Aicast Imprese Italia-Sede Pianura Soccavo

Aicast Imprese Italia-Sede Pianura Soccavo Associazione datoriale di operatori commerciali e di imprenditori.

Associazione nata allo scopo di dare voce agli imprenditori e capace di offrire servizi validi a rendere meno onerosi i più semplici adempimenti obbligatori per le aziende.

Sfumato nella realtà ma non nel cuore, rimarrai mia dolce dimora🥰
08/05/2024

Sfumato nella realtà ma non nel cuore, rimarrai mia dolce dimora🥰

24/04/2024
05/03/2024

Su convocazione in Prefettura di Napoli della Commissione Parlamentare per le questioni Regionali, in missione a Napoli per svolgere un'indagine conoscitiva sulla determinazione e sull’attuazione dei LEP è intervenuto per Aicast Imprese Italia Giuseppe Bonavolontà. Il presidente Provinciale ha portato al tavolo la voce dei territori, che manifestano tutto lo spavento che si rileva non appena si tocca l’argomento autonomia differenziata, soprattutto per i danni che aggraveranno la condizione di ritardo del sud.



Giuseppe Bonavolontà

02/02/2024

🚧 RACCORDO PIANURA VOMERO 🚧

Domani 3/2/24 chiusura del Raccordo perimetrale Pianura Vomero dalle 8:00 alle 14:00 per intervento di pulizia e rimozione della vegetazione spontanea infestante da eseguire congiuntamente da Napoli Servizi e Asia Napoli.

La chiusura interesserà i seguenti ingressi:

🔴 Rampa di ingresso da via Montagna Spaccata, in direzione Vomero;

🔴 Rampa di ingresso da via Vicinale Cupa Cintia, in direzione Vomero;

02/02/2024

Importante segnalazione di un nostro lettore

08/01/2023

A tutti gli associati auguri da AICAST -IMPRESE ITALIA per un 2023 in crescendo!

26/11/2022

L'associazione datoriale AICAST -IMPRESE ITALIA è vicina agli abitanti dell'isola di Ischia e agli imprenditori in difficoltà.

13/11/2022

Non bisogna mai abbassare la guardia!

06/10/2022

A.I.C.A.S.T è vicina a tutti i comparti industriali, produttivi e commerciali per il caro bollette.

30/05/2022

Comunicato stampa-ultimo giorno per iscriversi al corso:
“IMPRENDITRICI 8.0”
Cultura d’Impresa: un corso gratuito per imprenditrici o aspiranti tali
Otto giornate: 8-10-14-17-20-22-24-29 giugno 2022 Un'iniziativa del Comitato Imprenditoria Femminile della
CAMERA di COMMERCIO di Napoli
Per otto giorni, il tra l’8 e il 29 giugno 2022, il Comitato per l'Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Napoli organizza e promuove un percorso formativo rivolto alle donne aspiranti imprenditrici, ponendo maggiorente attenzione alle donne vittime di violenza economica che vogliono rendersi autonome attraverso il proprio lavoro; donne “fragili in qualità di ex detenute che vogliono reinserirsi nella società anche mediante una attività imprenditoriale; donne straniere che necessitano di supporto formativo della cultura imprenditoriale italiana.
Il corso, che si svolgerà non in presenza ma mediante collegamento Web, è totalmente gratuito per le partecipanti e si rivolge al complessivo mondo dell’ avviamento di impresa di prossimità, (piccoli commercianti, professionisti e agenti di commercio) e all’avvio di microimprese a conduzione femminile. «Il comitato realizza azioni mirate a sostegno di questa importante categoria - ha dichiarato Stefania Brancaccio, presidente C.I.F. Napoli presentando l’iniziativa già in occasione della ricorrenza dell’ 8 Marzo- finalizzata ad assicurare le conoscenze che siano di facile comprensione e pratica applicazione all’avvio di un’impresa.
Nello specifico si tratta di un corso di “informazione e formazione” dal titolo Imprenditrici 8.0, che ribadisce la centralità della cultura d’impresa che si accompagna anche mediante scelte di strumenti finanziari adeguati per competere e vincere nel futuro degli affari e dunque, avere consapevolezza delle nuove opportunità anche di carattere finanziario che governano il mondo del micro e medie imprese locali. Per partecipare sarà necessario registrarsi entro il 30 maggio 2022 inviando una mail al seguente indirizzo: [email protected]

26/04/2022

La primavera è iniziata e tra poco, le attività di ristorazione inizieranno, finalmente, a lavorare a pieno regime.
Come ogni estate, covid permettendo, sicuramente qualche ristoratore organizzerà serate dedicate al Sushi, ignorando,
forse, il pericolo Anisakis, sempre in agguato. un pericolo che non deve essere mai sottovalutato.
Cosa è l’Anisakis. L’Anisakis è un parassita che si presenta come larve di vermi localizzate nell’intestino e negli
organi interni di vari tipi di pesci. E’ da evidenziare che la cottura uccide sia i vermi che larve e uova.
Tra le specie di pesce più soggette a rischio troviamo alici, pesci azzurri, sgombri, aringhe, pesci spatola, merluzzi,
triglie, spigole, i tonni, acciughe, naselli e molti altri ancora.
In caso di mancata eviscerazione il verme si sposta nel tessuto muscolare viene ingerito dall’uomo durante il consumo.
Una volta entrato nel corpo del consumatore il verme si va ad insediare nell’intestino e nello stomaco. La presenza di
anisakis nell’uomo causa sintomi come dolori addominali, diarrea, vomito e nausea. Nei casi più gravi si possono
verificare anche la perforazione delle pareti di stomaco e intestino, ulcerazioni e anche esiti mortali. Al momento
dell’ingestione di pesce infestato da anisakis, il primo fra i sintomi può essere una sorta di prurito alla gola.
Le precauzioni che devono essere adottate per il pesce crudo.La conservazione e la lavorazione del pesce crudo
richiedono preventivamente un processo di abbattimento, ovvero di trattamento termico con il quale si abbassa
rapidamente la temperatura di un alimento. Questo processo è in grado di uccidere l’anisakis. E’ da evidenziare che
questo trattamento può essere effettuato solo tramite attrezzatura adeguata. Non può essere usato né il freezer di casa
né il congelatore.
L’attrezzatura che rende possibile questo processo è l’abbattitore. Nel caso del pesce da consumare crudo, l’abbattitore
deve fare in modo che si raggiunga velocemente la temperatura di -20°C al cuore del prodotto: in circa 90 minuti la
temperatura interna dell’alimento scende a 3°, l’ideale per la corretta conservazione. Tale temperatura deve rimanere
costante all’interno dell’abbattitore per almeno 24 ore. Le norme in vigore prevedono che le attività che
somministrano pesce crudo lo conservino almeno a temperatura inferiore di -20 gradi per almeno 24 ore. In alternativa
è possibile conservare il pesce crudo -35°C per almeno 15 ore se si è in possesso dell’attrezzatura adatta. E’ da
evidenziare che la norma non prevede per le aziende il possesso dell’abbattitore ma è la procedura igienica a
richiederlo.
In pratica le attività di ristorazione che vogliono somministrare pesce crudo hanno due possibilità:
1) Avere un abbattitore
2) Acquistare pesce crudo già abbattuto presso ditte specializzate
In entrambi i casi la somministrazione di questi alimenti deve essere controllata internamente dal personale
dell’azienda e tramite le schede di autocontrollo, secondo quanto stabilito dai protocolli del proprio Manuale di
autocontrollo HACCP aziendale. In sintesi, in casi di sopralluogo, vuìiene chiesto di poter visionate le schede HACCP
inerenti il pesce crudo per il controllo delle date e lotti. Laddove venisse riscontrata qualche inadempienza, ai sensi
dell’articolo 2, comma 12 del D.Lgs. 27/2021, “Il personale e le forze di polizia afferenti ad altre istituzioni che,
nell’ambito dello svolgimento dei controlli condotti per la propria attività istituzionale, sospettino la presenza di non
conformità nei settori di cui al comma 1, ne danno tempestiva segnalazione alle Autorità competenti”. in questo caso il
servizio veterinario, richiedendo un sopralluogo.
Napoli lì, 23 aprile 2022

14/04/2022

Multa per i pagamenti elettronici negati
L’obbligo di Pos per esercenti e professionisti esiste dal 2013 ma la multa agli inadempienti doveva
diventare operativa dal 1° gennaio 2023 (come deciso dal Parlamento col primo decreto Pnrr
approvato lo scorso dicembre): con il decreto che è giunto sul tavolo del Consiglio dei ministri la
data sarà anticipata al 30 giugno 2022. La sanzione sarà di 30 euro, aumentata del 4% del valore
della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento. Un esempio: per un
pagamento negato con carta elettronica da 25 euro, l’esercente dovrà pagare una multa di 31 euro.

Sempre su questo fronte il Fisco chiederà l’invio obbligatorio di tutti le transazioni avvenute con
moneta digitale. In questo modo si punta stanare l’evasione più difficile, ossia quella realizzata
senza l’emissione di scontrini, fatture e ricevute. E in non pochi casi con il consenso tra chi compra
o usufruisce di un servizio e chi lo effettua o vende.

Indirizzo

Naples

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