26/05/2025
A IL DIBATTITO SUL TERMOVALORIZZATORE DI VOLUTO DALL’ Nino Carrus SFOCIA IN UNA PIATTAFORMA PER IL . L'IMPEGNO DELLA REGIONE: LAVORARE PER SPEGNERE IN PROSPETTIVA QUELL'INCENERITORE APPENA RIACCESO
Il documento, redatto e curato dal coordinatore Gian Luca Atzori e concordato con le amministrazioni comunali del Marghine, riassume la piattaforma di proposte presentata alla Regione nell’incontro pubblico che si è tenuto a Macomer lo scorso 23 maggio 2025.
L’iniziativa, voluta e organizzata dall'associazione Nino Carrus in collaborazione con l’Unione dei Comuni del Marghine e i Comuni di Macomer e di Borore, è sfociata in quello che i promotori definiscono in un documento come «un vero e proprio patto di responsabilità fra le parti». E cioè: «La richiesta di un piano di sviluppo dell’area industriale di Tossilo con significativi investimenti; una nuova governance che veda un rinnovato protagonismo dei sindaci e dei cittadini del territorio; un’attenzione particolare è posta sull'impianto di termovalorizzatore in fase di collaudo». Ancora: «È necessario il monitoraggio ambientale e sanitario costante e i dati delle emissioni dovranno essere di dominio pubblico; preparare un cronoprogramma chiaro per la dismissione dell’impianto a seguito della riduzione del secco con l’incentivazione della differenziata».
Nel documento di sintesi del dibattito, l’associazione Nino Carrus richiama poi alcune «importanti e di portata storica le dichiarazioni dei rappresentanti del governo regionale», riprendendo in particolare gli interventi della presidente della Regione Alessandra Todde e dell’assessore all’Industria Emauele Cani, presenti all’incontro insieme all’assessora al Personale Marialena Motzo e al consigliere regionale Sebastian Cocco. In particolare, si richiama rispetto alla situazione del Consorzio industriale quanto sostenuto pubblicamente dall’assessore Cani («l’impegno prioritario della Regione è quello di superare il regime di commissariamento nel quale da troppo tempo si trova il Consorzio Zir di Macomer») per ribadire che
«questo obiettivo dovrà essere attuato con il pieno coinvolgimento delle comunità locali, che dovranno costruire assieme alla Regione una nuova governance del sistema industriale territoriale, sul quale è indispensabile definire un nuovo progetto di sviluppo e crescita».
Sottolineatura positiva anche per la dichiarazione i cui la presidente ha ribadito che «per la Regione, l’area industriale di Macomer è assolutamente strategica ai fini del rafforzamento dell’intero sistema industriale sardo». Un impegno preso da Alessandra Todde che, ricorda il documento è conseguente alle «alle ampie garanzie sull’aspetto tecnico e ambientale del termovalorizzatore, non ha avuto difficoltà a dichiarare che l’obiettivo dell’amministrazione è spegnere quell’impianto. Una dichiarazione della presidente applaudita dal pubblico e ha argomentato come un polo di ricerca sull’utilizzo dei rifiuti, da ubicare a Tossilo, potrebbe determinare lo sviluppo di nuove modalità di smaltimento e riciclo». Dopo tre ore di dibattito che ha visto protagonisti tra gli altrei il presidente dell’Unione dei Comuni Franco Scanu i sindaci del territorio, tra cui i primi cittadini di Macomer Riccardo Uda e di Alessandro Porcu e il presidente di Confindustria Gianni Bitti, l’incontro si è chiuso con la consapevolezza di aver vissuto un importante momento di partecipazione democratica, un confronto pubblico tra i sindaci del territorio e le massime istituzioni regionali. Ora, tirando le somme, gli organizzatori si auspicano che il dialogo tra istituzioni e comunità sia la norma. «Guardiamo al futuro con fiducia – chiosa, infatti, la presidente dell’Associazione Nino Carrus Rosanna Carboni - condividiamo una visione comune: quella di un Marghine vivo, produttivo, capace di affrontare le sfide e di creare nuove opportunità».