18/02/2025
Tema: cani di famiglia che aggrediscono neonati in assenza di supervisione del proprietario
Riallacciandomi al post recente sulla necessità di ricordarsi che ciascun cane è un animale di specie diversa dalla nostra, con suoi istinti, pulsioni e un punto di vista diverso dal nostro, parliamo ora del perché avvengono incidenti tra cani di famiglia e neonati.
La mancata gestione o una gestione inappropriata sono solitamente alla base di questi accadimenti. Quando si prende un cane in casa occorre porre delle regole ferree fin da subito, che tutelino spazi e momenti personali reciproci e dedicare un luogo definito al cane, dove può stare senza che venga disturbato e senza che altri vadano a disturbare lui.
Come avviene per gli altri animali domestici, in particolare conigli, pappagalli, pesci, rettili, roditori e così via, anche per il cane, soprattutto se si abita in appartamento, è opportuno preparargli uno spazio. Solitamente si suggerisce il trasportino, o una gabbia spaziosa e confortevole. Un posto che nei momenti di riposo può porre una barriera fisica di sicurezza, che possa permettere a noi di occuparci di altre faccende senza preoccuparci di cosa possa fare il cane senza la nostra supervisione e permettere al cane di riposare senza stimoli che lo stressino continuamente.
Il trasportino è un luogo sicuro dove porre il cane quando serve e in momenti precisi della giornata.
In questo modo, il cane sarà tutelato e potrà essere supervisionato quando è libero di fare attività insieme a noi.
È il padrone che decide se il cane può o non può salire sul divano accanto a lui ed è il padrone che decide e concede al cane se può stare al suo fianco quando è a tavola.
Cani che vengono lasciati liberi in totale anarchia in un appartamento, senza porre dei sani confini, sono cani che seguono continuamente i loro istinti senza interfacciarsi col proprietario, quindi, se presentano determinate doti caratteriali, possono arrivare a fare anche cose che umanamente sono inaccettabili, come mordere un membro della famiglia.
La colpa, però, non è mai del cane. La colpa è dell'ignoranza e del buonismo che continuano a inculcare alla gente il concetto che il cane si comporta bene se viene trattato bene e che è cattivo quando morde quindi malato e va curato con psicofarmaci o fiori di Bach. Il fatto è che non esiste il concetto di buono e cattivo col cane.
Quello che è reale è che se io posseggo un cavallo, ho il dovere di istruirmi a come gestirlo in sicurezza. Stesso vale per il cane, che non è eccezione a tutti gli altri animali domestici, neanche se lo si considera un membro della famiglia. Lui è e sarà sempre un cane, non una persona!
Avere rispetto per il cane significa anche premunirsi per evitare che accadano certi incidenti. Significa comprendere che lui ragiona da predatore sociale, quindi, specie se presenta determinate doti, non può essere lasciato da solo incustodito con dei minorenni o persone incapaci di gestire le sue pulsioni. Chi è proprietario di un cane è il principale responsabile di qualsiasi azione lui faccia, per questo deve adoperarsi per gestirlo in maniera affine alla sua specie, tipologia e razza di appartenenza.
Esistono gli addestratori: con loro si può conoscere meglio il carattere del proprio cane e si può capire quanta docilità lui abbia, perché ogni cane ha un proprio livello di docilità e non tutti sono adatti a contesti familiari semplici. Alcuni richiedono più supervisione di altri in determinate situazioni, ma questo non significa che tutti i cani non debbano essere gestiti in sicurezza. Anche i cani più docili e con un basso istinto predatorio devono essere gestiti affinché si prevenga incidenti, perché è così che si è responsabili.
Con gli addestratori si possono imparare i modi per comunciare più efficacemente col proprio cane, anche attraverso l'uso di strumenti di sicurezza e acquisire le capacità per affrontare determinate situazioni evitando danni.
Quando avvengono incidenti ci si deve chiedere come potevano essere evitati: è l'unico modo per crescere e imparare.
Un morso al bambino in casa poteva essere evitato anche solo con l'uso del trasportino quando si è impossibilitati a vigilare sul cane e, probabilmente, anche con un corso di addestramento base per il proprietario, così avrebbe imparato a conoscere il cane come Canis familiaris e non come persona a quattro zampe che prova amore incondizionato per il prossimo, dimenticandosi di possedere 4 canini sviluppati e fondamentali per la sua specie di appartenenza.
Volete evitare incidenti coi vostri cani? Addestratevi con loro e abbiate buon senso. Inoltre, informatevi sulle caratteristiche di una razza o tipologia di cane prima di acquisirla. Stesso vale per i cani adottati da strutture come canili e rifugi.
Doc. Patania Francesca
Cinotecnico