
07/08/2025
In questi mesi di silenzio mediatico e di letargo associativo il tempo scorre lento, la terra si riposa e noi ci ritroviamo perdendoci.
L’assenza di rumore, la frugale presenza umana, l’inerbimento lasciato sfogare, ha permesso al selvatico di farsi avanti, prendere spazio, farsi notare anche dai pochi abitanti presenti.
Ci sono stati terremoti personali che hanno scosso la comunità, momenti difficili da affrontare, energie da concentrare e conservare. Tutto passa, tutto si trasforma.
Ci stiamo rinnovando come individue e come progetto, compostando i 10 anni intensi vissuti su questa terra.
Come i letti di un orto messi a riposo, alla fine di questa pausa, avremo di nuovo un terreno fresco, giovane, fertile da seminare con nuove idee, sogni, progetti.
Ma per ora, ci godiamo un altro po’ di silenzio.
Un abbraccio da tutte noi.