12/08/2025
⛔ Il FEAR APPEAL sfrutta emozioni come ANSIA, SENSO DI COLPA, INSICUREZZA e PAURA del futuro per ottenere una reazione immediata
🚧 Molte affermazioni fanno leva sulla paura del proprietario: paura di sbagliare, di perdere il controllo, di non essere un buon compagno di vita per il proprio cane
🚨 E in molti casi, questa paura viene usata per giustificare approcci coercitivi, addestramenti basati sul controllo o
sull’obbedienza cieca, o per spingere all'acquisto di corsi e percorsi “risolutivi”
🤯 Il fear appeal funziona perché la PAURA è un’EMOZIONE PRIMARIA, potente e difficile da ignorare ed è governata prevalentemente dall’istinto, che ha come obiettivo la sopravvivenza dell’individuo ogni qualvolta si presenti un possibile rischio per la propria incolumità
📌 La minaccia può essere ben identificabile (PAURA) oppure solo ipotetica, nel senso che potrebbe esserci un pericolo nascosto da qualche parte (ANSIA)
🧠 L’AMIGDALA, una struttura nel nostro cervello, è molto complessa e svolge un ruolo chiave nella regolazione del comportamento animale, è il nostro pilota automatico emotivo, che tende ad inserirsi
spontaneamente
😵💫 Di fronte alla minaccia — reale o percepita — il cervello cerca soluzioni rapide. Questo rende le persone più vulnerabili a chi propone “l’unica risposta giusta”, “l’unico metodo efficace”, “l’unica strada sicura per evitare il disastro”
☠️ Un PROPRIETARIO IN DIFFICOLTÀ che sente o teme di avere un cane “problematico” può diventare terreno fertile per messaggi allarmistici
⚠️Il timore che “se non intervieni subito succederà qualcosa di grave e di irreparabile” può spingere a cercare SOLUZIONI immediate, anche se queste non sono ETICHE, SCIENTIFICAMENTE fondate o RISPETTOSE dell’individuo cane e delle persone
❌Inoltre, il fear appeal aumenta la DIPENDENZA DAL PROFESSIONISTA: se solo “quella persona” può evitare il disastro, allora il proprietario sarà più incline a seguirla, anche quando il percorso proposto non rispecchia i propri valori