Affinitydog Educazione cinofila

Affinitydog Educazione cinofila Affinitydog si occupa di migliorare la relazione fra il cane e l'uomo. Offre servizi di educazione cinofila, formazione per educatori cinofili.

🐾 Educare un Pastore Tedesco non è solo impartire ordini.È imparare a conoscerlo davvero.È comprenderne i segnali, crear...
12/06/2025

🐾 Educare un Pastore Tedesco non è solo impartire ordini.
È imparare a conoscerlo davvero.
È comprenderne i segnali, creare un linguaggio comune fatto di rispetto, fiducia e collaborazione.

✨ Quando inizi a comunicare davvero con il tuo cane, tutto cambia:
la convivenza si fa armoniosa, le incomprensioni si sciolgono, il legame si trasforma.

👉 In questo articolo https://educazionecinofila-milano.it/educazione-pastore-tedesco-come-costruire-una-relazione-equilibrata-e-consapevole/ ti spieghiamo come costruire una relazione autentica con il tuo Pastore Tedesco.
📖 Leggi ora e inizia un nuovo capitolo insieme a lui.

Mi sono imbattuto in un post su facebook che faceva riferimento ai cani liberi.Secondo un concetto prettamente egoistico...
11/06/2025

Mi sono imbattuto in un post su facebook che faceva riferimento ai cani liberi.
Secondo un concetto prettamente egoistico questi cani vengono rapinati della propria libertà e portati in canile per la salvaguardia della loro incolumità.
Ma voi come vi sentireste se finiste in prigione?
Perché di prigione si tratta.

Ho lavorato con canili siti in Sicilia, Calabria e Sardegna, con piccole puntate in Puglia pertanto conosco benissimo la realtà del cane randagio o ferale.
Questo tipo di cane ha la possibilità di procacciarsi il cibo, di riprodursi (questo è un punto focale) e di riposare o dormire a proprio piacere. Seppur cose scontate sono i pilastri di un soggetto libero e consapevole degli eventuali rischi che pone l’ambiente.

Qualsivoglia volontario scende in campo, con tanto di cappio, e accalappia il cane per salvarlo perché ha deciso che una gabbia sia la giusta protezione dal pericolo ambientale.

Ma con quale diritto un terzo può decidere della vita e della libertà di un altro?
E sulla base di quali cognizioni?
Or bene, coloro che si arrogano questo diritto sono i primi a parlare di libertà di espressione, di tutela della sicurezza e incolumità di questi cani ma in realtà agiscono seguendo impulsi egoistici e manipolatori.

Quando questi cani vengono catturati e portati in gabbie di rifugi o canili vengono depauperati della propria libertà e vengono destinati alla sofferenza perché gli spazi si riducono, la capacità decisionale scema e non possono più decidere se allontanarsi da un pericolo e si trovano costretti ad affrontarli, rischiando del proprio.

Quindi, prima di destinare un cane alla gabbia converrebbe porsi qualche domanda sulla qualità della sua vita che vivrebbe il cane.

Altresì, il pericolo incombente è che questi cani potrebbero essere affidati, quasi verosimilmente al nord. Parlo di pericolo perché un cane che ha sempre vissuto al sud non si abituerà mai e poi mai all’ambiente del nord che è pieno di stimoli che per lui potrebbero risultare lesivi della sua stabilità emotiva.
L’obiettivo non può e non deve essere svuotare i canili senza considerare le conseguenze e gli impatti sul cane e, soprattutto, sulla famiglia che lo accoglierà.

Ma la cosa più grave è che quel cane perderà la sua autonomia.

La conclusione: il cane ferale è un cane speciale perché ha mantenuto la sua vera natura e l’adattabilità nasce da un ambiente vissuto e non è un’abilità che si può evolvere senza esperienza.

26/05/2025

Oggi come oggi la cinofilia è a un punto di svolta perché peggio di così non può andare ed è un dato certo ormai.
L'educazione del cane non è più fornita rispettando i parametri di specie ma usando parametri afferenti all'antropologia.
Questo principio devia tutto il processo di educazione di fatto educando il cane come se fosse il bambino mai avuto o cresciuto.
L'educazione non può avve**re contro natura ma deve seguirla, non dimentichiamoci che il cane è nato per essere un nostro compagno e noi, con il passare dei secoli, siamo diventati la sua guida, coloro che gli indicano la via per svolgere i compiti dettati dalla memoria di razza e dalla selezione.
Il vero tallone d'achille non è il cane ma bensì NOI!
E prima ne prendiamo consapevolezza prima torniamo ad educare i cani secondo una logica rispettosa della natura.

Ti sei mai chiest* a cosa serve il seduto e come lo vede il cane? Oggi voglio parlare di questo esercizio che chiediamo ...
06/05/2025

Ti sei mai chiest* a cosa serve il seduto e come lo vede il cane?

Oggi voglio parlare di questo esercizio che chiediamo puntualmente al cane.
Ma non voglio parlare del comando fine a sé stesso ma di come lo vede il cane, insomma il suo punto di vista.

La prima cosa che fa il cane quando vede il cibo è che si siede.
É la prima associazione che impara:
CIBO=SEDUTO

E se la porta dietro per tutta la vita🫠

Anche quando lo apprenderà perché glielo chiediamo noi vorrà sempre un premio!
Con il tempo imparerà che seduto sarà non solo per il cibo ma per ottenere altro da te: per esempio, una carezza o un bravo!

La carezza ed il bravo sostituiranno il cibo.

Cosa ne pensi di questa visione?
Fammelo sapere nei commenti

29/04/2025

Ti do due motivi per cui il cane non ti ascolta!

1) Se gli stai insegnando un esercizio rimani concentrat* su quello che gli stai chiedendo. Se l'esercizio è SEDUTO non dare altri comandi come TERRA perchè il cane si confonde e di conseguenza non ti ascolta

2) Quando lo richiami dagli il tempo di capire cosa deve fare: continuare a chiamarlo ripetendo il nome non lo farà ve**re da te prima.

Questi sono solo due motivi per cui il cane non ascolta, ma ce ne sono molti altri ma tutti hanno una cosa in comune: NON SAPPIAMO COSA CHIEDERGLI.

L'apprendimento del cane funziona esattamente come il nostro: più le cose sono semplici e prima si impara.
Quando dobbiamo insegnargli qualcosa o dobbiamo chiedergli qualcosa che sa già fare cerchiamo di essere il più coerenti possibile cosi da non indurlo in errore.

Hai un cane che non ti ascolta?
Scrivimi in DM e ti aiuteremo a costruire una relazione corretta con lui

28/04/2025

Dubbio amletico: cane sul letto oppure no❓

Siamo nel perimetro della gestione delle risorse.
É quel campo dove i proprietari fanno fatica a muoversi, anche se accompagnati da un educatore cinofilo che li indirizza verso la strada giusta.
La gestione delle risorse è un campo educativo della vita del cane: bgrazie ad essa impara gli autocontrolli, a gestirsi in presenza di stimoli e/o risorse (cibo, gioco) ed è un processo che deve essere impostato sin dai primi giorni in casa.

La parte che più crea dissidi e pareri discordanti è se far dormire il proprio cane a letto oppure no.

Bene, vi darò il mio pensiero.
Non si può dire NO a prescindere.

Quando un cane vive in casa non vive solamente gli ambienti ma anche la relazione con la propria famiglia che si consolida sempre di più.

Per quanto mi riguarda non è far dormire il cane sul letto ma il fatto che lo stesso per il cane possa diventare una risorsa da difendere.
Noi lo insegniamo ai nostri clienti quando ce lo chiedono ma siamo fermi nell'impostare il fatto che il cane debba scendere quando il proprietario glielo chiede.

Spesso e volentieri, i casi di moriscatura avvengono quando il proprietario ha provato a far scendere il cane dal letto ed al rifiuto ha insistito fino a prendersi un ringhio ed anche un morso.
Quando ciò accade vuole dire che le relazioni non sono bilanciate e che è il cane a prendere il sopravvento nelle situazioni.
La gerarchia non esiste, esiste solo la difesa di quanto si è guadagnato.

Proprio per questo motivo, siamo chiari con i nostri clienti nell'impostazione di questa parte della vita.

E laddove vediamo indecisione siamo altrettanto fermi nell'impostare linee guida diverse.

Fammi sapere nei commenti cosa ne pensi.

🎯 Stage di RiportoHai mai sognato un cane che riporta con entusiasmo, precisione e gioia?Questo seminario fa per te!📅 Po...
22/04/2025

🎯 Stage di Riporto
Hai mai sognato un cane che riporta con entusiasmo, precisione e gioia?
Questo seminario fa per te!

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Le emozioni sono un processo complicato.Quando spiego ai miei clienti come il cane vive le emozioni divido sempre il pro...
21/04/2025

Le emozioni sono un processo complicato.

Quando spiego ai miei clienti come il cane vive le emozioni divido sempre il processo in due momenti: quello che si vede e quello che non si vede.
Ciò che si vede è il comportamento che consegue all'emozione e quello che non si vede è il meccanismo che si nasconde dietro un comportamento.

Ci concentriamo su ciò che si vede ma è basilare farlo anche su ciò che non si vede perché è proprio quel meccanismo che permette al cane di vivere al cane gli avvenimenti in modo corretto.

Preve**re sempre le emozioni negative consente di metterlo in una campana di vetro e di proteggerlo da tutto e tutti senza permettergli di vivere la vita per quello che è e di crearsi esperienze che possano consentirgli di vivere più serenamente gli eventi.

Prendiamo ad esempio i cani di piccola taglia.
Non vengono gestiti come un cane di media o grossa taglia.
Vengono trattati come bimbi da proteggere: non vengono lasciati liberi per la paura che possano essere aggrediti, i bisogni li fanno in casa, sulle traversine, si portano fuori il minimo sindacale, vivono perennemente con il cappottino.
Si dimentica che anch'essi sono cani.
Questa deprivazione non gli permette di vivere l'ambiente e di strutturarsi emotivamente all'ambiente.

Le emozioni che vive il cane sono quelle primarie, non possono vivere quelle secondarie perché sono deputate agli eventi futuri.

Come ti comporterai ora?
Fammi sapere nei commenti.

Indirizzo

Via Nazario Sauro 8
Arcore
20862

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AFFINITYDOG

Affinitydog nasce nel novembre dal suo fondatore Marzio Sala, ora direttore e presidente, dopo un percorso come docente presso altre scuole. Affinitydog da allora ha proseguito il suo lavoro e il suo perfezionamento mediante stage in Italia e all’estero.

E’ diventata una realtà di riferimento per i proprietari e per gli operatori del settore; infatti dal giorno della sua nascita ha aiutato più di settecento proprietari nella gestione del proprio cane e contribuito a formare duecento educatori cinofili con la sua scuola e più di duecento educatori nei seminari che svolge in tutta Italia. Oltre alla formazione di educatori cinofili, proprietari ed operatori del settore, Affinitydog si occupa anche di dare supporto ai canili con formazione ai volontari e agli addetti ai lavori e con veri e propri piani di gestione della struttura.

Affinitydog contempla tre campi di addestramento: uno ad Arcore, in provincia di Monza, che è la sede principale, uno a Tempio Pausania, in provincia di Olbia, e una a Calasetta, in provincia di Carbonia.