12/04/2025
Meditate gente : sulla pelle dei deboli cโรจ sempre chi sfrutta x ๐ถ ๐ถ ๐ถ ๐คฎ๐คฎ๐คฎ
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Il fenomeno del traffico illecito di animali, in particolare dei cani randagi, sta finalmente emergendo in tutta la sua gravitร grazie a testimonianze dirette, documenti ufficiali e โ in alcuni casi โ ammissioni degli stessi soggetti coinvolti.
ร evidente come la gestione del randagismo in Italia necessiti di una profonda revisione normativa e di unโattenta attivitร di controllo e repressione dei reati connessi. Dopo anni di lavoro sulla sensibilizzazione dei cittadini circa il traffico di cuccioli, con importanti risultati quali la diffusione della cultura del pedigree ENCI e la distinzione tra allevamento etico e traffico illegale, oggi lโattenzione si sposta su unโaltra piaga: il business dei randagi.
Molti cittadini si domandano legittimamente: come guadagnano le finte volontarie?
Il meccanismo รจ tanto semplice quanto pericoloso:
โข Rifugi abusivi gestiti da privati che raccolgono cani senza alcuna autorizzazione;
โข Detenzione illecita di animali randagi, sottratti al controllo pubblico e sanitario;
โข Gestione arbitraria delle sterilizzazioni e delle adozioni, in spregio a qualsiasi norma vigente.
A sostenere economicamente queste attivitร รจ una rete capillare di donatori privati che, mossi da campagne emozionali sui social network, inviano denaro senza alcuna trasparenza. Non solo: vengono richieste somme per interventi veterinari o sterilizzazioni che spesso non vengono nemmeno eseguite. I cani, infatti, arrivano nei Paesi esteri ancora interi, con un evidente divario tra quanto dichiarato e quanto realmente effettuato.
Non meno rilevante รจ lโattivitร di trasporto degli animali verso i punti di raccolta o verso lโestero, per la quale vengono richiesti ulteriori compensi. Tutto ciรฒ alimenta un giro dโaffari milionario, completamente estraneo al vero volontariato e lontanissimo da ogni principio di tutela animale.
Purtroppo, la gestione superficiale e approssimativa di questi trasferimenti ha conseguenze gravissime: incompatibilitร caratteriali, mancato rispetto dei protocolli sanitari, incremento degli abbandoni nei boschi e nei territori rurali dei Paesi di destinazione. Molti di questi cani, privi di microchip e impossibili da rintracciare, vengono legati e lasciati morire, come dimostra lโennesimo ritrovamento di queste ore.
La lotta al traffico illecito di randagi รจ appena iniziata. Ed รจ nostro dovere proseguire senza sosta fino a smantellare definitivamente questi circuiti criminali che nulla hanno a che vedere con la tutela degli animali.
Veronica Cucco
Presidente Radio Cinofilia Associazione Culturale