Occhio alla Coda

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Occhio alla Coda La coda è un prezioso barometro dello stato d'animo del nostro cane. Studio per diventare educatrice cinofila | DogSitter | DogWalker

Da qui parte la mia esplorazione nel vasto mondo della cinofilia e nella vita quotidiana a 6 zampe.

09/07/2025
21/03/2025
C’è chi il Natale lo affronta con stile e chi lo vive in anarchia… comunque sia, anche per quest’anno è quasi andato! 😝✨...
25/12/2024

C’è chi il Natale lo affronta con stile e chi lo vive in anarchia… comunque sia, anche per quest’anno è quasi andato! 😝✨🎄

Ultimamente ho davvero poco tempo per i social. Si va per priorità e loro per me lo sono decisamente 💛🐾[guest Gigi la Gi...
19/11/2024

Ultimamente ho davvero poco tempo per i social. Si va per priorità e loro per me lo sono decisamente 💛🐾
[guest Gigi la Giraffa🦒]

E fu così che Bitto, mio Maestro, salì ufficialmente in cattedra conquistando la “cumpa” di 16enni del MapelliFelice e o...
16/05/2024

E fu così che Bitto, mio Maestro, salì ufficialmente in cattedra conquistando la “cumpa” di 16enni del Mapelli

Felice e onorata di lavorare con i ragazzi per un po’ di insieme a due colleghe eccezionali .educatricecinofila

❤️ 💪🏻

Il cane e il lupo.Il padre e il figlio - eppure così diversi. Due facce della stessa medaglia. Tramite loro imparo a ved...
26/03/2023

Il cane e il lupo.
Il padre e il figlio - eppure così diversi. Due facce della stessa medaglia. Tramite loro imparo a vedere il mondo da almeno altri due punti di vista. Compagni di viaggio inestimabili 🙏✨


Giotto e i suoi fantasmi.La vita di un cane diffidente è piena di mostri. Alla sola vista di una ruspa l’adrenalina entr...
21/10/2022

Giotto e i suoi fantasmi.
La vita di un cane diffidente è piena di mostri. Alla sola vista di una ruspa l’adrenalina entra in circolo, il pelo si rizza, parte l’abbaio.

Entro nel suo mondo e provo a concedergli il tempo e lo spazio per un’avvicinamento guardingo. Lo accompagno ad annusare questa paura e infine vincerla insieme.

Ci sono cani solidi e ci sono cani come Giotto che ogni giorno mi sottopongono la sfida a rimanere sensibile e aperta, a sforzarmi di vedere il mondo da un punto di vista diverso.

Haru è un’akita tosta. Lei e la sua Persona vivono insieme da poco meno di due anni e sono proprio un bel binomio, di qu...
05/07/2022

Haru è un’akita tosta. Lei e la sua Persona vivono insieme da poco meno di due anni e sono proprio un bel binomio, di quelli in cui senti che si sono trovate due anime affini.

Il punto è quindi insegnare ad Haru che esistono anche altre persone che possono inserirsi nella loro routine senza sconvolgerla. E ci sono voluti 8 incontri in cui, con grande pazienza reciproca e con misurata gradualità, ci siamo incontrate, conosciute, studiate, ci siamo reciprocamente prese le misure letteralmente AL MILLIMETRO.

Oggi, al nono incontro, mi sono guadagnata la confidenza e la fiducia di Haru per girare le chiavi nella serratura, vestirla e guidarla non solo senza timore reciproco, ma anche con un fitto dialogo continuo. Con un akita. Mai avrei detto che saremmo riuscite a comunicare così tanto tra di noi 🥰💛

Mi hai messo alla prova e mi hai insegnato cosa vuol dire essere davvero presenti, assertivi senza scivolare nell’opposizione competitiva, uscire dagli schemi: tuoi quanto miei.

Forse qualcun altro ci avrebbe messo meno tempo, ma sento che io e te adesso abbiamo un terreno comune da cui partire per un dialogo che è solo appena iniziato 💛

18/05/2022

Modulo 11 del corso educatore cinofilo. Parco di Monza. Le lezioni con Ivano non deludono mai e regalano sempre delle perle, come questo incontro fortuito con un branco di cani conviventi: un CLC, un leonberger, un australian Shaperd, un akita americano. Ah e poi c’è anche un intruso: un cane da pastore dei villaggi dell’est (per noi semplicemente Boris 💛). I 4 cani conviventi sono tutti maschi. Frequentano regolarmente il parco e il semplice vederli camminare dietro la loro Persona (un tipo pazzesco che non si vede nel video purtroppo) ti fa capire tante cose dell’armonia che hanno costruito. Certo non è da tutti. Ci vogliono tanti fattori che permettono di giostrare continuamente gli equilibri. Nel mio piccolo, mi ha dato grande incoraggiamento: non c’è spazio per sterili dogmi, c’è solo l’essere presenti con sincerità nel ruolo di guida. E se i nostri cani vorranno accettarla con fiducia sia per noi tanto motivo di onore che un onere.


Il ringhio mi sta a cuore. Sì, perché troppo spesso è bistrattato: o viene ignorato (es. proprietari di cagnetti piccoli...
13/04/2022

Il ringhio mi sta a cuore. Sì, perché troppo spesso è bistrattato: o viene ignorato (es. proprietari di cagnetti piccoli che deridono il loro chihuahuino che ringhia 😑) o viene stigmatizzato (es. proprietari di cani più grossi che partono in quarta con la serie completa del “mi manchi di rispetto!” tirando in ballo sconclusionate questioni di dominanza 🤦🏻‍♀️).

Il ringhio è una forma di COMUNICAZIONE di ostilità. Non è buono e non è cattivo. È un segnale. Punto. Per capirne il significato va, come sempre, valutato il contesto. 🔎QUANDO il mio cane ringhia? A CHI? DOVE? COME (a bocca chiusa, mostrando i denti, prolungato/breve)? Cosa stava succedendo SUBITO PRIMA, cosa è successo SUBITO DOPO?🔍

Capita che Bitto ogni tanto faccia partire un micro ringhio sommesso quando è sul suo divano-cuccia e ci avviciniamo per fargli coccole che lui in quel momento non gradisce. Non c’è da scandalizzarsi. Il rispetto dell’altro inizia anche da qui. Mi chiedi distanza, ti lascio spazio. Poi ti tengo d’occhio prendendo nota di quanto scritto sopra e indagherò le cause🧐: mi tieni lontana perché hai una ferita e non vuoi farti toccare? Ti fa male il tuo dente rotto? 🤔 C’è una risorsa preziosa che stai difendendo? Semplicemente Giotto ti ha rotto le scatole tutto il giorno e mi stai dicendo ‘non-ti-ci-mettere-pure-tu-oggi-MOLLAMI’? 😅

Mi piace pensare che siamo immersi in una comunicazione continua con i nostri cani. Più è ricca di sfumature, più possiamo capirci. Non insegniamogli a non ringhiare del tutto con punizioni ripetute ogni volta che usa questo segnale. Altrimenti un domani rischiamo di arrivare al triste “è impazzito e mi ha morso senza avvisaglie” che racconta di un’esasperazione montata per infiniti momenti di comunicazione inascoltata.





07/04/2022

Nel mondo delle agenzie da cui provengo, “il creativo” è un personaggio del tutto particolare. Essere un vero creativo va ben oltre il semplice ruolo professionale, diventa una modalità intrinseca di interpretare la realtà e rielaborarla in forme nuove.

Per tanto tempo si è pensato che il cane apprendesse come fosse un robot: “carico a sistema” delle procedure, per lo più istruzioni motorie, da eseguire quando impartisco un comando. Poi abbiamo capito che il cane non apprende solo negli slot (per rimanere in gergo agenzia) che gli dedichiamo, ma impara costantemente, H24, dall’ambiente in cui è immerso. Da ogni situazione di vita che incontra. Non solo. Il cane RIELABORA. Quello che ha appreso ormai è suo e ne può fare ciò che vuole. Può combinare, scombinare e ricombinare a totale piacimento gli elementi che ha appreso.

Questo va tenuto in considerazione quando si progetta un percorso educativo. Nei mesi scorsi Bitto ho lavorato sull’attivazione mentale: ha imparato a scoperchiare con la bocca diversi tipi di contenitori per raggiungere il cibo nascoso sotto. E’ diventato molto efficiente nel farlo, quasi chirurgico. Con Giotto invece sto portando avanti un lavoro di segnalazione in ricerca olfattiva di sostanza nascosta sotto i conetti.
Ho voluto fare un esperimento e di proposito ho chiesto a Bitto di fare il lavoro di Giotto. La sua prima risposta è stata applicare esattamente quello che è diventato bravissimo a fare: sollevare i contenitori più strani.

Il contesto era evidentemente diverso dalle sessioni di allenamento per attivazione mentale, ma Bitto ha scelto liberamente di andare a pescare quella conoscenza lì perché gli pareva la più utile da applicare in quel momento. “Che caspita si è inventata oggi questa qui?… adesso addirittura 5 contenitori in contemporanea? Ah, ma ora la frego che io questo lo so fare benissimo, per chi mi ha preso…”

Quindi un consiglio pensateci bene prima di insegnare al vostro cane ad accendere gli interruttori della luce a comando, perché potreste trovarvi con le lampadine accese anche in piena notte 😜😎💡

03/04/2022

Verrebbe da dire che è proprio una domanda stupida, con il suo nome! come altro dovrei richiamare il mio cane? al massimo con un fischio, toh

Eppure se ci si ferma un attimo a pensare, possiamo facilmente accorgerci che ripetiamo il nome del nostro cane decine di volte al giorno. Per chiamarlo, per sgridarlo, per stopparlo, per fargli le coccole magari passando a qualche diminutivo o soprannome. Quello che cambia sarà il tono, il volume, l’espressione del viso, la postura del corpo ecc. Certo un bell’impegno per il cane decifrare ogni volta cosa c’è dentro il suo stesso nome.

Con il tempo anche il nome si stratifica. Mettiamo una persona che ogni giorno porta il proprio cane all’area cani, lo sguinzaglia, mette la faccia nello smartphone (così se non vede dove ha sporcato si sente esente dal raccogliere…) e dopo un quarto d’ora: “Fuffi! vieni che è tardi e devo andare…”. Quanto tempo ci vuole prima che quel ‘Fuffi’ si carichi di fine-libertà? 

Non sarò certo io ad aggiungere elementi a quanto già detto e scritto da illustri luminari sul tema del richiamo. Quel che è certo è che è qualcosa di molto complesso. Non si insegna secondo me. Si costruisce ogni giorno. Perchè è strettamente legato alla relazione. Non si insegna una relazione, si coltiva.


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