
26/07/2025
“Passato...” di pomodori
Le tradizioni portano sempre con sé un velo sottile di malinconia. Da un lato ci sono i ricordi, forti e chiari, di un passato che sembra ormai svanito; dall’altro, un presente che si affanna a restare in scia, cercando di non farsi travolgere troppo.
E così ti ritrovi con una cassetta da 20 chili di pomodori, convinta — o forse illusa — di uscirne illesa… senza troppi spargimenti di lacrime.
Li lavi, li sposti da un lavello all’altro, ma sono troppi. I lavelli sembrano sempre troppo piccoli, i pomodori non finiscono mai. E lì, puntuale, arriva la domanda:
“Ma come facevano i nonni?”
Ed eccoti immersa fino al collo nei ricordi, le mani rosse di pomodoro e la mente che vaga. Il suono dei barattoli che bollono piano nella pentola, il profumo denso dei pomodori cotti, la fragranza fresca del basilico appena colto e il rumore della macchinetta elettrica che li passava.
Io ero “l’addetta al basilico”, l’inseritrice ufficiale della fogliolina verde in ogni bottiglia.. con quella serietà che solo i bambini sanno avere nei piccoli grandi compiti di famiglia.
E poi c’erano le salsicce: ero io la “pizzicatrice ufficiale”, con una spilla da balia in mano e la lingua stretta tra i denti per la concentrazione. Ma questa… è un’altra storia.
Il passato è un amico ambiguo. A volte consola, altre volte stringe. È come una sciarpa d’inverno: all’inizio ti scalda il collo, poi ti soffoca appena abbassi la guardia.
Del passato non ci si libera davvero. Lo si mette da parte, in un angolo della mente o del cuore, ma prima o poi ci inciampi dentro. Sempre.
Tanto vale allora imparare a conviverci.
E oggi, in questo sabato di fine luglio, tra pentole e pomodori, ho ritrovato quel calore. Mi sono lasciata trasportare dai ricordi, e come ogni volta, ho ringraziato.
A chi oggi non c’è più con il corpo, ma è rimasto nei gesti, nei profumi, nei piccoli riti che ripeto senza nemmeno accorgermene.
Finché continueremo a tramandare le tradizioni, il passato camminerà accanto al presente.
E sarà sempre un momento speciale — un po’ dolce, un po’ amaro — aprire un barattolo di “passato di pomodoro”.
Un “passato” che, in fondo, è più vivo che mai.
Francesca