02/07/2025
🐾STORIE DI TUTTI I GIORNI
LOMBARDIA (BASSA LOMELLINA) - Randagismo, irresponsabilità e gattini (e candidati adottanti) abbandonati al LORO DESTINO.
Nella Bassa Lomellina, una signora comincia a nutrire una gatta randagia. La gatta, non sterilizzata, rimane ovviamente incinta. E dove va a partorire? Nel suo giardino, dove ormai si sente al sicuro, perché è lì che riceve regolarmente cibo.
Trascorsi due mesi, i gattini crescono e la signora inizia a proporli in adozione a conoscenti sparsi per tutto il Nord Italia.
Ma alla domanda (legittima) degli interessati «sono testati? Sverminati? Microchippati? Hanno fatto visita veterinaria?» la risposta è sempre la stessa:
“Eh ma io non ho tutti questi soldi per farvi queste garanzie… anzi, se li volete, ve li venite a prendere voi!”
Questo atteggiamento, oltre a essere incivile, è illegale, ed è purtroppo molto diffuso.
⚖️ COSA PREVEDE LA LEGGE
1. I gatti randagi sono considerati “patrimonio indisponibile dello Stato” e, in Lombardia, appartengono al Comune. Chi dà loro cibo non ne diventa automaticamente proprietario, ma assume una responsabilità morale (e in alcuni casi materiale).
2. Secondo la Legge Regionale 33/2009 e la Legge nazionale 281/1991, è possibile:
- Segnalare la gatta all’ATS veterinaria per riconoscerla come “gatto libero”;
- Ottenere la STERILIZZAZIONE GRATUITA da parte dei servizi veterinari pubblici o tramite associazioni convenzionate;
- Far intervenire il Comune per prevenire ulteriore randagismo.
3. In Lombardia, inoltre, la microchippatura è OBBLIGATORIA anche per i gatti che vivono all’interno di colonie feline. Un gatto dato in adozione deve essere identificato e registrato.
🟥 CHE ERRORI COMMETTE LA SIGNORA?
- Fa proliferare il randagismo (una gatta può partorire fino a 3 volte l’anno) generando decine di cuccioli in pochi mesi.
- Scarica sugli altri le proprie mancanze, cercando adottanti senza dare le minime garanzie sanitarie.
- Espone i cuccioli a rischi enormi, poiché non testati per FIV/FELV, non sverminati e non visitati da un veterinario.
- Viola norme sanitarie e leggi sulla tutela animale, mettendo a rischio anche i futuri adottanti e le loro famiglie.
✅ COSA DOVREBBE FARE?
1. Segnalare la gatta all’ATS di Pavia, chiedendo la sterilizzazione gratuita.
2. Coinvolgere una associazione animalista locale per gestire in modo corretto lo svezzamento e le adozioni.
3. Non proporre adozioni senza profilassi sanitaria e controlli pre-affido.
☑️ DARE CIBO A UN RANDAGIO NON BASTA
In un territorio come la Bassa Lomellina, già segnato da un grave squilibrio tra animali presenti e strutture disponibili, chi non si assume le proprie responsabilità è parte del problema.
Non si tratta di soldi. Si tratta di coscienza, rispetto della legge e senso civico.