06/03/2025
Un cucciolo non è un elettrodomestico.
Non ha ritmi di precisa durata.
Non lo puoi accendere e spegnere.
Non lo devi scaricare.
Il cucciolo è un essere in crescita...con una mente!
È un mammifero, canide, Canis familiaris, figlio di, proprio lui con quel nome lì, di quell'età lì, con una mente.
Che casino! O magari no!
Forse se usciamo dai dogmi potrebbe essere più facile?
Se non lo pensiamo più come una lavatrice, dovrebbe scomparire immediatamente l'idea che debba sempre muoversi, ruotare, turbinare, fare.
Il suo bisogno principale non sarà più "deve stancarsi".
Stare bene e stare bene assieme non è esprimere sempre il massimo di energia.
E spegnersi non è sempre aver tratto qualcosa di buono dalla giornata.
Cerchiamo di stare a fianco al cucciolo nella scoperta del mondo e di sé stesso, di offrirgli esperienze che al loro interno permettono anche di rilassarsi, anche di poter fluttuare emotivamente (quest'ultima è una delle cose più complesse nella crescita di chiunque), e possibilmente non infiliamoci con lui in una routine caotica e iperdinamica, dove lo alleniamo forse perfettamente sul piano della resistenza atletica, ma molto poco sulla competenza emotiva.
Anche se lavoriamo tanto, anche se abbiamo solo poche ore per stare con lui, cerchiamo di non viverle sempre sotto il segno del muoversi il più possibile: certo muoversi è importante, certo giocare è sacrosanto, ma correre come dei disperati senza mai rallentare assieme a comprendere il mondo che sta sullo sfondo, ci farà perdere la parte più profonda di quella che può essere la nostra relazione e del contributo che possiamo dare per farlo crescere nella maniera più equilibrata possibile.