27/03/2025
Grazie a chi comprende il nostro disagio e a chi conosce il territorio di e della valle 💚
Non sempre le soluzioni proposte sono applicabili nella realtà quotidiana di un allevatore.
👉Recinzioni antilupo: impensabili per costi e fattibilità su ampie superfici, specialmente se il terreno non è di proprietà. I contributi pubblici coprono solo piccole porzioni e non risolvono il problema su larga scala.
👉Cani da guardia: gestire cani da protezione non è semplice né economico. Servono addestramento, cure veterinarie e un’organizzazione che potrebbe rendere l’allevamento ancora più complesso. Inoltre, i cani potrebbero rendere difficile l’accesso alla mandria a persone esterne. Sarebbe bello, ad esempio, poter accogliere in primavera ed estate scolaresche e asili per far vedere da vicino le mucche scozzesi. Sarebbe un’occasione per educare i bambini alla natura e alla vita in campagna. Ma con i maremmani a protezione della mandria, questo diventerebbe complicato.
👉Convivenza forzata: una volta che il lupo inizia a predare su un allevamento, difficilmente smette. Le predazioni si moltiplicano, rendendo insostenibile la situazione.
Spesso si ignorano queste difficoltà e si propongono soluzioni che, sulla carta, sembrano funzionare, ma che nella pratica non risolvono il problema. Se il lupo continua a predare senza una gestione equilibrata, il rischio è che molti allevatori saranno costretti ad abbandonare. E senza allevatori, anche il territorio ne soffrirà🥺