Associazione Trovatelli4000

Associazione Trovatelli4000 Dal 2006 per la tutela e l'adozione di cani e gatti salvati da strada, canili e situazioni di maltrattamento, a Napoli, Caserta e province 🐾
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Siamo un gruppo di semplicissime persone impegnate nelle più disparate e comuni attività quotidiane, ma unite da uno scopo importante: aiutare gli animali in difficoltà! Ed eccoci qui, attivissimi dal 2006, in diverse province di Napoli e Caserta, siamo un'associazione riconosciuta all'albo delle associazioni no-profit della regione Campania e gestiamo tutto con serietà e soprattutto con tanto amo

re e passione. Non saremmo sopravvissute a tutte queste crudeltà cui ogni giorno assistiamo senza questa componente: l'affetto che nutriamo per questi esserini, molto spesso invisibili, è quello che ci spinge a non mollare la presa. Sono i loro occhi imploranti a fornirci la carica per affrontare le avversità. Non riceviamo denaro e aiuti di nessun genere da nessun comune o istituzione, tutto proviene dalle nostre tasche e da quelle di coloro che vorranno aiutarci supportando le nostre battaglie per aiutare i più indifesi. Tanti piccoli sforzi insieme possono consentire di raggiungere traguardi ugualmente importanti, questo fa la differenza per i tanti trovatelli senza padrone! Se volete aiutarci sostenendo la nostra attività in qualsiasi modo, contattateci! Abbiamo bisogno sempre di nuove persone che siano disposte a dedicare parte del loro tempo agli animali, non importa quanto.

11/08/2025

Senza alcun dubbio, senza alcuna esitazione, convinto di quello che stavo per firmare, poco fa mi sono recato presso gli uffici della Questura di Roma.

Ho denunciato la proprietaria del cane morto legato a Giugliano in Campania per maltrattamento di animali (reato aggravato con pena raddoppiata per la morte del cane).

Ho altresì denunciato i Carabinieri di Giugliano e la Polizia Locale per il reato di rifiuto d’atti d’ufficio.

Adesso, che si facciano tutte le indagini necessarie e i responsabili paghino innanzi la Giustizia.

Che vergogna inaudita!!!! Soprattutto da parte delle autorità che, allertate, non hanno mosso un dito "perchè violazione...
11/08/2025

Che vergogna inaudita!!!! Soprattutto da parte delle autorità che, allertate, non hanno mosso un dito "perchè violazione della privacy"...
https://www.facebook.com/share/1CeWqmwzBA/

🔴 Il cane lasciato al sole muore di stenti: la padrona era partita per le vacanze. «Atroci sofferenze per almeno due giorni». Orrore vicino Napoli

06/08/2025

Un cane tenuto fuori in giardino non sta bene. Sopravvive. E lo fa male.
Non si tratta di un’opinione, ma di una valutazione comportamentale, clinica ed etologica fondata. Negli ultimi anni, il dato è diventato sempre più chiaro: escludere il cane dal contesto domestico, impedirgli l’accesso alla casa e relegarlo in uno spazio esterno, indipendentemente dalla metratura o dalla qualità dello stesso, genera un danno. Sempre.

Il cane non è un animale solitario, e non è stato selezionato per vivere come presenza marginale attorno alla famiglia umana. È un animale sociale, affiliativo e cooperativo. La sua evoluzione è profondamente intrecciata con la nostra. Vive per appartenenza, per relazione, per comunicazione. Escluderlo dalla casa significa togliergli proprio quella dimensione per cui esiste: stare con l’uomo.

Tenere un cane in giardino, senza accesso regolare e condiviso alla casa, significa ridurlo a un sopravvissuto emotivo. Non ha riferimenti interni, non ha stabilità, non ha guida. Si muove tra stimoli esterni che non può decodificare, senza nessuno che gli spieghi cosa osservare e cosa ignorare. Vive come presenza periferica, come guardiano frustrato, come osservatore attivo ma escluso. E questo modello, che ancora molti ritengono accettabile, non ha alcun fondamento né educativo né relazionale.

Il più grande alibi culturale è questo: “sta fuori perché fa la guardia”. È una giustificazione fragile, ripetuta per abitudine più che per ragionamento. Un cane che vive sempre fuori non protegge nulla: reagisce, si agita, abbaia, spesso a vuoto. Non distingue un pericolo reale da un rumore insignificante. Non ha filtri, non ha discernimento. Quello che chiamiamo “fare la guardia” è quasi sempre una condizione di iperattività reattiva, di ipervigilanza cronica, che consuma il cane emotivamente. Un cane che si sente costantemente in allerta non è un cane funzionale: è un cane in ansia.

E i danni sono visibili. La letteratura comportamentale è piena di evidenze in tal senso. I cani tenuti costantemente fuori, senza vita relazionale condivisa, sviluppano con grande frequenza stereotipie motorie, come il girare in tondo o lo scavare compulsivo. Perdono la capacità di rilassarsi. Dormono male. Reagiscono con impeto a qualunque stimolo. Non imparano. Non ascoltano. Non si affidano. Alcuni diventano apatici. Altri diventano aggressivi. Tutti, però, si disconnettono. Perché vengono tenuti ai margini, trattati come cani “da fuori”, come elementi separati.

Poi c’è l’altro luogo comune: “almeno ha spazio, ha il giardino, può correre”. Come se lo spazio fosse un sostituto della relazione. Ma lo spazio non è relazione. Non è comunicazione. Non è appartenenza. Un cane può avere duecento metri quadri e sentirsi comunque solo, deprivato, insicuro. Se quello spazio non è condiviso con la sua figura di riferimento, se non c’è coinvolgimento quotidiano, se il cane non entra mai nella casa e nella routine della famiglia, allora il giardino non è un luogo di libertà. È una prigione silenziosa. È un’area esterna dove il cane si auto-regola, si iperstimola, e lentamente si disconnette.

E così, giorno dopo giorno, quel cane che doveva fare “la guardia” si trasforma. Diventa, nel senso più tragico e concreto del termine, un nano da giardino vivente. Una figura presente, che abbaia e si muove, ma che non fa parte di nulla. Non vive con. Sta fuori. Attorno. Invisibile. Inascoltato. Mai dentro.

Il problema, a questo punto, non è più solo gestionale. È culturale. È nel modo in cui concepiamo ancora oggi la presenza del cane nella nostra vita. Finché continueremo a credere che “tenerlo fuori” sia normale, continueremo a produrre animali disfunzionali e famiglie frustrate. Il cane lasciato fuori non è un errore episodico. È un sintomo. Di una cultura arretrata, sbagliata, che fatica ad evolvere.

Non basta dargli da mangiare.
Non basta portarlo dal veterinario.
Non basta dire “gli voglio bene”.

Un cane ha bisogno di essere parte del gruppo. Di stare dentro. Di vivere con. Di essere incluso nella routine, nei ritmi, nelle giornate, nelle pause e nei silenzi.
Ha bisogno di una figura di riferimento, di guida, di relazione continua.
Ha bisogno di appartenere.

Finché non comprenderemo davvero questo passaggio, continueremo a sbagliare tutto il resto.

Fammi sapere se vuoi anche una versione breve per introduzione o caption, oppure se desideri che diventi parte di un manuale o protocollo formativo.

L. Caputo

12/07/2025
Lunetta, 2 anni e mezzo, taglia medio piccola, femmina - Lei è Lunetta, una cagnolina di 2 anni e mezzo, pesa 13 kg ed è...
04/07/2025

Lunetta, 2 anni e mezzo, taglia medio piccola, femmina - Lei è Lunetta, una cagnolina di 2 anni e mezzo, pesa 13 kg ed è di taglia medio piccola. La sua storia racconta come abbia lottato con tutte le sue forze per sopravvivere. Maltrattata, e lasciata in strada ha sempre cercato di tornare da chi le continuava a fare del male, finchè un giorno è stata investita e ha subìto una frattura al bacino. Un angelo è intervenuta per soccorrerla e salvarla da quella situazione e, nonostante fosse stata considerata non operabile, con tanta forza, pazienza e amore, oggi Luna cammina e corre di nuovo portando con se i segni di quel terribile incidente.
Testata negativa alla Leishimaniosi, sarà affidata sverminata, vaccinata, microchippata e sterilizzata.
Se sei interessato ad adottarla, o ad offrirle stallo temporaneo, rispondi al questionario di adozione che trovi sul nostro sito, oppure contattaci!
Luglio 2025

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Trovatelli4000

Lei è Lunetta, una cagnolina di 2 anni e mezzo, pesa 13 kg ed è di taglia medio piccola. La sua storia racconta come abbia lottato con tutte le sue forze per sopravvivere. Maltrattata, e lasciata in strada ha sempre cercato di tornare da chi le continuava a fare del male, finchè un giorno è [......

Ecco la storia di Lunetta, una cagnolina che ha conosciuto l’oscurità più profonda e ha lottato con tutte le sue forze p...
03/07/2025

Ecco la storia di Lunetta, una cagnolina che ha conosciuto l’oscurità più profonda e ha lottato con tutte le sue forze per sopravvivere. Maltrattata, picchiata, abbandonata, ha sempre cercato di tornare da chi le aveva fatto del male, finchè un giorno dopo l'ennesimo abbandono è stata investita e ha subìto una frattura al bacino, considerata non operabile. Eppure, con tanta forza, cure e amore da parte dell'angelo che l'ha salvata, oggi Luna cammina e corre di nuovo, nonostante i segni di quel terribile incidente.
Ha solo 2 anni e mezzo, pesa 13 kg, ed è di taglia piccola/media.
Sarà affidata sverminata, vaccinata, microchippata, sterilizzata, ed è negativa alla Leishimaniosi.
E' dolce e affettuosa, soprattutto con i bambini. Con i suoi simili è socievole, ma odia i gatti.
Cerca una casa vera, un rifugio di cuore. Lunetta merita una seconda possibilità. Non lasciarla sola. Adottala, e regalale il calore di una famiglia che possa finalmente proteggerla.

🩺 Verrà affidata microchippata, vaccinata e sterilizzata.

📍 Si trova in provincia di Napoli ma è adottabile in tutta la Campania, nel centro e nord Italia, previo incontro pre-affido.

ℹ️ Se sei interessato ad adottarla rispondi al questionario di adozione che trovi sul nostro sito https://adozioni.altervista.org/adotta/
Per qualsiasi altra informazione, contattaci!
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🍀 𝐀𝐒𝐒𝐎𝐂𝐈𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐓𝐑𝐎𝐕𝐀𝐓𝐄𝐋𝐋𝐈𝟒𝟎𝟎𝟎 🐾
📞 Nunzia V. 3283023247
📞 Nunzia T. 3391680505
📞 Maria G. 3395256437
📧 E-mail: [email protected]
📧 Pec: [email protected]
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23/06/2025

Egregio Sindaco,

Sono profondamente turbato e indignato per l'avvelenamento di numerosi gatti di quartiere avvenuto a pochi metri dal mio palazzo, in Via Domenico Morelli N. 13, Casavatore. Questi innocenti animali, che vivevano pacificamente nelle nostre strade, erano amati e accuditi da molti di noi.

La scomparsa è stata repentina e crudele, e l'ipotesi dell'avvelenamento è ormai certa. Immaginare la sofferenza atroce che questi gattini avranno provato mentre lottavano per la loro vita è un pensiero insopportabile. La disperazione di chi li accudiva e li amava è palpabile.

Chiedo che vengano prese misure immediate per:

1. *Indagare sull'avvelenamento*: identificare i responsabili di questo gesto efferato e assicurare che vengano portati a giustizia.
2. *Proteggere i gatti rimasti*: garantire la sicurezza e il benessere degli animali che ancora vivono nel nostro territorio.
3. *Promuovere la cultura del rispetto per gli animali*: educare i cittadini sull'importanza di trattare gli animali con rispetto, compassione e umanità.

Spero che prenderà seriamente in considerazione la nostra preoccupazione e agirà per risolvere questa situazione.

Cordiali saluti,
De Stefano Anna Maria
Via Domenico Morelli N. 13, Casavatore

Indirizzo

Naples

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Siamo un gruppo di semplicissime persone impegnate nelle più disparate e comuni attività quotidiane; chi lavora, chi studia, chi cerca lavoro, chi è in pensione e chi ha una famiglia a cui badare. Vite lontane dunque, talvolta parallele, ma unite da uno scopo più importante di noi stesse: aiutare gli animali in difficoltà! Ed eccoci qui, attivissimi dal 2006, in diverse province di Napoli. Siamo un'Associazione protezionistica riconosciuta all'albo delle associazioni no-profit della regione Campania, e gestiamo tutto con serietà e soprattutto con tanto amore e passione. Ogni giorno ci impegnamo a raccogliere dalle strade cagnolini e gattini randagi, maltrattati, investiti, bisognosi. Ed al Sud Italia fenomeni di maltrattamento ed abbandono, nonostante la normativa vigente sull'obbligo del microchip e sulla procedura di sanzionamento per coloro i quali non la rispettano sono assai frequenti. Ebbene, salviamo gli esserini in dffficoltà, li curiamo sverminiamo, li vacciniamo, li trattiamo con antiparassitario, li microchippiamo, li sterilizziamo e poi cerchiamo di trovar loro famiglia in tutto il nord e centro Italia. Non siamo sovvenzionate da alcun ente o istituzione, e per questo motivo non siamo provviste di un rifugio dove accogliere animali. Questo purtroppo complica le cose perchè non riusciamo sempre a salvare tutti gli animali che vorremmo viste le attenzioni economiche di cui hanno bisogno, eppure con la collaborazione di chi ci chiede aiuto, di chi ci conosce e di chi vuol aiutarci, facciamo l’impossibile per aiutarne quanti più possibile. Ci avvaliamo dell'aiuto di una f***a rete di volontari presenti su tutto il territorio, che al momento di una richiesta di adozione effettueranno sulla famiglia richiedente, un controllo pre affido; ovvero, un incontro amichevole in cui ci si porrà come punto di riferimento per qualsiasi eventuale problema, dubbio o consiglio, spiegando inoltre l'impegno che comportera l'adottare un cagnolino/gattino e valutando tutti i punti a favore o a sfavore dell'adozione. Dopodiché, se l'esito risulterà positivo, il piccolo giungerà a destinazione attraverso dei viaggi (staffette) organizzati periodicamente, di norma nei fine settimana. Chiediamo inoltre di rimanere in contatto con le persone che adottano i nastri piccoli fortunati, con le quali in seguito sarà nostra premura avviare dei colloqui post-affido, per accertarci phe tutto vada per il verso giusto e che non sia subentrato arcun tipo problema. Al momento della consegna del cagnolino/gattino sarà necessario apporre una firma sul regolare modulo di adozione rilasciato dalla nostra associazione ed una anche sul modulo di passaggio dell'intestazione del microchip che verrà poi rilasciato all'asl di appartenenza (sarà quest'ultimo ad effettuare il passaggio di proprietà). Se si adottano dei cuccioli, l'adottante dovrà inviare un certificato di avvenuta sterilizzazione a tempo debito. Non saremmo sopravvissute a tutte queste crudeltà cui ogni giorno assistiamo, quasi come fossimo in un teatro di guerra, senza questa componente: l'affetto che nutriamo per questi esserini, molto spesso invisibili, e quello che ci spinge a non mollare la presa. Sono i loro occhi imploranti i loro gemiti, le loro richieste di carezze a fornirci la carica adeggata ad affrontare le avversità. Perché la loro intera esistenza dipende da noi. Tutto l’impegno economico che dedichiamo a questi piccoli sfortunati proviene dalle nostre tasche, e da quelle di coloro che vorranno aiutarci supportando le nostre battaglie per aiutare loro, i più indifesi. Tanti piccoli sforzi insieme possono consentire di raggiungere traguardi ugualmente importanti, questo fa la differenza per i tanti trovatelli senza padrone! Se volete aiutarci sostenendo la nostra attività in qualsiasi modo, contattateci! Abbiamo bisogno sempre di nuove persone che siano disposte a dedicare parte del loro tempo agli animali, non importa quanto. Loro vi saranno eternamente riconoscenti!