01/10/2025
A distanza di qualche giorno da questo workshop, finalmente due parole anche da parte mia.
La visione di AIECI - Associazione Istruttori Educatori Cinofili Italiani è una visione che abbraccio a pieno, anche se non sempre è facile lavorare per portarla avanti.
La è un progetto di lungo periodo che piano piano sta iniziando ad avere i suoi frutti, nonostante sacche di resistenza legate a ignoranza, nel senso etimologico del termine, e interessi politici.
Mettere in rete tutti gli attori di sistema è faticosissimo, ma necessario. Non sempre è facile comprendere l'importanza della presenza di istituzioni e politica, che sono spesso sorde ai bisogni dei cani. Eppure sarà attraverso questo dialogo che potremo fare davvero la differenza non per un solo cane, ma per tutti i cani maltrattati, abusati, rinchiusi nei canili.
Io sono orgogliosa di aver potuto presentare il lavoro di un Gruppo che con spirito di servizio e dedizione ha investito tempo, risorse e competenze in una tematica importantissima come quella dei canili. Io sono solo la portavoce, il merito è loro.
Grazie alle persone con cui ho condiviso questi due giorni, con una chiacchiera, un caffè e anche un confronto professionale e rispettoso. In questi tempi bui sentirsi parte di un gruppo è importantissimo e stimolante.
Grazie quindi in ordine sparso e sicuramente in una lista non esaustiva a Sabrina Carbone e alle meravigliose donne della sezione impegnate nell'organizzazione. A Alessia Gargani Andrea Berti Giusy Dangelo
e a tutti i meravigliosi relatori per i loro contributi. A Eliana Devecchi e tutta la rappresentanza del mondo dei rifugi e canili, per il contributo e il lavoro straordinario che fanno, tutti i giorni. Al gruppo della Toscana e alla Presidente, per la sua forza e il suo impegno impagabile.
E un grazie particolare a Claire Chiaruzzi la mia compagna di stanza e di viaggio, a Lucia Cadamuro e Christian di .it per il supporto, il sostegno e le risate, a Silvia Amato che passa da un registro goliardico ad uno professionale con una facilità sorprendente, a Cinzia Barillaro perché illumina sempre tutto un pò di più.
E ora bisogna ripartire.