31/08/2024
“Mi chiamo Alessandro Lechner, ho 56 anni, sono tecnico del gas, e sono uno dei tre figli di Franco, il celebre Bombolo dei poliziotteschi e delle commedie sexy degli anni Settanta-Ottanta. Con i suoi occhi blu, il volto di gomma, i capelli arruffati e la tipica zeppola con cui emetteva il famoso suono "Tse-Tse", mio padre era meglio conosciuto come lo sfigato ladruncolo Venticello, bersaglio dei pestoni dell'ispettore Nico Giraldi. Papà girava le cosiddette pellicole di serie B. In quegli anni la commedia italiana era così, gli incassi c’erano. L’avevano chiamato per interpretare Cicciotto ne Il Marchese del Grillo, poi però non fu preso, forse era troppo riconoscibile. Mia madre era un po’ gelosa dei film scollacciati con Lory Del Santo e Nadia Cassini, però non c’era motivo. Papà guardava, sì, ma non toccava. E dopo tornava a casa, amava moltissimo la famiglia, perché da piccolo non l’aveva avuta. Per i guadagni non ha fatto in tempo, nel 1987 il Bagaglino arrivò in tv, su Canale 5, lì sì che pagavano bei soldi, purtroppo lui è morto proprio sul più bello. Mi diceva sempre: “Apprezza quello che hai e non guardare davanti a te, ma dietro: c’è sempre chi sta peggio di te". Poi, la malattia, era dimagrito, non era più lui, anche se volle continuare a lavorare fino alla fine. Quel brutto male lì, 37 anni fa, non riuscirono a curarlo, oggi si sarebbe salvato. Era uscito dall’ospedale il giorno del mio compleanno, il 12 agosto. Stavamo a tavola, era provato. “Guarda che festa br**ta che hai avuto”. “No, papà, per me è la più bella, perché sei a casa con me”. Ci mettemmo a piangere tutti e due. Nove giorni dopo è morto.”
Bombolo è nato il 22 maggio 1931 ed è morto il 21 agosto 1987.
Alessandro Lechner