Centro Ippico Lancieri di Montebello

Centro Ippico Lancieri di Montebello Il Centro Ippico Militare dei Lancieri di Montebello ha sede nello splendido Ippodromo “Gen.C.A. Pietro Giannattasio”.
(288)

Una rara realtà ed eccellenza della Forza Armata.

04/12/2025

✨ EVENTING WINTER CAMP 2025 ✨
– Stay Hungry Stay Foolish –

Il nuovo modo di formare atleti completi.

Dal 6 all’8 dicembre il Centro Militare di Tor di Quinto diventa il cuore del Concorso Completo: tre giorni intensivi tra tecnica, preparazione atletica, gestione del cavallo, mental coaching e comunicazione digitale.

Nato dalla visione di Marco Salvatori, il Winter Camp porta con sé lo stesso spirito dei Summer Camp: alzare sempre l’asticella.
👉 Formarsi come atleti, crescere come persone.

Durante lo stage sono previste sessioni di:
▫️ lavoro in piano e salto con tecnici federali
▫️ preparazione fisica con test dedicati
▫️ gestione veterinaria e presentazione del cavallo
▫️ grooming, tolettatura e cura quotidiana
▫️ comunicazione, contenuti e social
▫️ produzione media live, shooting e materiali dedicati

Un vero laboratorio di performance, dove ogni dettaglio fa la differenza.

🎯 Eventing Winter Camp 2025.
Dove gli atleti crescono con la forza di chi non smette mai di sfidare i propri limiti: Stay Hungry Stay Foolish!

Ph:

Una sequenza nel Tempo: le immagini di una giornata all’Ippodromo di Tor di Quinto sulla via Flaminia tra il pubblico de...
24/11/2025

Una sequenza nel Tempo: le immagini di una giornata all’Ippodromo di Tor di Quinto sulla via Flaminia tra il pubblico dell’Ottocento

Le fotografie del 1894 che ritraggono una giornata di corse e parate militari all’ippodromo di Tor di Quinto restituiscono un’immagine vivida e sorprendentemente raffinata della Roma di fine Ottocento. Nelle immagini si colgono le carrozze che affluivano lungo i viali della campagna romana, quando l’automobile ancora non esisteva in città e lo spostamento era esso stesso un rituale sociale. Le tribune e i prati intorno al percorso erano popolati da donne eleganti, con abiti chiari, cappellini ornati e gesti misurati, da bambini vestiti a festa che guardavano incuriositi gli ufficiali, e da uomini in cilindro, con baffi curati e abiti impeccabili. L’ippodromo, in quelle giornate, appariva come un crocevia di mondanità, spirito sportivo e presenza militare: un luogo dove la capitale mostrava la propria anima aristocratica e moderna al tempo stesso. Queste fotografie non solo documentano un ambiente oggi scomparso, ma permettono di percepire direttamente la cornice culturale e sociale nella quale nacque, pochi anni dopo, la celebre Scuola di equitazione di campagna di Tor di Quinto, destinata a diventare un riferimento internazionale. Pochi decenni dopo l’Unità d’Italia, la cavalleria militare avviò un processo di modernizzazione che portò a una nuova concezione dell’equitazione, progressivamente orientata verso la pratica di campagna. A questa trasformazione contribuì inizialmente Giulio Cesare Paderni, ma fu soprattutto l’opera di Federico Caprilli a rivoluzionare l’intera disciplina. Caprilli, spirito anticonformista e geniale innovatore, elaborò un “sistema naturale” basato su un assetto avanzato nei salti, sull’uso leggero della mano e su un rispetto radicale dell’equilibrio naturale del cavallo. Le sue intuizioni trovarono terreno ideale nel nuovo “Corso complementare di equitazione di campagna”, creato nel 1891 presso Tor di Quinto allo scopo di perfezionare gli allievi di Pinerolo. Il paesaggio vario dell’area – alture tufacee, valloncelli, marrane, ponticelli e ampi prati – offriva condizioni perfette per sperimentare il cross-country riding. Proprio qui Caprilli perfezionò la spettacolare tecnica della discesa ripida, il celebre “muro”, destinato a diventare un simbolo della scuola. L’ambiente romano, inoltre, favoriva un dialogo continuo con la società mondana: gli ufficiali partecipavano alle cacce alla volpe organizzate dall’aristocrazia e agli eventi sportivi dell’ippodromo, entrando in contatto con cavalieri stranieri e con un pubblico che seguiva con crescente curiosità l’evoluzione della cavalleria italiana.Il corso inaugurale del 1891-92, pur segnato dall’incidente ferroviario di Ponte Galeria che costò la vita a sette cavalli, fu portato avanti con fermezza e vide la partecipazione di ufficiali già avvezzi alle corse e alle esercitazioni militari. Negli anni successivi la struttura si ampliò, superando il centinaio di cavalli e accogliendo più sessioni annuali di allievi. Tor di Quinto divenne presto un modello di eccellenza: i progressi degli ufficiali erano evidenti non solo nella pratica militare, ma anche nelle competizioni sportive, dove gli italiani cominciavano a imporsi nelle steeple-chase europee. Caprilli, con le sue vittorie nei percorsi ad ostacoli, dimostrò che la cavalleria italiana poteva competere a livelli internazionali, attribuendo al nuovo metodo un prestigio sempre maggiore. L’interesse non rimase confinato ai confini nazionali. Delegazioni francesi, tedesche e di altre accademie europee visitarono Tor di Quinto per studiarne il metodo e osservare gli esami finali, spesso alla presenza del re Vittorio Emanuele III e della regina Elena. Riviste italiane e straniere pubblicarono immagini delle discese dal “muro Caprilli”, paragonandole alle tecniche più rigide delle scuole tradizionali. Nel primo decennio del Novecento, il “sistema naturale” era ormai riconosciuto come la base della moderna equitazione di campagna. Con il passare degli anni la scuola accrebbe ulteriormente il suo prestigio: l’ippodromo militare consolidò il proprio ruolo nell’ambiente sportivo romano, mentre nuove competizioni – come il Campionato Italiano del Cavallo d’Arme – contribuirono alla nascita del moderno completo olimpico. Molti ufficiali formatisi a Tor di Quinto divennero protagonisti dell’equitazione italiana anche dopo la Prima guerra mondiale. La scuola, pur colpita dalla crisi di materiali e cavalli dovuta al conflitto, riuscì a mantenere continuità e autorevolezza fino agli anni Trenta, periodo in cui le visite di principi, delegazioni estere e alte cariche militari confermarono il suo status internazionale. La fine arrivò improvvisamente dopo l’8 settembre 1943: lo scioglimento dell’esercito comportò la chiusura quasi immediata sia di Pinerolo sia di Tor di Quinto. Dopo quarantatré anni di attività, la celebre scuola romana cessò di esistere, lasciando un’eredità fatta di competenza tecnica, esperienze internazionali e un metodo equestre destinato a influenzare il mondo intero. Nel dopoguerra il patrimonio equino era quasi scomparso e gli ufficiali esperti erano pochi; ciononostante, grazie agli sforzi della FISE e del CONI, l’Italia riuscì a tornare alle Olimpiadi e, negli anni Cinquanta e Sessanta, a raggiungere nuovi traguardi sportivi. La chiusura definitiva delle scuole militari fu considerata da molti un grave errore: nessuna struttura seppe sostituire pienamente Tor di Quinto, che rimane ancora oggi un luogo simbolico della storia dell’equitazione italiana. Le sue tradizioni sopravvivono soprattutto nel “sistema naturale” di Caprilli, nella pratica moderna del cross-country e nelle immagini come quelle del 1894 che mostrano un mondo elegante, appassionato e profondamente legato al cavallo. Un mondo che Tor di Quinto contribuì a costruire e che continua a vivere nella memoria dell’equitazione internazionale.

08/11/2025

Il tenente colonello Francesco D’Aniello, addetto pubblica informazione, e il maresciallo ordinario Melissa Ceccariglia comandante... Scopri di più

Nel pomeriggio di sabato 25 ottobre, i Lancieri di Montebello hanno ricevuto all'Ippodromo Militare di Tor di Quinto una...
03/11/2025

Nel pomeriggio di sabato 25 ottobre, i Lancieri di Montebello hanno ricevuto all'Ippodromo Militare di Tor di Quinto una delegazione dell'Associanazione Nazionale Giacche Verdi giunta a Roma per assistere all'udienza plenaria del Santo Padre, al culmine del pellegrinaggio giubilare equestre partito da Milano. La delegazione è stata presieduta dal Presidente Nazionale dell'Associazione ed alcuni presidenti regionali.
La bellezza dell'Ippodromo ha catturato l'attenzione di tutti, rimanendo estremamente affascinati per aver respirato attimi storia della Cavalleria Militare Italiana che, con i suoi insegnamenti equestri, ha influenzato l'equitazione mondiale, grazie al sistema naturale teorizzato e promulgato dal Capitano Federigo Caprilli.
Le Giacche Verdi sono un’associazione ambientalista e di protezione civile, composta di volontari e senza scopo di lucro, adeguata alle direttive del Ministero dell’Ambiente.
L'Associazione Nazionale Giacche Verdi nasce nell’anno 1992 dall’aggregazione di un gruppo di amici, che hanno in comune la passione per il cavallo.
I volontari delle Giacche Verdi, impegnando il loro tempo libero, svolgono attività di sorveglianza nei Parchi, nelle Aree protette e in zone di interesse naturalistico, in costante contatto con gli Enti preposti.
I raggruppamenti locali sono in contatto con servizi comunali e provinciali della Protezione Civile sia per necessità in cui l’uso del cavallo è utile, ad esempio la ricerca dispersi, sia in ogni altro evento calamitoso che richieda l’uso di volontari pronti e preparati
L’Associazione è coinvolta sia a carattere locale che nazionale in attività di educazione ambientale e di sostegno ai settori della società più disagiati.

21/10/2025
13/10/2025
13/10/2025

Tradizione equestre e sport al Circo Massimo con i Lancieri di Montebello.

10/10/2025

Sabato dalle 17, sul Campo del Circo Massimo, nell'ambito della tappa romana del circuito equestre che tocca le maggiori città del mondo

07/10/2025

Ci ha lasciato improvvisamente Marco Salvatori, una persona che ha saputo lasciare la propria impronta e del quale raccogliamo il testimone di un modello umano e sportivo preziosissimo

06/10/2025

Ciao Marco!
Soltanto sette giorni fa abbiamo fatto scintille a Tor di Quinto.
Noi dell'Ippodromo ti ricorderemo come un fratello maggiore, sempre disponibile e arguto dispensatore di consigli. Ci mancherai nella nostra squadra! Intanto continua a guidarci da lassù!

16/07/2025

Concorso Ippico in notturna all’Ippodromo Militare dei Lancieri di Montebello.

Indirizzo

Viale Tor Di Quinto, 118
Rome
00191

Orario di apertura

Lunedì 08:00 - 20:00
Martedì 08:00 - 20:00
Mercoledì 08:00 - 20:00
Giovedì 08:00 - 20:00
Venerdì 08:00 - 20:00
Sabato 08:00 - 20:00
Domenica 08:00 - 20:00

Sito Web

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Centro Ippico Lancieri di Montebello pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta L'azienda

Invia un messaggio a Centro Ippico Lancieri di Montebello:

Condividi