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Puppies in action In associazione arrivano sempre più telefonate di famiglie scoraggiate per i comportamenti non desiderati dei loro cuccioli. Benvenuti in: PUPPIES IN ACTION!

Cominciare bene per crescere meglio. Di cosa parleremo?... chiedetecelo voi! Questa pagina nasce perché in associazione arrivano sempre più telefonate di famiglie scoraggiate per i comportamenti non desiderati dei loro cuccioli. Le telefonate sono tra le più disparate, variano da proprietari che raccontano divertenti e comici aneddoti dei propri puppies, a proprietari in preda all’angoscia perché

non si aspettavano un cucciolo così ragguardevole. Fortunatamente, anche se in percentuale minore, alcune persone contattano una scuola di educazione e cultura cinofila per farsi aiutare nella ricerca e nella scelta di un cucciolo prima del suo arrivo a casa. Allora ci siamo chieste come potervi aiutare e come preparare alla convivenza con un cucciolo e quindi saremo qui a scrivere le nostre esperienze, a condividere interessanti articoli di colleghi, a consigliarvi attività su misure per voi.

STIAMO TORNANDO! 🐾 Ricomincia il percorso per cuccioli firmato ametàSTRADA 💚🧡Cinque incontri per cominciare con il piede...
28/09/2022

STIAMO TORNANDO! 🐾



Ricomincia il percorso per cuccioli firmato ametàSTRADA 💚🧡

Cinque incontri per cominciare con il piede giusto insieme al vostro cucciolo.

Per info&iscrizioni:
Simona 334 9486794
Cristina 346 9502595

🎉Un sabato pomeriggio con i cuccioli!Il 26 febbraio dalle 14:30 alle 17, ci vediamo al campo per le puppy class!👉 conosc...
17/02/2022

🎉Un sabato pomeriggio con i cuccioli!

Il 26 febbraio dalle 14:30 alle 17, ci vediamo al campo per le puppy class!

👉 conosceremo i nuovi arrivati attraverso una valutazione come soggetto singolo e del “gruppo famiglia”

👉i nostri cuccioli conosceranno i propri simili in un clima adeguato rispettando i propri tempi

👉👉 con focus sulla comunicazione 💚💚💚

🟠🟢Info:

✔️Cristina 346 9502595
✔️Simona 3359486794
✔️[email protected]

✔️Costo: € 25 + tessera OPES € 7

Uno dei primi passi che ci si trova a dover compiere dopo la decisione di accogliere un nuovo membro in famiglia è quell...
21/01/2022

Uno dei primi passi che ci si trova a dover compiere dopo la decisione di accogliere un nuovo membro in famiglia è quello di scegliere dove andarlo a cercare.
Due fra le scelte più comuni sono di certo l'allevamento o il canile.
Solitamente chi si rivolge ad un allevamento è perché desidera un cucciolo appartenente ad una specifica razza, mentre chi si addentra nel labirinto dei canili, rifugi e associazioni lo fa con l'intenzione di aiutare un cane in difficoltà.
Non sempre però i fatti sono la traduzione reale delle intenzioni.
Bisogna in entrambi i casi assicurarsi delle condizioni di salute e di benessere del cucciolo che si vuole adottare, ricordandosi che quando queste vengono a mancare possiamo ritrovarci a dover affrontare tutta una serie di difficoltà dovute alle carenze vissute. In una situazione di canile possiamo aspettarci che i mesi precedenti l'adozione possano non essere stati piacevoli, mentre in allevamento bisogna pretendere che questo avvenga per l'equilibrio futuro del cucciolo. Dopo tutto, ciò che si paga per avere con sé un cucciolo di razza non è solo il pedigree, ma la sicurezza di adottare un individuo cresciuto e curato secondo tutti i parametri necessari.




" La verità è che non basta l'amore per una giusta adozione, non basta avere una bella casa, non basta avere un discreto...
20/01/2022

" La verità è che non basta l'amore per una giusta adozione, non basta avere una bella casa, non basta avere un discreto conto in banca per le spese veterinarie e una recinzione idonea se si ha un giardino. Non sono sufficienti le migliori crocchette di qualità e le corse nelle aree cani, non saranno mai abbastanza se non abbiamo intenzione di stringere legami con quel cane nel rispetto del suo essere un animale Senziente, dotato di emozioni e motivazioni che lo rendono unico e attore della sua esistenza." Claudia Marini, istruttore cinofilo ( canisciolti)

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Le prime cose a cui pensare quando si decide di prendere un cucciolo è il tempo che ognuno dei componenti della famiglia...
18/01/2022

Le prime cose a cui pensare quando si decide di prendere un cucciolo è il tempo che ognuno dei componenti della famiglia può dedicargli.
Da non sottovalutare, nel caso in cui si decida di prendere un cucciolo da un allevamento, quali sono le peculiarità di ogni razza.
Bisognerà essere consapevoli che ognuno di loro avrà un carattere, una personalità ed un’individualità ben definite con le quali ci incontreremo e scontreremo in ogni tappa della crescita. Il nostro obiettivo dovrà essere quello di non modificare le sue caratteristiche ma rispettarle e crescere insieme, amalgamando i bisogni di ciascun membro della famiglia senza mai prevaricare l’uno sull’altro.

Uno dei primi passi che ci si trova a dover compiere dopo la decisione di accogliere un nuovo membro in famiglia è quello di scegliere dove andarlo a cercare.
Due fra le scelte più comuni sono di certo l'allevamento o il canile.
Solitamente chi si rivolge ad un allevamento è perché desidera un cucciolo appartenente ad una specifica razza, mentre chi si addentra nel labirinto dei canili, rifugi e associazioni lo fa con l'intenzione di aiutare un cane in difficoltà.
Non sempre però i fatti sono la traduzione reale delle intenzioni.
Bisogna in entrambi i casi assicurarsi delle condizioni di salute e di benessere del cucciolo che si vuole adottare, ricordandosi che quando queste vengono a mancare possiamo ritrovarci a dover affrontare tutta una serie di difficoltà dovute alle carenze vissute. In una situazione di canile possiamo aspettarci che i mesi precedenti l'adozione possano non essere stati piacevoli, mentre in allevamento bisogna pretendere che questo avvenga per l'equilibrio futuro del cucciolo. Dopo tutto, ciò che si paga per avere con sé un cucciolo di razza non è solo il pedigree, ma la sicurezza di adottare un individuo cresciuto e curato secondo tutti i parametri necessari.




C’è chi lo utilizza in auto, chi in casa, chi per la notte e chi per lasciare il cucciolo solo in casa. Ci sono quelli p...
29/11/2021

C’è chi lo utilizza in auto, chi in casa, chi per la notte e chi per lasciare il cucciolo solo in casa.

Ci sono quelli pieghevoli, quelli rigidi in plastica o in ferro e quelli in stoffa.
Qualcuno lo vede come un riparo, altri come una costrizione.

Vi va di fare un po' di chiarezza?

Il kennel, o trasportino, è semplicemente uno strumento, al pari di un guinzaglio o di una museruola, e come tale va saputo adoperare e va saputo adattare l'utilizzo rispetto al cane e rispetto alla situazione.

Come sempre, in questo post, parleremo senza entrate nello specifico di ogni singola situazione perché questa ultima può essere valutata solo insieme ad un professionista, che conosce il vostro cane.
Il primo passo è quello della presentazione dell'oggetto al cane. Dobbiamo infatti pensare che il più delle volte alcuni strumenti che per noi sono normali per il nostro cane sono completamente sconosciuti e perciò è fondamentale il modo attraverso cui decidiamo di mostrarglieli.
È importante anche scegliere quello giusto, alcuni fanno più rumore, come quelli metallici pieghevoli, altri fanno un rumore diverso, come quelli di stoffa, altri ancora sono più bui, come quelli in plastica, e ciò che ci dobbiamo necessariamente chiedere è questo: quale piace di più al mio cane?
Perché onestamente, non importa se si abbina al colore dei sedili o del divano, dentro ci deve stare lui.
Dal punto di vista della sicurezza quelli in alluminio sono i migliori, non si piegano, non si rompono e resistono a urti e morsi, evitando che il cane si possa ferire.
I più pratici invece sono quelli pieghevoli, aperti all'occorrenza e richiudibili per occupare poco spazio quando non servono.
Quelli in plastica, invece, sono una via di mezzo, ma oltre a non far passare molta luce, si scaldano parecchio se non sono sufficientemente grandi rispetto al cane e con il tempo si usurano più facilmente.
La scelta rispetto all'utilizzo, come abbiamo detto all'inizio, è situazionale.
Se il nostro amico del parco gli ha dato una certa funzione questo non vuol dire che la medesima sia corretta per il nostro cane.
In macchina è certamente preferibile alla cintura di sicurezza per evitare che il cucciolo si muova in giro per l'abitacolo mentre guidiamo e in caso di incidente evita limita molto il rischio di ferimento.
L'impiego in casa invece è una scelta del proprietario, a volte più rivelarsi utile per affrontare alcune situazioni, ma spesso non si rivela né necessario né dannoso.
Ciò che è certo invece è che non deve essere percepito come l'unico modo per mettere in pausa il cucciolo e poterci fare gli affari nostri senza dover badare a lui.
Se sono presenti delle difficoltà di gestione in casa è bene contattare subito un professionista e affrontare il problema di petto.




Ecco l’articolo promesso ieri💚👉 http://www.marchesinietologia.it/2018/12/18/perche-siamo-cosi-attratti-dai-cuccioli/
27/11/2021

Ecco l’articolo promesso ieri💚

👉 http://www.marchesinietologia.it/2018/12/18/perche-siamo-cosi-attratti-dai-cuccioli/




I cuccioli suscitano in noi un desiderio di protezione, accudimento e cura e, di converso, proviamo una forte soddisfazione ogni volta che dedichiamo le nostre attenzioni a un esserino così smaccatamente vulnerabile. Lo dimostra il fatto che gli aspetti più importanti del nostro rapporto con gli a...

Domani un articolo interessante 💚
26/11/2021

Domani un articolo interessante 💚



Quando si decide di adottare un cucciolo, o un cane in generale, sempre più frequente è la prassi del preaffido. Ma cosa...
24/11/2021

Quando si decide di adottare un cucciolo, o un cane in generale, sempre più frequente è la prassi del preaffido.

Ma cosa vuol dire?
In che cosa consiste?

Molte persone si indignano di fronte all’idea che qualcuno possa voler entrare in casa propria per giudicare abitudini, stile di vita e capacità di gestire un cane, soprattutto chi di cani ne ha già avuti e sente di non dover dare spiegazioni.
In realtà la finalità vera dell’iter di preaffido è più profonda (badate bene, abbiamo scritto “iter”,non “incontro”, e fra qualche riga capirete il perché).
Certo è indispensabile valutare le possibilità di gestione del cane da parte della famiglia e le caratteristiche di sicurezza di una casa, ma non dovrebbe essere importante se sono presenti due bagni o se spolverate abitualmente le mensole del salotto. Quello che conta davvero però è capire se avete scelto il cane adatto a voi.
Eh sì, perché non tutti i cani sono adatti a tutte le persone, e viceversa.
La buona riuscita di un'adozione sta nel saper combinare perfettamente i desideri della famiglia con quelli del cane.
Vi piacciono le stesse cose?
Avete una visione simile del mondo?
Pensate di passare le giornate nello stesso modo?

Capire tutto questo è possibile solo attraverso una piccola conoscenza iniziale, fatta di qualche incontro e qualche esperienza condivisa che possano permettere a tutti di fare le dovute valutazioni e al cane di inserirsi gradualmente in un contesto nuovo, senza forzature e rispettando i giusti tempi.




"I Cani del Sud possiedono un bagaglio di stratosferiche competenze (alcune tramandate geneticamente da generazioni, alt...
23/11/2021

"I Cani del Sud possiedono un bagaglio di stratosferiche competenze (alcune tramandate geneticamente da generazioni, altre frutto di acquisizione di esperienze) che di norma sono estremamente funzionali per la sopravvivenza all'interno del territorio al quale appartengono.

Ricordate loro che, una volta arrivati al Nord, non vi devono niente.
Che non devono esservi grati.
Che non devono compiacervi, né trasformarsi in dei pet.

E non chiedetegli, per favore, di dimenticarsi chi sono.”💛

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HO ADOTTATO UN CANE DAL SUD.

Quando dite: "Ho adottato un cane dal Sud, ma è un disastro: ha paura di tutto, non vuole uscire di casa, abbaia alle persone e agli altri cani, non so più che fare!" mi verrebbe spontaneo di chiedervi di sedervi un attimo nel prato, accanto al cane, e di ragionare insieme.

I Cani del Sud possiedono un bagaglio di stratosferiche competenze (alcune tramandate geneticamente da generazioni, altre frutto di acquisizione di esperienze) che di norma sono estremamente funzionali per la sopravvivenza all'interno del territorio al quale appartengono.

Ad esempio: alcuni Cani del Sud sono abilissimi comunicatori.

Alcuni sanno trovare risorse alimentari e sostentamento praticamente in ogni habitat del Pianeta: sono dei maestri, ad esempio, nello scovare l'unica scatoletta di tonno contenente ancora qualche residuo in un bidone di spazzatura pieno di inutile plastica.

Altri sono dei maghi dell'evitamento e sanno scappare in maniera eccellente dalle situazioni, a loro avviso, potenzialmente rischiose.
Conosco personalmente un terzetto di fratelli siciliani capaci di rendersi perfettamente invisibili all'uomo durante una passeggiata nel bosco.
È come se sapessero scomparire.
Gliel'ho visto fare.
Lo giuro.

Oppure alcuni individui hanno sviluppato eccellenti capacità di gestione dei conflitti.

Altri ancora sanno sfruttare così bene le loro intelligenze sociali da essere capaci di tenere unito un gruppo.

E poi ci sono quelli capaci di mettere in sicurezza, difendere e proteggere un territorio che definiscono di loro competenza.
Possono mostrarsi in grado di allontanare creature molto più grandi e pericolose di loro, se necessario.
Essere umano compreso.
E lo sanno fare con una forza e una tenacia che Rambo spostati.

Ma, ahimè, a tutte queste competenze straordinarie, quasi nessuno di noi è capace di dare valore.

Prendiamo un Cane dal Sud e ci aspettiamo che magicamente si adegui alle aspettative della nostra famiglia umana.

Che accetti di camminare legato ad un guinzaglio anziché libero.

Che non rovisti nella spazzatura.

Che non rubi il cibo dalla tavola.

Che non abbai alle persone per strada, segnalandole al suo gruppo sociale come era abituato a fare.

Come se non fosse già abbastanza difficile e doloroso abbandonare la propria famiglia.
Vivere una certa quantità di tempo chiuso in una gabbia di canile.
Cambiare regione, alimentazione, clima.
Cambiare vita.
E, infine, dover cambiare anche se stessi.
Dimenticare le proprie tanto esercitate abilità.
Accantonare le competenze costruite con impegno e doversi reinventare, da capo, un nuovo modo di stare al mondo.
D percepire il mondo.
Di essere.

Bene.
Se avete preso un Cane dal Sud, sedetevi sul prato accanto a lui/lei.

Parlate a voi stessi del vero motivo che vi ha spinto ad adottare proprio quel cane.

Siate sinceri.

Fate chiarezza nei vostri cuori.

Ricordate loro che, una volta arrivati al Nord, non vi devono niente.
Che non devono esservi grati.
Che non devono compiacervi, né trasformarsi in dei pet.

E non chiedetegli, per favore, di dimenticarsi chi sono.
Enrica Ceccarini

Molte volte una delle opzioni più semplici per non incorrere in lunghi inserimenti pre-adottivi e non spendere troppi so...
22/11/2021

Molte volte una delle opzioni più semplici per non incorrere in lunghi inserimenti pre-adottivi e non spendere troppi soldi è quella di prendere un cucciolo da una cucciolata casalinga.
Questa scelta in realtà è molto rischiosa perché il più delle volte le persone che si trovano a dover gestire mamma e cuccioli sono prive delle competenze necessarie, sia dal punto di vista della genetica sia da quello comportamentale, in sintesi rischiamo di andare incontro all’adozione di un cucciolo che non ha alle spalle una vera selezione fisica ed estetica, ma nemmeno caratteriale. Oltretutto spesso viene sottovalutato l’impegno di gestire cinque o sei cuccioli senza una preparazione professionale e quindi ci si ritrova ad avere mamme che non riescono ad occuparsi di tutto e cuccioli lasciati a sé stessi.
Ci sono però dei casi, come quello delle cucciolate dei cani da lavoro, ad esempio i Pastori Maremmani da gregge, che vengono fatti riprodurre dal pastore stesso al fine di tenere parte della cucciolata per il lavoro. Non è così raro allora ritrovare in queste situazioni dinamiche molto simili a quelle che si possono osservare nei cani liberi: di solito sono infatti presenti più adulti della stessa famiglia che a turno si possono prendere cura dei cuccioli e in questo modo aiutare la mamma evitando che si stanchi troppo e insegnando ai piccoli che esistono dei ruoli ben definiti all’interno di una sistemica familiare. Crescere all’interno della propria famiglia, liberi di fare scelte, esperienze e di instaurare legami sociali con altri cani oltre alla mamma fin dai primi giorni di vita è certamente il modo più sano di far sviluppare un individuo equilibrato.




Domani nuovi spunti e riflessioni sulle cucciolate casalinghe. Buona serata.
21/11/2021

Domani nuovi spunti e riflessioni sulle cucciolate casalinghe.
Buona serata.





Se siete riusciti a leggere il nostro post sui cuccioli in allevamento ( https://www.facebook.com/puppiesinaction.ams/ph...
20/11/2021

Se siete riusciti a leggere il nostro post sui cuccioli in allevamento ( https://www.facebook.com/puppiesinaction.ams/photos/a.107339548439983/109023814938223/?type=3) avrete certamente compreso l’importanza dei primi due mesi di vita di un cane e quanto dispendio energetico ed economico porta ad un allevatore serio.
Bene, ora immaginiamoci una situazione completamente diversa.
Gli scenari che più frequentemente ci si possono presentare in canile sono i seguenti: cuccioli nati liberi che vengono accalappiati con o senza mamma, cuccioli abbandonati a pochi giorni dal parto con o senza mamma e infine mamme libere o abbandonate che partoriscono in canile.
Ci sarebbe da scrivere un trattato solo per differenziare i cani liberi da quelli abbandonati, quindi ci dovremo focalizzare per forza di cose solo sugli aspetti più importanti.
Il primo punto da tenere bene a mente è l’ambiente in cui questi cuccioli nascono e crescono. Qualsiasi canile, per quanto possa essere ben gestito, è purtroppo un luogo ricco di fattori stressanti e tutto questo stress sofferto dai cani si traduce in tracce olfattive che vengono percepite a livello olfattivo anche dai cuccioli e dalla loro mamma che in queste condizioni ovviamente sarà meno pronta a dedicarsi ai suoi cuccioli. Quando poi questi sono tanti l’impegno è esponenziale ed è difficile che possa essere presente un aiuto sia umano che canino, come invece succede in allevamento. Spesso, anche lo spazio ridotto di un box fa sì che la mamma diventi irritabile e che quindi si preferisca separarla dai cuccioli e questo genera non solo una difficoltà da parte di questi ultimi ad autogestirsi ma anche un incremento di tutti quei comportamenti che andrebbero invece regolati da un adulto, come l’utilizzo della bocca.
Più tempo passa e più un cucciolo cresce in una condizione come questa, meno avrà possibilità di fare esperienza di vita fuori dal canile e di conseguenza di costruirsi strumenti per affrontare il momento dell’adozione.
Quando scegliamo di andare a prendere un cucciolo in canile dobbiamo tenere bene a mente che avrà bisogno di tutta la nostra pazienza e il nostro appoggio.





La scelta di acquistare un cucciolo in allevamento è il più delle volte guidata dalla preferenze estetica verso una dete...
19/11/2021

La scelta di acquistare un cucciolo in allevamento è il più delle volte guidata dalla preferenze estetica verso una determinata razza, meno frequentemente dal desiderio di avere un compagno di vita che possiede determinate qualità caratteriali.
Sicuramente l’apparenza gioca il suo ruolo, ma non dobbiamo dimenticarci che quando preferiamo un cucciolo di razza possiamo in parte già immaginare quali saranno le sue caratteristiche preponderanti. Ciò non toglie che ogni cucciolo è un individuo e come tale possiede un corredo genetico unico e quindi un carattere diverso da qualsiasi altro cane nel mondo.
Recarsi in un allevamento per acquistare un cucciolo dovrebbe fornire al futuro proprietario una serie di sicurezze, prima fra tutte una selezione genetica attenta sì all’aspetto esteriore del cane, ma in egual modo al benessere fisico e alle doti caratteriali. Preferire cuccioli bellissimi ma squilibrati dal punto di vista caratteriale non è segno di essere buoni allevatori.
Ma non basta riuscire a matchare in maniera bilanciata il pacchetto genetico del cucciolo, è fondamentale saper seguire correttamente tutte le fasi di gestazione della mamma e quelle successive alla nascita dei cuccioli.
I primi due mesi di vita sono infatti il periodo più delicato e sensibile dello sviluppo di un cane, quelli in cui sia il primo approccio al mondo, in cui si costruiscono le prime esperienze sulle quali si baserà Il futuro cane adulto.
Allevare è un dispendio energetico ed economico importante ed è per questo che il prezzo di un cucciolo selezionato secondo tutti i parametri necessari è così alto.
Non scendere a compromessi pur di avere il cane di razza è una scelta etica che permetterà nel tempo di limitare sempre di più le cucciolate di cani il cui benessere psico-fisico è dubbio, sia per quanto riguarda le condizioni di vita dei genitori, sia per le risorse dedicate alla crescita armonica dei cuccioli.





17/11/2021

Per Arthur Schopenhauer “chi non ha mai posseduto un cane, non sa cosa significhi essere amato”




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