Rugoleum è un progetto di micro azienda agricola volta all’autoproduzione di alimenti di eccellente qualità e salubrità, in armonia e rispetto con il territorio, integrando a questo scopo le migliori tecnologie alimentari e le varie tradizioni che nel corso della mia vita ho avuto modo di conoscere e carpirne i segreti. Rugoleum è principalmente Olio Extra Vergine di Oliva di superiore qualità. Il
mio primo approccio con l’olivicoltura risale al 1996 quando ebbi modo di collaborare con una piccola azienda pugliese, sita nella splendida campagna della città di Vieste. Ebbi modo di passare qualche anno in quel contesto e di assorbire la passione per questo alimento nutraceutico, in un luogo di tradizione millenaria per questa coltura. Questa esperienza è stata un tesoro inestimabile che ho avuto modo di mettere in pratica prendendo in mano l’uliveto Rugoleum alla fine del 2018, nelle colline orientali della pedemontana trevigiana. L’uliveto era già improduttivo da due anni, con un sesto d’impianto troppo fitto ma con una spettacolare esposizione a sud, in un terreno con forte pendenza. Ho capito subito che le potenzialità di un prodotto di altissima qualità c’erano ma richiedevano una gestione “eroica” e non meccanizzabile a causa della pendenza e scelte drastiche, la principale è stata la rimozione di un terzo degli alberi al fine di fornire più luce e aria alle piante. Non è stato davvero facile il giorno che motosega in pugno ho fatto il primo taglio, tutti attorno mi hanno preso per pazzo, e io stesso vedendo queste piante di 30 anni non fui certo libero da dubbi. Quindi una totale “ricostruzione” della forma degli alberi attraverso una potatura di riforma atta ad adottare la forma di allevamento detta Vaso Policonico Semplificato, il sistema più efficiente secondo le ricerche scientifiche e agronomiche. Le mie scelte sono state premiate nel secondo anno di conduzione, e il primo di produzione, ottenendo un prodotto assolutamente eccelso, valutato tramite analisi chimiche e panel organolettico ufficiale AIPO che dimostrava un prodotto eccezionalmente fruttato, privo di difetti. Lo stesso prodotto veniva premiato al Concorso “Il Miro d’oio” nel maggio del 2021. Altra importante anima di Rugoleum è la produzione orticola nella forma più tradizionale possibile. Questa tradizione affonda principalmente nella mia infanzia e nei miei nonni paterni, i quali erano orticoltori di un modesto appezzamento per estensione ma che gli permise di vivere e di sfamare una famiglia, specializzandosi nella produzione di piantine e sementi da orto che poi rivendevano nei mercati. Da bambino giravo per i sentieri di quell’orto che mi sembrava immenso, vedendovi un mondo magico come tutti i bambini che adorano giocare con la terra, acqua e sporcarsi fino alla punta delle orecchie. Mio nonno non era affatto felice del nostro scorrazzare in quel mondo che per lui era fonte di sussistenza, ma credo che oggi sarebbe felice e orgoglioso di sapere che quel giocare mi ha portato a seguire le sue orme, vivere della propria terra sebbene molti anni dopo. In questo sono stati illuminanti i miei viaggi giovanili che mi hanno permesso di vivere e apprezzare in pieno le vere economie agricole di sussistenza, in special modo nel Messico meridionale, nella Sierra Madre del Sur dove ebbi modo di vivere diversi mesi in una “casa” concessami gratuitamente da un umile possidente terriero in cambio di fare lavori di ristrutturazione e manutenzione visto che era abbandonata da tempo. Dicevo umile possidente, il caro Rutilo, perché possedeva centinaia di ettari di boschi e pendii ma viveva umilmente dei loro frutti, e sfruttando le risorse in legname solo ed esclusivamente nella misura del denaro contante che gli serviva per fare lavori o per necessità. Avrebbe potuto guadagnare milioni di dollari con uno sfruttamento di tipo aziendale dei suoi possedimenti boschivi, lui invece tagliava e vendeva solo nella misura del contante che effettivamente gli serviva per primarie necessità. Sempre in quei luoghi ho imparato e vissuto come si coltiva in forte pendenza, e giunto qui a Rugoleum per fare il mio orto ho dovuto terrazzare, senza uso di macchine ma solo vanga e piccone, prima un piccolo fazzoletto di terreno molto argilloso e refrattario a farsi lavorare data la sua assoluta verginità. Dopo tre anni sono arrivato a terrazzare quasi 600 mq di orto, cominciare a modificare la grana del terreno e innescare tutti quei processi naturali di rigenerazione del terreno al fine di avere sempre una composizione organica che permetta alle coltivazioni di esprimere il territorio. Cosa che non avviene nelle coltivazioni per sfruttamento economico, anche se biologiche, in cui il terreno è solo un substrato sterile in cui i nutrienti vengono forniti solo attraverso le concimazioni, chimiche o organiche che siano. Ho quindi scoperto la grande vocazione di questo terroire per il pomodoro, peperoncino, e varie solanacee, nonché il mais di cui in Messico ho potuto toccare con mano la coltivazione millenaria originale. Da qui sto sperimentando diversi trasformazioni tradizionali di questi prodotti nel contesto legislativo delle PPL (Piccole Produzioni Locali) del Veneto, illuminato e lungimirante progetto proprio per dare una connotazione e valorizzazione alle micro realtà come la mia. Siamo attualmente in corso di conseguire la nostra licenza come PPL per le trasformazioni orticole, farine nonché l’Olio Extra Vergine di Olive. Rugoleum è un progetto che non avrà mai fine, sarà sempre un divenire, un amore per questa terra facendo si che sia di sostentamento per me, e un piacere per le papille gustative per chi vorrà credere in questo tipo di agricoltura, prodotti tradizionali ma studiati e approcciati con inclinazione scientifica dove la tradizione si rivela limitata. In progetto ho anche la ricezione turistica e ristorazione a dimensione casalinga per poter apprezzare i miei prodotti, cucinati dalle stesse mani e occhi che li hanno visti germogliare, curati e trasformati.