
26/09/2025
Nel caso di un cane maschio, soprattutto intero, come Snoopy, imparare a flirtare con le femmine è un passaggio fondamentale della sua crescita (e qui potremmo aprire un discorso interessante sull'argomento castrazione e sterilizzazione). La femmina è il primo individuo che regola l’esuberanza legata al testosterone del maschio, perché è lei a dare i primi stop, a insegnargli a contenere l’energia e a rispettare i limiti.
Attraverso queste interazioni, il maschio impara non solo a comunicare in maniera abile, ma soprattutto ad allenarsi a stare dentro al conflitto senza viverlo come una minaccia.
È così che, col tempo, un cane maschio che ha imparato a flirtare con equilibrio diventa anche più capace di gestire l’esuberanza degli altri maschi. Alla base di tanti conflitti, infatti, c’è proprio l’insicurezza di non saper stare in quel confronto: il flirt con la femmina diventa quindi una palestra preziosa e una fase necessaria di passaggio per sviluppare sicurezza, autocontrollo e relazioni più serene.
Un collare a catena, ad esempio, non avrebbe mai permesso a Snoopy di imparare queste competenze sociali.
Ecco perché credo sia fondamentale scegliere lo strumento giusto, al momento giusto, tenendo sempre conto della fase di crescita in cui si trova il cane.
Con Snoopy, lo Shar Pei, stiamo affrontando un percorso molto bello.
Non riguarda solo i comandi o l’obbedienza, ma la capacità di vivere le relazioni in modo sereno e sicuro.
Nel libro "L’età selvaggia" (piccolo consiglio di lettura 😉), Barbara Natterson-Horowitz e Kathryn Bowers spiegano che in natura il comportamento sessuale non ha soltanto la funzione di riproduzione, ma è un allenamento sociale a tutti gli effetti. Attraverso rituali simili al flirt, gli animali imparano a leggere i segnali, a rispondere in maniera adeguata, a capire le distanze, a regolare emozioni forti come entusiasmo o frustrazione.
Un po’ come accade anche a noi esseri umani.
Con Snoopy sto usando proprio questo principio: interazioni leggere, fatte di piccoli giochi, posture, sguardi e approcci che somigliano al corteggiamento. Tutto ciò diventa per lui una palestra quotidiana per sviluppare le sue abilità sociali, imparare a comunicare con più chiarezza e soprattutto regolare le proprie emozioni.
Un cane che impara a muoversi in questo “gioco” non è solo più abile nel rapportarsi agli altri cani, ma diventa anche più equilibrato, sicuro e sereno in ogni situazione della vita di tutti i giorni.
Snoopy mi ricorda ogni giorno che educare un cane non significa solo insegnargli delle regole, ma aiutarlo a crescere come individuo, capace di esprimersi e di comunicare abilmente con qualsisi individuo.
Sicuri che con un collare a catena a strangolo e impostando un percorso sulla negazione costante di ogni iniziativa da parte del cane avremmo raggiunto lo stesso risultato?
Jessica Orobello - Educatore Cinofilo