26/07/2025
Il Messico ha creato plastica dal cactus — e scompare come una foglia nella terra
In un piccolo laboratorio a Guadalajara, circondata da piante grasse e dal profumo pungente del nopal verde, l’ingegnera chimica messicana Sandra Pascoe Ortiz ha realizzato qualcosa che potrebbe riscrivere il futuro degli imballaggi.
Ha creato plastica — non dal petrolio, ma dal succo di cactus. E quando viene gettata nel terreno, sparisce come una foglia caduta sotto la pioggia.
L’ingrediente chiave? Il comune fico d’India, chiamato “nopal” in Messico — una pianta così abbondante da trovarsi in giardini, campi, e persino nei piatti.
La scoperta di Ortiz consiste nell’estrarre il succo viscoso e appiccicoso dalle sue spesse pale verdi e trasformarlo in una pellicola polimerica che imita la flessibilità e la resistenza della plastica — ma senza tossine né costi ambientali.
Ciò che rende unica questa plastica di cactus non è solo il fatto di essere vegetale, ma la velocità con cui scompare: nel normale terreno da giardino si biodegrada in appena 2-3 mesi.
In acqua, si dissolve in meno di una settimana. Niente microplastiche. Niente residui. Niente secoli in discarica.
È anche commestibile e atossica, quindi sicura per la fauna selvatica e marina — un fattore cruciale su un pianeta sommerso dai rifiuti di plastica.
Ancora più sorprendente, il processo non danneggia il cactus: si tagliano solo le pale mature, permettendo alla pianta di rigenerarsi naturalmente.
Il succo viene poi miscelato con glicerina, cere naturali e proteine, versato negli stampi e lasciato asciugare — senza sostanze chimiche sintetiche, né rifiuti industriali. È a basso consumo energetico, economico e perfettamente adatto al clima arido messicano.
Oggi, la plastica di cactus di Ortiz è in fase di prototipazione per borse, imballaggi e persino involucri commestibili.
Nei mercati rurali e nelle cittadine costiere dove l’inquinamento da plastica sta devastando gli ecosistemi, il cactus potrebbe diventare più di una coltura — potrebbe rappresentare il futuro del design circolare.
I deserti del Messico potrebbero averci appena offerto la soluzione a una crisi globale — una pala verde alla volta.