01/08/2023
Vivere con un cane vuol dire vivere con il suo mondo emotivo e per non finire dentro una spirale di problemi spesso ci chiediamo come possiamo aiutarlo a gestire meglio le sue emozioni.
Il nostro migliore alleato bisogna imparare che è il tempo. Prendere tempo, e non aver urgenza di fare qualcosa, aiuta il soggetto a lasciar defluire l’onda emotiva. Il tempo aiuterà il proprietario a comprendere cosa abbia scatenato l’attivazione emotiva, questo gli permetterà non son solo di contestualizzare ma anche di riconoscere quale emozione o complesso emotivo sta invadendo il cane dandogli un nome. Anche se ci troviamo con un cane invaso da un picco emotivo riferito a emozioni piacevoli potrebbe trovarsi nel difficile compito di contenerle. Anche in questo caso il tempo aiuterà il soggetto ad assaporarle, aumentandone i benefici e da un punto di vista relazionale integrandole di significati grazie alla condivisione. Ciò che da proprietari non dovremmo mai fare è quello di inibire le emozioni del cane ma lasciare che possano essere espresse favorendo la più funzionale espressione in relazione al contesto fisico e relazionale. Non si dovrebbe mai cercare di inibire le emozioni di un soggetto perché questo atteggiamento tende a ledere la sua autostima a causa della mortificazione che gli viene causata. Individui insicuri, spaventati dalle reazioni che i Conviventi Umani potrebbero avere nei loro confronti, non è altro che il sostentamento dello stress e della dis-regolazione emozionale, nonché dei disturbi ansiosi legati alla relazione.
Invece che inibire il cane, ancor prima di chiedere aiuto a un professionista del settore, dovremmo maggiormente prenderci cura dei bisogni primari dei cani in termini di attività fisica regolare compatibile con la fisicità e le esperienze del soggetto, una vita sociale adeguata alle esigenze del soggetto, un’alimentazione sana, bilanciata e gradita.
Dott.ssa Federica Manunta