovani che operano nella nostra Società scientifica lungo tutta la filiera delle diverse ed articolate tematiche di Sanità Pubblica. Le Giornate sono finalizzate al rafforzamento, alla diffusione e alla valorizzazione delle relazioni virtuose e del dialogo tra le diverse anime della nostra Società, dal mondo accademico a quello del SSN, nelle molteplici attività di ricerca, per una sempre più feconda collaborazione e un più costruttivo dialogo. Attenzione particolare sarà rivolta agli obiettivi ed ai risultati applicativi delle ricerche scientifiche e delle esperienze professionali in grado di modificare le scelte di stili di vita dei cittadini per la prevenzione delle principali patologie umane.
I Giovani, under 40, potranno illustrare i risultati delle loro attività, che devono servire a segnalare nuovi argomenti da affrontare, a confrontarsi sui risultati conseguiti e sulle linee da intraprendere e ad indicare collegamenti nazionali e internazionali in atto o in progetto. I due giorni saranno suddivisi in sessioni tematiche, con i risultati dei progetti di ricerca e le esperienze delle quattro componenti societarie che saranno pubblicati sugli Atti. Il momento conclusivo vedrà il conferimento dei premi, selezionati per ciascuna componente.
L'iscrizione è gratuita.

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