21/02/2025
Visto che ogni tot mesi spuntano post che invitano gli Espositori di Expo licenziate dalla WCF ad unirsi per la “passione comune” ed andare contro le Associazioni WCF Italiane riconosciute dal Masaf che non riconoscono i certificati ottenuti nelle sopracitate Associazioni, facciamo a capirci:
Questa qui sotto è la trascrizione di parte della risposta ricevuta dalla Presidente della WCF, l’anno scorso, sulla dibattuta questione riconoscimento certificati e pedigree emessi da Associazioni Italiane WCF non riconosciuse dal MASAF (ometto per brevità, la parte dove invità i Club a mettersi in regola):
“Cari soci italiani, vorremmo sottolineare che i club devono ovviamente rispettare le leggi in vigore nel vostro Paese. L'appartenenza alla WCF non li esenta dalle leggi nazionali.
Ci è stato ripetutamente fatto notare che in Italia è necessario seguire una procedura di registrazione per poter creare pedigree validi e organizzare esposizioni.
In caso contrario, i pedigree o i titoli ottenuti non saranno validi per gli allevatori e gli espositori interessati.
I pedigree dichiarati non validi da un Paese non possono essere validi nella WCF.
Si prega di chiedere aiuto a un avvocato per risolvere questa questione, poiché al momento si corre il rischio di vedersi vietare la creazione di alberi genealogici e di organizzare esposizioni.
Pertanto, chiediamo ai club interessati di registrarsi per legge, come richiesto, o di non creare alberi genealogici da soli.
…..omissis …
Cordiali saluti
Anneliese Hackmann
-Präsidentin-
World Cat Federation e.V."
Importa moltissimo che i club organizzatori delle expo siano regolarmente riconosciuti dal Ministero, come sottolineato anche dalla presidente del WCF sig.ra Hackman nella sopra citata comunicazione.
I club Italiani WCF riconosciuti dalla WCF non possono essere in alcun modo costretti a contravvenire alle norme nazionali vigenti, registrando certificati che provengono da club non riconosciuti.
Siamo al paradosso che chi è in regola si trovi, ormai continuamente, a doversi giustificare.
Il buonismo della passione in comune si scontra con la realtà dei fatti di chi, da un lato, ha impegnato tutte le proprie energie per essere in regola, al solo scopo di tutelare i propri soci allevatori, e chi, dall'altro, pensa di poter essere al di sopra della Legislazione Italiana.
I fatti sono fatti, ribaditi dalla normativa e dalla presidente del WCF.
Non sappiamo più come dirlo.
Ognuno faccia le proprie scelte, noi la nostra l'abbiamo fatta, per la nostra coscienza e per la tutela dei nostri allevatori.
E per questo non dobbiamo certo scusarci.
Quindi ognuno è libero di andare dove gli pare.. ma per favore.. finiamola di attaccare chi è in regola con la normativa.
E visto che abbiamo pubblicato in passato anche post, sicuramente noiosi, ove è riportata la normativa e i percorsi fatti da tutte le Associazioni che ora sono in regola a abbiamo anche pubblicato i pareri pervenuti dal Ministero dell’Agricoltura.
Io sto ancora aspettando il parere che le Associazioni non riconosciute hanno richiesto al Ministero che le autorizzerebbe ad operare in spregio alla normativa.
Grazie.