
08/08/2025
Lo hanno tirato fuori tra le fiamme…
ma è stato quello sguardo a salvarlo davvero.
Aveva le zampette sporche,
il corpo che tremava,
il pelo impregnato di fumo…
ma gli occhi brillavano ancora.
E quando lo ha stretto tra le braccia,
quando finalmente era al sicuro,
quel gatto non miagolò, non si mosse, non scappò.
Fece solo una cosa: lo guardò.
Uno sguardo che non chiedeva aiuto…
chiedeva calma.
Chiedeva amore.
Chiedeva una promessa:
“Dimmi che è finita… dimmi che adesso sono davvero al sicuro.”
E quel pompiere, senza dire una parola,
lo accarezzò come se potesse parlare con l’anima.
Come se sapesse che quel piccolo essere aveva bisogno di più dell’ossigeno:
aveva bisogno di sentirsi amato.
Perché a volte non è il fuoco a bruciare di più…
è l’abbandono.
E a volte non si spegne con l’acqua…
si spegne con la tenerezza.
Quel gatto non dimenticherà le fiamme.
Ma non dimenticherà nemmeno quello sguardo,
quell’abbraccio…
e quell’istante in cui la paura diventò pace.