Mauro Dodesini

Mauro Dodesini Dott. Mauro Dodesini - Medico Veterinario - www.omeopatiapossibile.it
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FLORAE’ ritornata da dove era arrivata lasciando la sua Famiglia dopo 15 anni e 9 mesi. Si è concessa l’ultimo vezzo: ma...
27/11/2025

FLORA
E’ ritornata da dove era arrivata lasciando la sua Famiglia dopo 15 anni e 9 mesi. Si è concessa l’ultimo vezzo: mancavano un paio di mesi al compleanno dei 16 anni per cui ci ha lasciati a 15.
Una bassottina che conosco da 12 anni e 4 mesi e che ho curato in tutte le stagioni della vita: un’adulta energica che poteva aggredire anche un Rottweiler, detestava gli uomini e a cui bastava pochissimo per andare “in protezione” della sua proprietaria che adorava. Un caratterino indimenticabile che l’ha fatta arrivare fino ad un anno fa poco trattabile ma forte e determinata.
Con il trascorrere del tempo manifesterà diverse patologie come manifestazioni epilettiformi prima del calore, dischi intervertebrali calcificati, false gravidanze, struvite, diarree ricorrenti e alla fine noduli mammari.
Soltanto verso i 14 anni riuscirò a visitarla senza rischiare una mano e la accompagneremo con gli alti e bassi tipici dell’età fino a ieri. Ci aveva abituato a recuperi straordinari e ad impennate imprevedibili.
Alla fine non ha più compensato il cambio di stagione così brusco e intenso.
16 anni segnalano l’arrivo dell’adolescenza in un ragazzo ma la dipartita per i nostri cani. Resta un enorme rimpianto ma nulla va perduto: l’amore rimane per sempre e il rimpianto verrà sostituito da quel calore unico e indescrivibile che sanno darci i nostri ANIMA-LI e che non si esaurirà mai.

Se sei no-vax ti tirino le pietre Da il senno di poi il blog di Gioia Locati.https://blog.ilgiornale.it/locati/2025/11/0...
17/11/2025

Se sei no-vax ti tirino le pietre
Da il senno di poi il blog di Gioia Locati.
https://blog.ilgiornale.it/locati/2025/11/05/se-sei-no-vax-ti-tirino-le-pietre/


È sempre interessante affrontare i corsi di aggiornamento alla mia professione. Sul linguaggio d’odio, ad esempio. E sulla libertà di espressione. O ancora: sulla scelta delle parole più opportune che non offendano le minoranze e gli ormai numerosi generi umani.
Sono regole sacrosante che però si infrangono quando si parla di vaccinazioni.
Parlare, no, non è nemmeno necessario: si veda cosa è accaduto in Regione Lombardia alla Sottosegretaria con delega a Sport e Giovani Federica Picchi di Fratelli d’Italia. In carica da quasi due anni nella giunta del presidente Attilio Fontana, ieri ha subìto una gogna pubblica nell’aula del Consiglio regionale, rea di aver condiviso sul proprio profilo Istagram un video del ministro alla salute americano Robert Kennedy.
Sì, avete ben compreso: il consiglio del Pirellone ha sfiduciato la Sottosegretaria per un filmato che il ministro di Trump ha dedicato al carico vaccinale nell’infanzia e al rischio autismo associato – tema di cui Kennedy discute con studiosi da più di 20 anni – e non per mancanze che abbiano riguardato il lavoro da lei svolto. Federica Picchi si occupa di Sport e Giovani.
La sentenza, al termine di un processo senza appello, è stata assicurata dal voto segreto, l’opportunità che soccorre i pavidi: infatti ci sono stati 19 franchi tiratori del centro destra, verosimilmente i consiglieri di Forza Italia fra i più intransigenti in materia di obbligo vaccinale.
Altra città, altra pagina buia, sempre in materia vaccinale, ça va san dire.
La vice garante della privacy Ginevra Cerrina Feroni, giurista e fra i candidati alla Corte Costituzionale, è stata presentata ieri l’altro da Repubblica, come portatrice di posizioni imbarazzanti. “È una no-vax convinta – riporta il quotidiano – perché il 27 agosto aveva scritto su X – Da tempo sostengo l’importanza di istituire nel nostro Paese una giornata dedicata alle vittime da vaccino anti Covid. In attesa dell’accertamento delle responsabilità e dei risarcimenti dei danni. Secondo Repubblica la giurista avrebbe condotto crociate in pieno Covid contro le decisioni del governo sull’obbligatorietà dei vaccini “proprio mentre il Garante doveva esprimersi in merito al Green Pass”.
Evidentemente e, purtroppo per noi, la posizione della Cerrina Feroni giudicata imbarazzante da Repubblica non scalfì nemmeno in superficie il proposito del governo Conte: la tessera per avere il diritto (sic!) a entrare in scuole, università posti di lavoro e mezzi di trasporto, fu varata senza alcun dibattito pubblico. La seconda richiesta della giurista, più che legittima, che le vittime delle vaccinazioni siano onorate e ricordate (e le famiglie risarcite) fa ben capire purtroppo chi nella nostra società stia ancora discriminando. Ci sono persone da accogliere e altre, come i no-vax cui va messo un cappio al collo o gli va sputato nel piatto. Ci sono morti da celebrare e altri neppure degni di menzione.
Tornando alla cronaca di Regione Lombardia: Giovanni Donzelli, responsabile organizzativo di Fratelli d’Italia ha mostrato il vulnus di quanto accaduto al Pirellone: “Gli alleati del centrodestra non sono più da considerarsi tali e ora c’è da capire se c’è lealtà reciproca o no” . Va detto che la Lega si era dissociata da subito dal processare la Picchi: “La Lega resta leale alla maggioranza e ha votato contro questa sfiducia – aveva fatto sapere da subito Alessandro Corbetta capogruppo Lega in Consiglio – alla fine sono prevalse logiche che hanno fatto il gioco della sinistra”.
L’ultima parola sul destino della Picchi l’avrà il Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, oltre che, com’è naturale che sia, il governo Meloni.
Quanto al tema a noi caro, le persecuzioni di chi è contrario all’obbligo vaccinale e chiede studi seri sul carico di punture per i neonati, non disperiamo.
E prima o poi, di questi discorsi d’odio se ne parlerà anche ai corsi di formazione per giornalisti.
Infine, penso che perseguitare, verbalmente e non, chi rifiuta l’obbligo vaccinale sia un boomerang politico che va contro questo governo.
Tag: Alessandro Corbetta, Attilio Fontana, Federica Picchi, Ginevra Cerrina Ferroni, Giovanni Donzelli, linguaggio d'odio, obbligo vaccinale, Robert Kennedy
Questo articolo è stato scritto mercoledì 5 Novembre 2025 alle 17:12 nella categoria vaccinazioni.

Parlare, no, non è nemmeno necessario: si veda cosa è accaduto in Regione Lombardia alla Sottosegretaria con delega a Sport e Giovani Federica Picchi di Fratelli d’Italia. In carica da quasi due anni nella giunta del presidente Attilio Fontana, ieri ha subìto una gogna pubblica nell’aula del ...

Danimarca: reso obbligatorio il farmaco anti-puzze per vacche. gli effetti. Scandalo Bovaer in Danimarca Dal 1° ottobre ...
06/11/2025

Danimarca: reso obbligatorio il farmaco anti-puzze per vacche. gli effetti.

Scandalo Bovaer in Danimarca Dal 1° ottobre l’uso del farmaco inibitore enzimatico Bovaer è obbligatorio per le mucche danesi. Ora molte mucche stanno collassando e alcune hanno dovuto essere soppresse. “Tantissime persone ci chiamano, angosciate per ciò che sta accadendo alle loro mandrie.”
“In diversi casi, gli allevatori hanno provato a rimuovere la sostanza dal mangime delle mucche e hanno scoperto che gli animali si sono ripresi. Quando hanno poi reintrodotto la sostanza, i problemi si sono ripresentati.” Ci sono sempre state buone ragioni per essere più cauti nei confronti di Bovaer, come descritto nel tweet citato.
Maurizio Blondet
https://www.maurizioblondet.it/danimarca-reso-obbligatorio-il-farmaco-anti-puzze-per-vacche-gli-effetti/

Il Creatore ha dato ai ruminanti il loro sistema a quattro stomaci, in grado di digerire la cellulosa e trasformarla in latticini nutrienti. È un processo avanzato che non sappiamo come gestire do. Infatti, nemmeno i ruminanti sono in grado di farlo da soli, ma instaurano una relazione simbiotica con i batteri. Questo processo si è evoluto fino a emettere metano in tutti i ruminanti. Ciò significa che esiste una forte ragione per farlo. Ora il farmaco Bovaer impedisce che questo passaggio naturale del processo si verifichi, sopprimendo gli enzimi che lo svolgono. Cosa succede nel resto del complesso sistema digestivo dei ruminanti quando una parte di esso viene soppressa? Non lo sappiamo! Tutto ciò che sappiamo proviene da alcuni parametri misurati. L’emissione di metano è ridotta. Anche l’assunzione di mangime è ridotta, il che non è di per sé confortante. Ma potrebbero esserci molti altri cambiamenti che non comprendiamo e non sappiamo come misurare. Probabilmente alcuni media dipingeranno come “antiscientifico” o “disinformazione” l’essere contrari al bovaer. Questa affermazione deve essere nettamente respinta.
Jonatan Pallesen – – 4 dic 2024

I ricercatori dell'Università del Nebraska-Lincoln hanno scoperto che i pascoli dove pascolano i bovini possono catturare più emissioni di quelle che i bovini stessi producono.
"I pascoli possono assorbire più CO ₂ ... che compensa la CO ₂ prodotta dal bestiame, ma compensa anche il metano."

Il ciclo del carbonio biogenico. Non si crea nuovo carbonio. Continua semplicemente a riciclarsi.

I Segrei della placenta:come i geni del papà modellano la placenta.Quando pensiamo alla gravidanza, spesso l'attenzione ...
30/10/2025

I Segrei della placenta:
come i geni del papà modellano la placenta.

Quando pensiamo alla gravidanza, spesso l'attenzione è puntata sulla madre, dopotutto è lei a portare in grembo il bambino. Ma cosa succederebbe se vi dicessi che il padre svolge un ruolo cruciale, nascosto, in uno degli organi più vitali della gravidanza: la placenta?

Questo organo temporaneo, che nutre il feto in crescita, non è solo una creazione della mamma. Sono i geni del papà a muovere le fila, spesso in un affascinante tiro alla fune con quelli della mamma.
La placenta si forma sia a partire da tessuti materni che fetali, ma la ricerca rivela che sono i geni paterni a guidare il suo sviluppo e la sua funzione.

Gli studi sugli embrioni di topo hanno fornito per primi un indizio in tal senso, dimostrando che il genoma del padre ha un ruolo importante nella crescita della placenta.

Negli esseri umani, i geni espressi dal padre, come il fattore di crescita insulino-simile 2 (IGF2), dominano la scena, spingendo verso una placenta più grande e più efficiente per estrarre più nutrienti dalla madre.

Questa "battaglia dei sessi" inizia nell'utero: i geni del padre richiedono più risorse per il bambino, mentre i geni della madre nella placenta cercano di bilanciare le cose, proteggendo la propria salute per le gravidanze future.

Questa influenza paterna non è solo accademica, ma ha implicazioni concrete. Ad esempio, lo stato di salute del padre prima del concepimento, inclusa l'esposizione a tossine come il DDT, può alterare le dimensioni e la funzione della placenta, influenzando la crescita fetale. Anche l'età avanzata del padre può influire sullo sviluppo precoce della placenta.

Le cure materne sono scritte nei geni del padre
https://www.galileonet.it/le-cure-materne-sono-scritte-nei-geni-del-padre/
Perché le madri in molte specie di mammiferi, uomo compreso, si prendono amorevolmente cura dei propri cuccioli? La risposta arriva da una nuova ricerca, condotta da un team di ricercatori della Cardiff University, che mostra che i geni paterni possono influenzare l’intensità delle cure che i figli riceveranno dalla madre dopo la nascita. Lo studio, pubblicato sulla rivista Plos Biology, mostra infatti che, almeno nel caso dei topi, le cure materne verso i piccoli sono influenzate in modo diretto da un gene del feto, ereditato dal padre, il gene Phlda2, che controlla la produzione di ormoni dalla placenta.

La placenta regola gli scambi metabolici tra feto e madre, portando nutrienti e ossigeno al primo e restituendo alla seconda anidride carbonica e altri rifiuti; inoltre, attraverso la secrezione di particolari ormoni nel sangue materno, agisce sul cervello della mamma per programmare il suo comportamento e favorire le sue future abilità di accudimento del nascituro. La maggior parte di questi ormoni sono prodotti da cellule placentari chiamate spongiotrofoblasti, la cui proliferazione (e quindi la secrezione di ormoni) è controllata da un gene del feto chiamato Phlda2, come dimostrato dagli stessi autori in uno studio precedente. Maggiore è l’attività del gene Phlda2, più bassi sono i livelli ormonali, e viceversa.

Come per la maggior parte dei geni, il feto possiede due copie del gene Phlda2, una ereditata dal padre e una dalla madre. Il gene Phlda2 è soggetto però ad un fenomeno epigenetico, chiamato imprinting genomico, un meccanismo di regolazione genica che riguarda circa un centinaio di geni conosciuti. A seconda del ruolo dei geni, si attiva solo uno dei due, o quello materno o quello paterno, facendo in modo che alcune informazioni provengano o solo dalla madre o solo dal padre. Nel caso di Phlda2, la copia del gene attiva è quella materna, mentre quella del padre è silente.

Per capire se Phlda2 può influenzare la qualità delle cure materne, i ricercatori hanno manipolato geneticamente gli embrioni di topo in modo da esporre le femmine gravide a tre diverse situazioni corrispondenti a tre diversi livelli del gene: con le due copie del gene entrambe attive (condizione “maternalizzata”), una sola copia attiva o con entrambe le copie silenziate (condizione “paternalizzata”).

Così hanno scoperto che le madri esposte durante la gravidanza a livelli più elevati di attività Phlda2 (e quindi ad un minor livello di ormoni placentari), accudivano i loro piccoli in misura minore, preferendo dedicarsi alla costruzione del nido. Al contrario, le madri “paternalizzate”, esposte ad una minore attività del gene Phlda2 (e quindi a livelli di ormoni placentari più alti) dedicavano più tempo alla cura dei piccoli che a preparare il nido. Lo stesso comportamento veniva messo in atto da madri esposte ad embrioni non modificati geneticamente, con la sola copia del gene della madre attiva. I differenti comportamenti corrispondevano anche a variazioni in due regioni del cervello della madre, l’ippocampo e l’ipotalamo, ritenute connesse alle cure materne della prole.

Da un punto di vista evoluzionistico, lo studio suggerisce l’intrigante possibilità che il genoma del padre, attraverso l’imprinting del gene Phlda2, influisca sul comportamento della madre, indirizzandolo verso la cura della prole, garantendo così la continuità della specie.

Gli autori ipotizzano che un meccanismo di regolazione simile esista anche nell’uomo, dato che, anche in questo caso, i livelli di attività del gene Phlda2 sono inversamente correlati con quelli degli ormoni placentari. Si tratta di un tema di notevole importanza visto le cure materne nel primo periodo di vita sono fondamentali per il benessere del neonato e per la sua salute mentale a lungo termine. Inoltre, alti livelli di Phlda2 placentari sono associati spesso al ritardo di crescita fetale e a disturbi dell’umore nelle donne gravide. “Un nostro precedente lavoro ha riportato che questo gene è collegato alla depressione prenatale nelle madri, e attualmente ci stiamo chiedendo se tali cambiamenti genetici sono associati a cure materne di scarsa qualità ” ha detto Rosalind John, che ha guidato la ricerca. “Tuttavia serve ancora ulteriore lavoro per comprendere meglio il meccanismo di funzionamento nell’uomo”.

La danza cellulare tra madre e figlio è un inno alla vita:Il fenomeno del microchimerismo è affascinante: le cellule del...
09/10/2025

La danza cellulare tra madre e figlio è un inno alla vita:
Il fenomeno del microchimerismo è affascinante: le cellule del bambino attraversano la barriera placentare per stabilirsi nel corpo della madre, a volte per tutta la vita, e viceversa.

È come se la madre e il bambino portassero dentro di sé un'impronta biologica l'uno dell'altra, un legame eterno intessuto nelle loro cellule.

Uno scambio cellulare in movimento tra madre e figlio. Durante la gravidanza, si verifica un fenomeno straordinario: le cellule del bambino attraversano la barriera placentare per annidarsi nel sangue e nei tessuti della madre. E, in un momento altrettanto incredibile, le cellule materne viaggiano verso il feto! Questi minuscoli viaggiatori cellulari possono rimanere presenti, a volte per tutta la vita, come traccia biologica, memoria vivente di questo legame unico tra una madre e il suo bambino.

Affascinanti scoperte scientifiche hanno osservato che queste cellule fetali si insediano in luoghi diversi come il cuore, il fegato, la pelle o persino il cervello della madre, a volte fino a 18 anni dopo la nascita! Meglio ancora, queste cellule non rimangono lì: possono moltiplicarsi e trasformarsi, ad esempio, in cellule cardiache o nervose, come veri e propri camaleonti biologici.

Alcuni studi suggeriscono che potrebbero svolgere un ruolo da supereroi, aiutando a riparare i tessuti danneggiati, ad esempio dopo un infarto.

Fasi chiave della ricerca:
• 1996 (Nelson et al.): I ricercatori scoprono che le cellule fetali persistono nel sangue materno per anni dopo il parto. Una rivelazione inaspettata!
• 2004 (Khosrotehrani et al.): Cellule fetali sono state trovate nei cuori di madri che avevano subito un infarto, il che suggerisce che potrebbero contribuire alla riparazione dei tessuti. Incredibile, vero?
• 2012 (Chan et al.): Sorpresa! Cellule fetali vengono trovate nel cervello delle donne, a volte anche 18 anni dopo la gravidanza, a dimostrazione del fatto che questo legame madre-figlio persiste nel tempo.
Un mistero da esplorare
Il microchimerismo è un fenomeno molto reale, ma rimane avvolto nel mistero. Gli scienziati si chiedono: queste cellule sono alleate nella riparazione e nella protezione, oppure potrebbero, in alcuni casi, influenzare il sistema immunitario in modi complessi?

Una cosa è certa: questa danza cellulare tra madre e figlio è un inno alla vita, uno scambio intimo e duraturo che continua a stupire la scienza.
Valuta questa traduzione:

Per approfondimento:
Microchimerismo materno-fetale: il primo abbraccio tra madre e figlio
https://www.oncolife.it/lavori-scientifici/microchimerismo-il-primo-abbraccio-tra-madre-e-figlio/

CAMILLANata a Bormio e messa in un sacco per annegarla è stata adottata a 50 giorni di vita.La visito per la prima volta...
06/10/2025

CAMILLA
Nata a Bormio e messa in un sacco per annegarla è stata adottata a 50 giorni di vita.
La visito per la prima volta a 9 anni di vita a causa di dolori agli arti posteriori.
Fatica a rialzarsi e non riesce a salire sul divano. Sollevata per gli arti anteriori non riesce a camminare.
Ha uno sguardo aperto e comunicativo ma si rilassa soltanto sulle ginocchia della proprietaria: da lì mi osserva furbescamente compiaciuta.
Le radiografie certificano:
Schiacciamento L7-S1 e ultime 3 lombari, displasia bilaterale delle spalle importante, displasia bilaterale dei gomiti, lassità articolare, piatto tibiale orizzontale bilaterale.
Dopo 20 giorni verificheremo un miglioramento: si rialza e cammina velocissima con la falcata leggermente incompleta. Dopo 39 giorni il miglioramento rimarrà stabile.
A 14 anni dopo 5 anni di terapia omeopatica mi invieranno un’e-mail:
“Velocissima e instancabile: riporta per 17 volte di fila la pallina”
Perennemente affamata e iperattiva ci sarà da preoccuparsi quando non lo sarà più.
2 mesi fa presenta un rigonfiamento della mano destra: un sarcoma che poi le accorcerà la vita.
I nostri cani ci lasciano sempre troppo presto: la disparità tra la durata della nostra vita e la loro è il vero limite di un rapporto tanto gratificante. Ci lasciano comunque l’eredità imperdibile di un calore che non conosce limiti di spazio e di tempo che ci accompagnerà per tutta la vita.

29/09/2025

GIACOMO
Lo visito per la prima volta a 16 anni affetto da 6 anni da insufficienza renale, gastrite cronica e grave osteoartrite dei gomiti e della colonna vertebrale.
Diagnosticato il rimedio omeopatico costituzionale piano migliorerà e oggi compiuti 17 anni e 5 mesi sono trascorsi 1 anno e 4 mesi dalla prima somministrazione della terapia omeopatica: i momenti felici prevalgono sulle ricadute ormai sempre più rare e la qualità della vita è decisamente migliorata.
Sintomatologia prima di intraprendere la terapia omeopatica:
Al cambio di stagione o quando incrementava l’umidità faticava a muoversi. Avrebbe voluto sedersi e metteva le zampe posteriori in posizione per sedersi ma poi non ce la faceva e si rialzava, faceva qualche passo poi si fermava, stava lì un po’ poi ricominciava a camminare e faticava sempre con le zampe posteriori ad uscire dalla cassetta.
Spesso soffriva di coliche addominali e non mangiava.
E’ ritornato se stesso:
decide lui il tipo di relazione in quel particolare momento.
Si diverte nella relazione con le persone: quando incontra persone che hanno paura dei gatti diventa provocatorio. Se non amano i gatti si infila tra le loro gambe.
AVANTI COSI’!

22/09/2025

DYLAN
E’ un Golden che visito per la prima volta all’età di 12 anni e 8 mesi
affetto da Insufficienza epatica accompagnata da lesioni focali, nefropatia bilaterale, Ipotiroidismo e crisi epilettiche.
Si dimostra comunicativo, collaborativo ed empatico fin da subito.
Il suo modo di porsi fa trasparire una energia notevole nonostante l’età.
Non solo si fa voler bene ma dimostrerà una capacità reattiva straordinaria.
Oggi all’età di 15 anni e 3 mesi dopo 2 anni e 7 mesi di terapia omeopatica dimostra questa vitalità. Avanti così!

Una donna libera ai pastori della Sardegna:A voi, custodi antichi della terra e del silenzio,a voi che conoscete il ling...
25/07/2025

Una donna libera ai pastori della Sardegna:

A voi, custodi antichi della terra e del silenzio,
a voi che conoscete il linguaggio del vento e degli zoccoli, a voi che
non avete mai obbedito al tempo ma solo alla vita —
scrivo.
Non sono dei vostri, ma vi porto rispetto.
E in questo tempo che spazza via tutto, sento che il vostro NO è il confine ultimo che ancora resiste.
Vogliono abbattere i vostri bovini.
Ma non è solo carne quella che chiedono.
Vogliono il cuore di ciò che siete.
Vogliono spezzare il legame millenario tra uomo e animale, tra mani
callose e muso caldo, tra sveglie all’alba e pascoli
aperti.
Vogliono cancellare una cultura. Una civiltà.
Vogliono chiudere il cerchio intorno a ciò che ancora respira libero.
E vi dicono che è per il bene comune.
Ma di chi? Di cosa?
Nessun bene nasce dalla violenza sul vivente,
nessuna cura dalla soppressione forzata.
Se oggi cedete, domani nessuno potrà più tornare indietro.
Non torneranno quei sguardi, quei muggiti,
non tornerà la fiducia silenziosa di chi vi ha seguito ogni giorno
nella pioggia, nel sole, nel tempo.
E non si tratta solo di animali.
Si tratta di ciò che resta dell’essere uomini.
Voi siete l’ultima linea.
Se crollerete, non cadranno solo i bovini, ma anche il senso di ciò che siete stati.
Ma se resisterete, qualcosa resterà vivo.
E forse, da quel piccolo seme, qualcun altro un giorno potrà ancora imparare a custodire
anziché distruggere.
Non siete soli.
Siamo in molti, anche se sparsi, a guardare a voi
come a una fiaccola accesa nella notte.
Non fatevi spegnere.
- Una donna libera

Indirizzo

Via Bellini, 51
Bergamo

Orario di apertura

Lunedì 09:30 - 19:00
Martedì 09:30 - 19:00
Mercoledì 09:30 - 19:00
Giovedì 09:30 - 19:00
Venerdì 09:30 - 19:00
Sabato 09:30 - 16:00

Telefono

035250008

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