14/07/2025
Einstein è stato bocciato in matematica!
Pensa che paradosso. Eppure quante volte lasciamo che siano gli altri a decidere se noi e i nostri cani siamo “portati”, “capaci”, “adatti”?
Ormai diversi anni fa, quando ho iniziato a muovere i primi passi in cinofilia, ero (e lo sono tuttora) una di quelle persone che prima ascoltano, studiano e imparano; soltanto dopo, con calma, maturata una loro idea, si permettono di dire la loro.
È un modo sano di stare al mondo, mi ripeto ancora oggi. Ma è anche un terreno pericoloso, perché ti rende vulnerabile davanti a chi si vende come grande esperto, infallibile, custode di segreti millenari che tu, povero principiante, non puoi neanche intuire.
In cinofilia questo è fin troppo facile: non ci sono percorsi standard, non c’è un ordine professionale, basta un attestato stampato e un pò di parlantina ed ecco che da venditore porta a porta di libri, aspirapolvere o polizze assicurative…. si diventa guru cinofili!
Ti fanno credere che hanno "costruito" millemila cani. E tu abbassi subito le orecchie, pensi “beh, io che ne so, loro sì che sanno”. Ma attenzione. Perché queste persone hanno un potere enorme, un potere che mi fa rabbia solo a pensarci: quello di etichettare. Di dire “questo cane non va bene”, “tu non sei adatta”, “qui non c’è speranza”. E tu ci credi. Ci credi perché vuoi imparare, perché metti in discussione prima te stessa. Ed è così che talenti straordinari finiscono chiusi in un cassetto, che possibilità incredibili vengono spente sul nascere. È successo anche a me con Lunetta. Mi fido a dirlo adesso che ha dieci anni (e tre zampe), adesso che il nostro percorso parla da sé.
Ma quando eravamo più inesperte ci siamo affidate a chi avrebbe dovuto aiutarci a crescere e invece ci ha buttato addosso solo etichette, neanche tanto comprensibili.
Ho lasciato che quei giudizi affrettati, superficiali, dettati più dall’ego che dalla competenza, decidessero quanto in là potevamo andare. Mi fa rabbia, sì. Perché Lunetta aveva (e ha tuttora) un talento speciale. Oggi lo vedo chiarissimo, ma allora mi hanno fatto dubitare persino di quello che avevo davanti agli occhi e hanno rallentato il nostro percorso. Facendosi pagare profumatamente, ovvio... 😅💸💸💸
Ti raccontano che sanno valutare un cane. Ma spesso l'unica competenza che hanno è quella di saper controllare le insicurezze degli altri con la loro sicurezza apparente.
Oggi lo so: non esistono guru, non esistono etichette scolpite nella pietra, non esiste la palla di vetro che ti consente di intuire cosa potrà fare il tuo cane.
Se state iniziando, se vi sentite un pò persi, ascoltate pure chi ne sa più di voi, ma non smettete mai di ascoltare anche il vostro istinto. E se dentro di voi qualcosa grida “ma sei serio?” allora fatevi qualche altra domanda, cercate un seconda, una terza opinione, non fermatevi alla prima risposta solo perché arriva da chi si autoproclama maestro.
Perché a furia di lasciare decidere agli altri chi siete e chi può diventare il vostro cane, rischiate di perdervi per strada la cosa più bella che c’è: crescere insieme, sbagliare insieme, scoprire un talento unico che magari nessun “esperto” aveva saputo vedere. Proprio come hanno fatto con Einstein. Che per fortuna, non si è lasciato fermare da una pagella.