19/05/2025
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‼️ NON TOCCARMI!! NON PRENDERMI!!
🦌 Da marzo a giugno è possibile imbattersi in piccoli di animali selvatici. Apparentemente sembrano abbandonati e spesso, istintivamente, vengono portati via dal loro ambiente poiché si pensa siano in pericolo.
In realtà però questi piccoli non sono abbandonati dalle madri, ma è un normale comportamento antipredatorio adottato da alcune specie, come gli ungulati (cervi, caprioli, daini), le lepri e da alcuni uccelli che vengono chiamati nidifughi (abbandonano il nido dopo la schiusa o comunque prima di saper volare) come ad esempio i merli o i fagiani. Infatti nelle prime settimane di vita i piccoli non sono in grado di seguire la madre e pertanto rimangono accovacciati nell’erba. La madre torna dal piccolo solo per nutrirlo e nel frattempo si sposta per nutrirsi a poca distanza. I piccoli presentano un mantello caratteristico (ad esempio le pomellature di caprioli o cervi) che permette di mimetizzarsi con l’ambiente ed inoltre le particolari cure di pulizia della madre permettono che il cucciolo sia pressoché privo di odore e pertanto non facilmente identificabile dai predatori.
✅ Se un piccolo viene portato via dal proprio ambiente naturale e privato quindi delle cure della madre difficilmente sopravvivrà e comunque sarà destinato a vivere in cattività poiché farà fatica a reinserirsi coi propri simili nell’ ambiente naturale. Pertanto se si incontra un piccolo appartenente alle specie che adottano questo comportamento NON BISOGNA ASSOLUTAMENTE TOCCARLO, e ci si deve allontanare immediatamente per permettere alla madre di ritornare dal proprio cucciolo. Se pensate che realmente un piccolo sia in pericolo contattate il 112, che provvederà a valutare il caso ed eventualmente ad attivare i soggetti deputati al Soccorso fauna selvatica in difficoltà competenti per territorio.
(foto Graziano Capaccioli)