28/06/2025
Ma quale gioco?!
Immaginate la scena: vi trovate a sei metri di profondità in acque gelide. State trattenendo il respiro, ma quando decidete di risalire, arriva il dramma. Le gambe, paralizzate dal freddo, si rifiutano di muoversi. Il panico sale, inesorabile.
È la situazione quasi fatale in cui si è trovata un'apneista anni fa. Intrappolata sotto la superficie, con i polmoni che bruciano e nessuna possibilità di tornare su con le proprie forze. Ogni secondo che passa la avvicina alla fine, un destino che sembra ormai segnato.
E proprio quando ogni speranza sembrava svanita, ha sentito una forza inaspettata afferrarla per una gamba e spingerla con decisione. Non era un soccorritore umano.
A salvarla è stata una beluga. L'animale, senza alcun addestramento specifico, ha apparentemente compreso la situazione di pericolo mortale, ha afferrato la donna e l'ha riportata in superficie, di fatto salvandole la vita. Un gesto che ha lasciato il mondo senza parole.
Da allora, il dibattito è aperto. Si è trattato di un incredibile atto di empatia tra specie diverse, la prova di una coscienza che non immaginavamo? Oppure solo un comportamento istintivo, un gioco casualmente provvidenziale? È una storia che ci costringe a guardare il mondo animale con occhi diversi. Voi cosa ne pensate?