
30/07/2025
“LA DONNA CHE DAVA DA MANGIARE AI CANI RANDAGI… MA NON OFFRIVA SOLO CIBO: RESTITUIVA LORO LA DIGNITÀ”
Si chiamava Julia Paredes.
Aveva 59 anni e una routine che non cambiava, con la pioggia o con il sole.
Ogni giorno, all’alba, usciva con un vecchio carrello della spesa e percorreva le strade del suo quartiere a Guadalajara.
Quel carrello non trasportava spesa.
Trasportava sacchetti di riso, pollo bollito, crocchette, acqua pulita e coperte usate.
Julia non lavorava per nessuna associazione,
non riceveva donazioni,
non faceva video per i social.
Lo faceva e basta.
— “Anche loro hanno fame” — diceva, indicando i cani randagi che inizialmente si avvicinavano con timore… e poi con affetto.
Ma Julia non dava solo da mangiare.
Si inginocchiava accanto a loro, parlava a bassa voce, toglieva le zecche con pazienza, puliva loro gli occhi con un fazzoletto.
— “La strada ti fa sentire invisibile” — diceva —
“Per questo non basta dare da mangiare. Bisogna guardarli negli occhi, dirgli che contano.”
Alcuni vicini la guardavano storto.
Altri hanno iniziato ad aiutarla, lasciandole sacchi di crocchette alla porta.
Un giorno, qualcuno ha caricato un video su Facebook:
Julia che dava da bere a un cane randagio tremante sotto la pioggia, mentre lo copriva con una vecchia coperta.
L’immagine è diventata virale.
Migliaia di persone hanno condiviso il messaggio:
“Non è solo cibo.
È ricordare a un essere vivente che non è solo al mondo.”
Oggi, in quel quartiere, molte persone lasciano una ciotola d’acqua fuori dalla porta.
Altri lasciano cibo agli angoli delle strade.
Alcuni hanno iniziato ad adottare.
Ma tutti sanno chi ha piantato quel seme.
Julia Paredes, la donna che non ha mai voluto telecamere né applausi.
Voleva solo che gli invisibili smettessero di esserlo.
E ogni volta che qualcuno dà da mangiare a un cane randagio, senza voltarsi dall’altra parte, si sta realizzando la sua vera missione:
Non è pietà.
È restituire dignità.