09/11/2025
Il senso di colpa nella relazione con gli animali
Nel confrontarmi con le persone, soprattutto di genere femminile, durante la mia attività professionale di medico veterinario, mi capita molto spesso di ascoltare delle frasi che parlano dei sensi di colpa nei confronti degli animali.
Alcuni esempi potrebbero essere: “mi sento in colpa a lasciarlo solo”; “non ho sufficiente tempo da dedicargli e questo mi fa sentire in colpa”; “avrei voluto che si spegnesse tra le mie braccia ed invece ho dovuto praticargli l’eutanasia e da allora provo un profondo senso di colpa”; “se avessi seguito quella strada (o quel consiglio) ora non mi troverei in questa situazione con il mio animale”.
Solitamente, in un tipo di visita classica polarizzata esclusivamente sull’approccio scientifico che, per sua natura, focalizza la sua attenzione sul paziente/macchina da aggiustare, è difficile che la persona esprima le sue difficoltà emozionali nella relazione con il suo animale; se lo fa, se confida e affida al professionista i pesi che sta portando, tali “confessioni” o non vengono prese in considerazione o vengono sminuite con frasi del tipo ” sì ma adesso il problema è un altro” o tuttalpiù la questione viene spostata, in maniera piuttosto superficiale e a volte perfino perversa, sul fatto che semplicemente la persona non dovrebbe sentirsi in colpa creando di fatto un corto circuito emozionale nella persona che si sente in colpa di sentirsi in colpa.
Nel modo di porsi del medico veterinario che pratica la medicina narrativa come, ad esempio, faccio io, ogni persona ha a disposizione un tempo molto ampio per esprimere quello che prova nella relazione con il suo animale ed infatti, tra le tutte le cose che emergono, i sensi di colpa risultano essere una questione spesso predominante.
Questi sensi di colpa possono riferirsi a situazioni attuali, al presente, a quanto ci si sente non all’altezza o inadeguati nel vivere la relazione con il proprio animale o al passato, riguardo a scelte fatte nei confronti di animali che non ci sono più. In tal senso mi è capitato spesso di lavorare con persone di 50/60 anni che portavano il peso di relazioni non elaborate con gli animali della loro infanzia.
I sensi di colpa sia che si manifestino nel presente che nel passato appartengono sempre e comunque alla relazione che abbiamo con loro; essi sono dentro lo spazio di relazione, sono parte della relazione e in tal senso condizionano inevitabilmente i nostri movimenti all’interno di tale spazio.
Molte infatti sono le persone che a causa dei sensi di colpa hanno difficoltà a prendere delle decisioni che riguardano i loro animali e in tal senso tendono a delegare agli altri (il più delle volte proprio ai medici veterinari) le scelte che invece dovrebbero fare loro.
Il senso di colpa è di fatto un peso, un reale fardello che ci portiamo appresso e che appesantisce il cammino che facciamo insieme ai nostri animali.
Come facciamo dunque a sollevarci da questi pesi?
Per come la vedo io c’è un’unica soluzione che è quella di mettersi in gioco. Di partecipare cioè ad una qualunque attività dal vivo che affronti questo tema.
Per me, per la mia esperienza, solo questo può fare la differenza.
È proprio per ve**re incontro a tutte quelle persone che realmente vogliono trasformare la relazione con se stesse e con i loro animali che, insieme a Gabriella Mura, abbiamo deciso di proporre questo weekend esperienziale il 15/16 novembre a Conegliano (TV).
Spero davvero di potervi aiutare ad alleggerire la vostra vita.
Per informazioni e prenotazioni potete scrivere un msg WhatsApp a Sara: 347 7210174
Se vuoi essere aggiornato sulle attività che propongo puoi andare sul mio sito ed iscriverti alla mia newsletter 🙏