10/08/2025
O CON ENCI O CON I CANI
PERCHÈ OGGI PIÙ CHE MAI È IMPORTANTE CAPIRE DA CHE PARTE STARE
Ieri si è svolta in Toscana un'iniziativa promossa da Legambiente nazionale dal titolo "Animali in Città" tra i cui scopi, come riportato nella locandina, vi era il "dispiegare il protagonismo delle professionalità impegnate nella tutela e nella salvaguardia della salute umana, animale e ambientale". Un evento che prevedeva, oltre ad alcuni rappresentanti del mondo animalista, anche la presenza di Dino Muto, presidente di ENCI, citata addirittura tra gli sponsor principali.
Enci dunque rappresenterebbe "le professionalità impegnate nella tutela e nella salvaguardia della salute animale"?
La cosa ci pare a dir poco incredibile.
Appena ricevuta la notizia dell'evento nel tardo pomeriggio ci siamo mobilitati per segnalare la spiacevole compresenza animalisti/sfruttatori alla mailing list della campagna NOPLP e via social. A nostro avviso si è trattato di un'occasione da non perdere per iniziare a capire chi sta dalla parte dei cani e chi con commercianti, addestratori e allevatori.
Ricordiamo infatti che ENCI è un ente zootecnico a carattere tecnico-ecomomico che si occupa da statuto del "miglioramento e della diffusione delle razze canine riconosciute pure". Un ente dunque che nulla ha a che fare col benessere animale.
Se aspettarsi un posizionamento con e a favore dei cani era già lecito prima del PLP 4, riteniamo che oggi più che mai diventi essenziale e che sia intollerabile che avvengano iniziative congiunte tra chi è dalla parte degli animali e chi li sfrutta, dove chi commercia cani fa bella mostra di sé, presentandosi come "professionista impegnato" mentre in altre sedi si adopera per far approvare una legge, la PLP 4 appunto, che non solo è altamente discriminatoria verso i cani non dotati di pedigree, ma che, se passasse in Parlamento, è destinata a dare il colpo di grazia ai canili che già oggi versano in estreme difficoltà.
Riteniamo inaccettabile che chi dovrebbe andare in direzione decisa e contraria semplicemente assista divenendo complice, o dichiari che coglierà l'occasione per confrontarsi, senza nei fatti prendere una chiara posizione contro il PLP4.
Confrontarsi con i lucratori (che - come ENCI - sono ben consapevoli di esserlo) è sempre e comunque una perdita di tempo. E lo è soprattutto quando un provvedimento legge violento e razzista come il PLP4, ideato, promosso e sostenuto proprio da ENCI (con il supporto della Lega) è in procinto di diventare legge.
Non è certo il momento di tentare improbabili vie di mediazione, per giunta nell'intimità dei propri scambi personali, evitando di prendere posizione pubblicamente.
Il "provvedimento legge Enci" riguarda tutti. E dunque gli Uffici Diritti Animali (UDA) in primis, sportelli finanziati con soldi pubblici a disposizione dei cittadini, dovrebbero prendere una posizione critica in merito a un progetto di legge che avrà effetti devastanti.
La nostra è una richiesta di collaborazione che viene dalla presa di consapevolezza della gravità della situazione.
Un grido di allarme che estendiamo a tutti affinché si diffonda la convinzione più che mai di quanto ENCI nuoccia gravemente ai tutti i cani (di razza e non).
Solo unendoci in un chiaro e determinato disappunto possiamo fare pressione per bloccare questa infausta proposta anti-cani.
ENCI ha gettato la maschera.
Noi tutti dobbiamo agire!
Da più Comuni e Regioni emergono voci favorevoli alla PLP4. Se le istituzioni locali si uniscono nella vergogna e nell'ignoranza assoluta dell'annosa tematica "cani e società", anche noi che "viviamo di cani in difficoltà" dobbiamo essere compatti per portare la nostra diversa visione di solidarietà.
La colonizzazione del settore da parte di Enci non solo è un attacco ai cani che poggia su premesse cinofile razziste: è un attacco a tutto il mondo del volontariato e a tutte quelle realtà (canili e associazioni) che cercano con tutte le forze di far fronte a problemi sempre più insostenibili.
La campagna NOPLP nasce con l'intento di essere plurale, chiara e determinata allo stesso tempo.
I punti che individuiamo e proponiamo sono semplici e precisi, nonché sostenuti da ampie e approfondite esperienze ed argomentazioni.
1)- la presunta superiorità genetica dei cani di razza con pedigree affermata da Enci è assurda e del tutto non confacente alla realtà
2)- il CAE1 è un metodo di valutazione dei cani indegno, legato ad una visione del cane retrograda, strumentale, violenta, escludente e performativa, tesa ad annullare la soggettività del cane e a standardizzare il comportamento secondo canoni umani del tutto autoriferiti
Non neghiamo che esistano dei seri problemi di convivenza fra (alcune tipologie di) cani e persone o altri animali, ma additiamo i produttori/selezionatori/commercianti di cani come i veri responsabili del problema.
È in merito al loro operato che è necessario intervenire!
Ed è inaccettabile che, al contrario, siano loro e un manipolo di politici consenzienti a imporre alla comunità una norma che consegna milioni di cani e persone ad un ente lucratore.
Non solo ENCI guadagna dalle vendite di cani con pedigree, ora farà business anche imponendo alla collettività un test di cui è titolare unico.
Il governo ha deciso di affidare i nostri cani ad un ente privato, escludendo chi se ne prende davvero cura creando un pericolosissimo precedente che non deve assolutamente passare!
Aiutiamoci a far circolare a tutti i gruppi e alle associazioni che si battono per la liberazione animale il messaggio: nessuno spazio all'ambiguità, oggi più che mai.
O con Enci o con i cani!
Intendiamo lanciare un'informativa di sensibilizzazione sulla questione PLP 4 a più contatti possibili.
Per la riuscita dell'operazione è importate che lo faccia anche personalmente ognuno di noi.
Vi chiediamo di mobilitarvi per informare di cosa sta succendendo insieme a noi.
Per chi non volesse scrivere autonomamente la sua mail, proponiamo quella che sarà la missiva che la campagna farà circolare.
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La campagna NoPLP è nata per fermare il provvedimento legge della Regione Lombardia che istituirebbe, una volta diventato norma, l'obbligo di patentino per cani meticci incrociati con le 26 razze definite "potenzialmente pericolose" (mentre restano esenti i cani con pedigree delle stesse razze).
Il patentino verrebbe rilasciato solo al superamento del test CAE1, fondato sui violenti principi dell'obbedienza assoluta.
I principali responsabili di questo scempio sono l'ENCI e il partito della LEGA.
Con questa comunicazione intendiamo sensibilizzare coloro che sono dalla parte degli animali (singoli, gruppi e associazioni), mettendoci a disposizione per la costruzione di iniziative di protesta future.
Chiediamo di non partecipare ad eventi in cui sono presenti allevatori, commercianti, addestratori di cani e razzisti di vario genere, se non portando in tali eventi una voce forte e contraria al PLP4 in quanto provvedimento violento e discriminatorio.
Per aderire alla nostra campagna e alla mailing list NoPLP è possibile inviare una mail all'indirizzo: [email protected]
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Diffondiamo questo mesaggio.
Uniamoci per vincere questa lotta!
Per i cani.