08/08/2025
«Vengo a prendere il bambino. »
Così il diavolo si presentò nella piccola casa nel cuore della foresta. La padrona di casa, costretta a uscire per una faccenda urgente, aveva lasciato suo figlio sotto la sorveglianza del gatto, non avendo nessun altro a cui affidarlo. Nemmeno lei immaginava che il pericolo avrebbe bussato così in fretta alla sua porta.
Subito il gatto saltò davanti alla culla, deciso a non far passare il visitatore. «Non puoi, ci penso io a proteggerlo», gli rispose senza esitare. Il diavolo, infastidito dalla sfida, provò a imporsi, ma il gatto non si tirò indietro e propose un gioco: «Se riesci a indovinare il numero preciso di peli che ho, il bambino sarà tuo. Ma hai solo tre tentativi. »
La prima volta, mentre il diavolo cercava di contare, un uccellino iniziò a cinguettare e lo distrasse. Al secondo tentativo, una folata di vento scombinò tutto il pelo del gatto, mandando a monte il conteggio. Alla terza prova, il gatto gli passò la coda sotto il naso e il diavolo, colto da uno starnuto, p***e di nuovo il conto.
Furioso, il diavolo giurò che sarebbe tornato per risolvere l’enigma. Quando la donna rientrò a casa, ringraziò il suo gatto per aver difeso il bambino. Da allora, si racconta che i gatti perdano sempre un po’ di pelo, così che nessuno, nemmeno il diavolo, possa mai sapere quanti ne hanno davvero.
