23/07/2025
Continuerò a pubblicare il mio disappunto sugli psicofarmaci. Non ho mai detto che sono inutili, ma vengono un po’ troppo sopravvalutati. C’è un abuso considerevole, basta una scorreggia fatta male che TAAAAAC! Ecco prescritto uno psicofarmaco. Perché oramai non esistono più caratteri e comportamenti, ma vengono chiamati disturbi o patologie e con questa scusa si somministrano cose chimiche che fanno ingrassare solo le tasche delle case farmaceutiche. Sono nata vicino ad una casa farmaceutica e ho lavorato presso un’altra, quindi ho un infarinatura ( anche purtroppo ho conosciuto lì la vivisezione). Gli animali sono esseri viventi semplici, vivono con poco e somministrare degli psicofarmaci che lo rincoglioniscono, può spaventarli. Quindi, prima di dare loro, provateli voi se davvero ci tenete tanto e se a voi da dei benefici, sono sicura che potreste educare e correggere meglio i comportamenti che nei vostri cani ritenete siano errati. Se non ne siete capaci, fatevi aiutare, se non sono capaci neanche gli , allora il cane non fa per voi.
Vale.
Oggi Festeggiamo un evento importante: oggi scadono queste due confezioni di Prozac, che due anni fa arrivarono ( come dote) insieme a Milton. Due scatole che piano piano abbiamo lasciato lì, a scadere, non volevamo buttarle, perché un po’ ci dispiaceva, sono rimaste in quel cassetto, proprio per dimostrare che per recuperare un cane non servono medicine, non servono comportamentalisti che danno psicofarmaci a catzum oltretutto dopo aver visto il cane per soli 10 minuti. Servono educatori in grado di lavorare senza fretta, cercando di capire quale metodo usare per ogni cane incontrato. Cercando di motivare le reazioni dei cani e trovare la soluzione migliore, magari anche raffrontandosi con qualche collega. Perché non c’è goccia o pillola che possa davvero dare una mano ad un cane che la passione e l’impegno di chi ci mette tutto se stesso.