26/10/2025
𝗣𝗘𝗥𝗖𝗛𝗘' 𝗣𝗔𝗦𝗦𝗔𝗥𝗘 𝗖𝗢𝗡𝗖𝗘𝗧𝗧𝗜 𝗦𝗧𝗥𝗔-𝗡𝗢𝗧𝗜 𝗖𝗢𝗠𝗘 𝗥𝗜𝗩𝗢𝗟𝗨𝗭𝗜𝗢𝗡𝗔𝗥𝗜𝗘 𝗡𝗢𝗩𝗜𝗧𝗔'?
Bazzicando su Facebook mi capita nel feed il post che allego come immagine, pubblicato sulla pagina ThinkDog.
E mi sorge spontaneo pensare "toh, hanno scoperto l'acqua calda".
Perchè per ca**tà, ben vengano gli studi, ma... di fatto ci viene detta una cosa che già sappiamo tutti in cinofilia e che non è certo solo Angelo Vaira a "dire da decenni": i primi mesi sono fondamentali per la "formazione caratteriale" del cane.
Scommetto che, qualsiasi "parrocchia "cinofila seguiate, è una cosa che avete sentito dire, perchè dal più bruttoecattivo al più gentileebuono è uno dei concetti su cui c'è un accordo praticamente unanime: penso che praticaemente nessuno abbia mai parlato di un cane semplicemente "nato aggressivo, di natura cattiva o incontrollabile" (quantomeno, nessuno di serio: al giorno d'oggi ci sono talmente tante campane che probabilmente qualcuno vi dice anche che il cane fa Miao).
Si parla, quello sì, di cani di difficile gestione, perchè - ma anche questo è lapalissiano e non è che servisse uno studio a dircelo - a parità di errori (o non errori), "su chi" vengono fatti cambia le carte in tavola: esistono cani che saranno comunque eterni bonaccioni anche in mano al più pasticcione dei proprietari, così come ci sono cani pronti a prendersi il braccio se gli concediamo un dito e con cui quindi bisogna essere molto più attenti per non cacciarsi nei guai.
Trovo però assurdo far sembrare questo studio qualcosa di "nuovo" o che venisse detto solo da Thinkdog... quando è un concetto che praticamente qualsiasi cinofilo spiega da decenni!
E viene spiegato da decenni anche perchè che sia vero la scienza CE LO DICEVA GIA', sia perchè sono aspetti basati sull'osservazione dei cani già agli albori dell'etologia canina, ma che negli anni è stato spesso tema di studio, a volte proprio come tema centrale (è del 2002 lo studio "Relationship between aggressive and avoidance behaviour by dogs and their experience in the first six months of life", che sì, praticamente diceva le stesse cose di questo nuovo studio) o come "tema collaterale", ad esempio è del 2021 "Aggressive behaviour is affected by demographic, environmental and behavioural factors in purebred dogs", che per quanto più focalizzato sui comportamenti aggressivi e non trattante "solo" l'aspetto delle esperienze giovanili trae conclusioni affini in diversi punti.
Possiamo insomma tutt'al più parlare di una (ennesima) conferma di quanto sia fondamentale la socializzazione e in generale l'educazione che il cane riceve nelle prime settimane di vita... pur prendendo magari con qualche perplessità questo specifico studio che è basato sui sondaggi (e per quanto il C-BARQ possa essere accreditato a livello scientifico, interrogare il proprietario del cane fa sempre cascare nel problema della "parzialità" dato che... ogni scarrafone è bell'a mamma soja).
Nulla contro lo studio, eh: è interessante, anche se potrebbe essere discutibile aver "separato" paura e aggressività (che invece molto spesso vanno a braccetto), mi trova pure d'accordo quasi su tutta la linea perchè corrisponde a quanto anche noi diciamo da decenni e quindi "discuterlo" sarebbe quantomeno darci la zappa sui piedi :D... però accoglierlo come una rivelazione o una "smentita" a qualcosa che in realtà praticamente nessuno dice, ovvero che "il cane sia fatto così e non ci si possa fare nulla", non mi sembra proprio correttissimo.
Una corretta informazione e una corretta cultura cinofila dovrebbero passare anche da un certo equilibrio, e magari anche dal dire "toh, un altro studio scientifico conferma quello che già dicevano cinofili ed etologi 80 anni fa, vuoi vedere che forse tanto fessi non erano...", ma poco si concilierebbe con l'immagine del "prima di noi erano tutti ignorantoni che menavano i cani" che a molti piace raccontare.