Libera Accademia Interdisciplinare Cinofila Italiana

Libera Accademia Interdisciplinare Cinofila Italiana LAICI promuove una cinofilia secondo un modello interdisciplinare Istruzione

25/09/2025

I cani con difficoltà comportamentali non riescono ad avere una vita di alta qualità e con loro anche le famiglie con cui convivono. Sarebbe bello poter mettere al riparo dalle vulnerabilità comportamentali i nostri cani garantendo una vita ricca e bella . Forse è vero il contrario, con un cane sano dal punto di vista psichico gli si può offrire una vita ricca e bella , guardandosi e chiedendosi: “ cosa facciamo oggi?”
Questo tipo di interrogativo con i cani in difficoltà è spesso impossibile da porsi perché con loro la vita ha spesso routine ripetitive e si fanno le poche cose che si riescono a fare e si frequentano i pochi luoghi che si riesce e la vita sociale a volte è ridotta alla sola famiglia.
Bisognerebbe smettere di offrire come soluzione/terapia il mito della vita libera e appagante perché questi cani non possono proprio godere della libertà e dell’appagamento, questi sono invece gli obiettivi a cui puntare non il punto di partenza.
Dott.ssa Federica Manunta

L'aiuto di cui un cane ha bisogno... Puó essere complicato identificarlo o avere opinioni unanimi in merito. Spesso ci s...
24/09/2025

L'aiuto di cui un cane ha bisogno... Puó essere complicato identificarlo o avere opinioni unanimi in merito. Spesso ci si divide fra due poli: chi dice di assecondarlo o chi dice di costringerlo. Facciamo un esempio: se un cane minaccia tutte le persone che incontra in passeggiata: abbaiando, ringhiando, pizzicando, di quale aiuto può avere bisogno? Per alcuni l'aiuto di cui necessita è di essere compreso e tenuto protetto a distanza da ciò che lo preoccupa. L’aiuto in questo caso è la non esposizione o al massimo un’esposizione molto blanda e diluita .

Per altri l'aiuto di cui necessita è di essere costretto a stare tra le persone inibendo il comportamento problematico. In questo caso l’aiuto è di esposizione al problema.
Io penso che sia imprescindibile la comprensione di ciò che accade al cane e quali emozioni siano sottostanti a un comportamento così disfunzionale. Una volta compreso questo aspetto, il primo aiuto sarà di regolazione emozionale, affinché possa sentire le proprie emozioni , anche spiacevoli, ad una intensità adeguata senza che queste lo invadano.

Successivamente l'aiuto sarà di tipo rappresentazionale: “le persone non mi minacciano e non c'è bisogno di tenerle tanto a distanza”. Soprattutto questo tipo di aiuto sarà fornito grazie alla relazione familiare. “Comprendo questi nuovi aspetti sulle persone estranee grazie al supporto della mia famiglia”.
È importante dare il giusto aiuto perché un cane possa essere in grado di superare le proprie vulnerabilità e godersi la vita che si merita.
Dott.ssa Federica Manunta

In un periodo storico nel quale la formazione è frammentata, spesso online, suddivisa per argomenti da trattare in modo ...
08/09/2025

In un periodo storico nel quale la formazione è frammentata, spesso online, suddivisa per argomenti da trattare in modo veloce noi proponiamo Corso Istruttori Cinofili Riabilitatori EsCAc dove la teoria e la pratica sono l’una l’incastro dell’altra e i casi reali completano la possibilità di fare proprio quanto detto nelle lezioni frontali. Competenze non solo relative ai cani ma anche nella costruzione di una relazione terapeutica con le famiglie per un reale e duraturo successo riabilitativo.
Info https://www.asdtambra.it/corso-istruttore-cinofilo/

COSA CI ACCOMUNA E COSA CI DIVIDE in cinofilia?Gli approcci in cinofilia sono numerosi, alcuni tra loro differiscono per...
05/09/2025

COSA CI ACCOMUNA E COSA CI DIVIDE in cinofilia?

Gli approcci in cinofilia sono numerosi, alcuni tra loro differiscono per principi e tecnicismi, altri per aspetti meno basilari ma che comunque ne determinano l’identificazione
I toni sui social, che si utilizzano per mettere in luce tali differenze, sono spesso duri, tanto da rendere quasi impraticabile un dialogo di confronto. I toni si fanno più aspri quando si discute sui principi sui quali si basano gli approcci e rispetto ai quali la mediazione non può essere praticata.

A nostro giudizio il primo principio imprescindibile che dovrebbe essere abbracciato da qualsiasi approccio è riconoscere che tutti i cani hanno diritto di nascere, crescere, svilupparsi in un ambiente rispettoso del loro benessere psico-fisico e riconoscergli il diritto di essere cresciuti, educati e addestrati senza che questo gli comporti sofferenza fisica e psicologica. Bisogna anche avere il coraggio di Definire cosa determina sofferenza in un individuo e bandirlo da qualsiasi approccio all’educazione e alla riabilitazione del cane.
Se non c’è questa basilare condivisione di principi non può esistere alcuna apertura di dialogo sugli obiettivi della professione e i tecnicismi con i quali raggiungerli, perché non sancire una volta per tutte i confini dentro i quali la cinofilia e i suoi professionisti debbano muoversi, rischia di farci cadere nel pericolosissimo detto che “il fine giustifica i mezzi”. I mezzi che si utilizzano sono essi stessi responsabili dei problemi relativi alla sicurezza sui quali ci si sta interrogando negli ultimi mesi. Il maltrattamento, l’indifferenza ai bisogni etologici e affettivi è il primo gravissimo passo verso cani in difficoltà e che quindi potrebbero divenire pericolosi per la comunità. Non si può pensare alla sicurezza dell’incolumità pubblica se non ci si prende cura del benessere psico-fisico dei cani, il vero primo atto di prevenzione.

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17/08/2025

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I medici veterinari italiani, da sempre in prima linea per la sicurezza alimentare, vogliono precisare che la pesca e l'acquacoltura in Italia sono soggette a controlli severi e costanti, che non hanno nulla a che fare con le criticità, ampiamente documentate, degli allevamenti intensivi in Cile. a...

I farmaci contro l’ansia per ridurre le sensazioni spiacevoli legate allo stress e alla paura, non solo riducono le risp...
14/08/2025

I farmaci contro l’ansia per ridurre le sensazioni spiacevoli legate allo stress e alla paura, non solo riducono le risposte disregolate ma migliorano l’apprendimento.
Grazie Vet.etologo Luigi Sacchettino

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Lo stress nel gatto 🐱: taglio delle unghie 💅 gabapentina 💊 ed addestramento 👨‍🔬.

Nella pratica clinica veterinaria quotidiana ci si imbatte spesso in gatti che patiscono lo stress da visita medica. Il taglio delle unghie, così come altre procedure mediche, può essere una fonte di stress non da poco per i felini. È per questo che la Scienza cerca di indagare nuove strategie per affrontare e ridurre lo stress nel gatto (e nel cane 🐶).

Un recente studio in doppio cieco ha esplorato l'efficacia del gabapentin, un farmaco spesso usato per ridurre l'ansia, durante un protocollo di desensibilizzazione per i gatti con fobia delle cure veterinarie.

Lo studio ha messo in evidenza che i gatti che hanno ricevuto il gabapentin sono progrediti significativamente più velocemente nel protocollo di addestramento alla procedura rispetto a quelli che hanno ricevuto un placebo. Il farmaco ha agito riducendo la paura, facilitando così l'apprendimento.

È stato osservato che una dose minima di 50 mg/gatto era sufficiente per accelerare il processo di apprendimento, mentre dosi inferiori non hanno mostrato un effetto misurabile. La dose anti-stress/ anti- ansia più utile è risultata essere quella già confermata da altri studi scientifici: 100mg/gatto.

Lo studio ha dimostrato che il gabapentin è un valido strumento per aiutare i gatti ansiosi a superare la loro paura del taglio delle unghie, rendendo il protocollo di training alla procedura più efficiente. Questo studio suggerisce un'opzione, ma ogni gatto è unico. Non bisogna somministrare mai farmaci ad un animale domestico senza prima aver consultato lo specialista di fiducia, che saprà consigliare la migliore soluzione per il benessere del paziente. L' obiettivo infatti non è "drogare", "stordire" come spesso si teme (per pregiudizi), ma ridurre sensazioni dolorose come ansie, paure irrazionali. Ridurre la risposta emotiva disregolata, permettendo alla corteccia e alla parte cognitiva di gestire la situazione con una risposta più funzionale.

Fonte www.mdpi.com/2076-2615/15/9/1326

(l' immagine, in cui il gatto mostra tutto il suo entusiasmo, godimento e desiderio di subire il taglio delle unghie 😅, è stata realizzata dall' AI).

Esiste una profonda solitudine nelle professioni cinofile, che ci limita nel lavoro di equipe,  alimentata dalla paura d...
04/08/2025

Esiste una profonda solitudine nelle professioni cinofile, che ci limita nel lavoro di equipe, alimentata dalla paura di essere giudicati, paura di apparire inadeguati, paura di essere messi in discussione.
Se riuscissimo a lavorare su queste nostre paure sarebbe più facile metterci in condizione di cooperare con gli altri professionisti.
La solitudine ci rende professionisti più vulnerabili , barricati dentro i nostri dogmi, attenti a difenderci dagli insulti esterni. Se non avremo il coraggio di affrontare l’insulto interno non saremo mai liberi di poter essere i migliori professionisti possibili e più felici del lavoro che svolgiamo

Le paure intense che sfociano in vere e proprie fobie e forme d’ansia sono tra i disturbi che colpiscono frequentemente ...
26/07/2025

Le paure intense che sfociano in vere e proprie fobie e forme d’ansia sono tra i disturbi che colpiscono frequentemente i cani per la risoluzione dei quali le famiglie si rivolgono a noi.
I cani che soffrono di questi stati patologici sono individui con un Sistema di Difesa sempre attivo, ossia, continuano a monitorare l’ambiente per prevenire ciò da cui si sentono minacciati.
Si guardano costantemente intorno, sobbalzano al minimo segnale, scappano o attaccano con facilità. Con difficoltà riescono a rilassarsi e a godersi ad esempio una passeggiata o gli incontri sociali, perché tutta la loro attenzione è riferita alla prevenzione del danno al fine di evitare l’esposizione a ciò da cui si sentono minacciati.
Non è raro che anche i proprietari ben presto finiscano dentro questo vortice e inizino ad attivare il loro sistema di difesa per prevenire quanto possibile di esporre il cane a ciò che lo mette in difficoltà.
Sia per il cane che per la famiglia l’assenza del pericolo non è sufficiente a silenziare il sistema di difesa perché esso sarà comunque attivo con i suoi rilevatori di pericolo che indurranno in tutto sistema (cane-umani) uno stato di vigilanza molto alto. Tale condizione non predispone il cane e la sua famiglia ad entrare in una condizione di benessere perché inibisce l’esplorazione e le opportunità di apprendimento. Infatti, non è sufficiente l’assenza di minaccia perché questi individui siano in condizione di provare emozioni piacevoli e di predisporsi allo svago e al gioco. Ecco perché l’evitare il problema non migliora la condizione del paziente, perché comunque il suo Sistema Nervoso Simpatico e l’Asse di produzione del cortisolo saranno comunque attivi. In queste condizioni fare sedute riabilitative in contesti in assenza di stimoli minacciosi potrebbe comunque essere difficoltoso e non produrre benefici.
Nella riabilitazione Cognitivo-Relazionale agiamo sulla safeness, ossia sul senso di sicurezza interno dell’individuo amplificando gli indizi di Safeness, legati all’individuazione di risorse di sostegno sociale che hanno il potere di agire sul Nervo Vago, sui circuiti dell’ossitocina e i vari circuiti del piacere (endorfine).
Gli indizi di safeness riducono le reazioni di difesa, modulando l’attivazione dell’amigdala, aumentano l’attività dei circuiti prefrontali e la capacità di risoluzione dei problemi.
Gli indizi di safeness hanno a che fare con il calore affettivo e di sicurezza dei contatti sociali, attraverso la fiducia e lo scambio amorevole, tanto da costruire senso interno di sicurezza nei singoli attori che si tramuta in predisposizione a stati mentali positivi, disposti al gioco e alla curiosità, condizioni imprescindibili per l’apprendimento e quindi per la riabilitazione.
Fino ad ora si era operato nell’accrescere il senso di sicurezza dei singoli aumentando aspetti legati all’autoefficacia , al saper fare e alle capacità solutive solistiche, cadendo nell’errore che l’aumento delle competenze del singolo individuo possano migliorare il suo stato di sicurezza. Invece sempre più spesso osserviamo che le risorse non sociali, legate a competenze del fare, non abbiano un potere così ampio come invece lo hanno le risorse sociali. Si tratta di un modo di stare con l’altro dentro l’arte del prendersene cura che viene trasmesso dall’istruttore alla famiglia e al cane attraverso i toni della voce, le espressioni del viso, il contatto fisico e la giocosità. Ecco perché professionisti coinvolti e affettuosi hanno maggiore probabilità di essere efficaci rispetto a quelli che manifestano freddezza e distacco.
Dott.ssa Federica Manunta

In foto Riccio alla fine del suo percorso di ricerca di safeness

Gli eventi possono allontanare i corpi ma non sempre allontanano i cuori per cui rimane integra la voglia di stare insie...
20/07/2025

Gli eventi possono allontanare i corpi ma non sempre allontanano i cuori per cui rimane integra la voglia di stare insieme. In questi casi intraprendiamo un percorso in cui ci si appropria di un nuovo vocabolario perché i corpi possano tornare a sfiorarsi senza che nessuno si senta minacciato.
Dott.ssa Federica Manunta

Indirizzo

Via Belvedere 8
Brescia
25123

Orario di apertura

Lunedì 00:00 - 23:59
Martedì 00:00 - 23:59
Mercoledì 00:00 - 23:59
Giovedì 00:00 - 23:59
Venerdì 00:00 - 23:59
Sabato 00:00 - 23:59
Domenica 00:00 - 23:59

Telefono

+393385822516

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La nostra storia

Si legge LAICI e significa Libera Accademia Interdisciplinare Cinofila Italiana e siamo una scuola di formazione che vuole dire la sua in tre ambiti: Interventi Assistiti con gli Animali, Medicina Veterinaria, Cinofilia con lo scopo di formare professionisti competenti e aggiornati in grado di lavorare al meglio delle proprie possibilità con un approccio interdisciplinare. Quello che facciamo è organizzare e promuovere eventi formativi a breve, media e lunga percorrenza in queste 3 aree all’ interno delle quali spesso si trovano ad operare professionalità di diversa origine e competenza. L’obiettivo è che ognuno possa acquisire strumenti teorico-pratici scientificamente supportati e aggiornati, mettendo sempre in risalto il dialogo interdisciplinare a favore di un approccio sistemico.

Crediamo fortemente nell’ idea che la collaborazione sia la soluzione efficace per l’ottenimento dei migliori risultati professionali, crediamo che le individualità siano preziose se messe a disposizione del sistema quando si condividono gli stessi obiettivi. Non abbiamo paura del dialogo e del confronto purché siano sempre all’insegna del rispetto reciproco e dell’onestà intellettuale. L’unica cosa che non ci piace sono di dogmi.