Ci tengo fin da subito a sottolineare un aspetto non scontato: Il rifugio non nasce come idea di “Rifugio”, ma come Oasi.”
Non è stato premeditato e il suo concetto è cresciuto nel tempo in modo del tutto naturale. Nasco come volontaria per l’affidamento di cani e collaboro sia con il Sud che con i canili di zona Forlì-Cesena.
In principio gli animali venivano curati e accuditi privatamente dietro casa, nei nostri campi, semplicemente per amore. Nel tempo concesso mi permettevo di pubblicare sui vari social le storie dei nostri piccoli amici e fui notevolmente sorpresa dalle reazioni della gente.
Da quel momento in poi, l’interesse delle persone è accresciuto fino ad arrivare a delle proprie e vere richieste di adozione e, addirittura, a degli abbandoni di fronte al cancello di casa. Abbandoni di animali visibilmente maltrattati.
Da lì in poi sono susseguite svariate adozioni: da agnellini salvati dal macello, pulcini non più voluti perché regalati ai bambini e poi cresciuti, pony destinati alla soppressione, anatre vittime di cacciatori e tanti altri piccoli ospiti, ognuno con la propria storia e ognuno destinato a vivere la propria vita e morte in modo del tutto naturale e in simbiosi con gli altri animali.
Tutte le opere che sono state realizzate all’interno dell’Oasi (rifugio) e tutto l’accudimento giornaliero è stato eseguito in toto da me, famiglia e amici senza l’aiuto e il sostegno di enti comunali/statali e associazioni di categoria.
Solo qualche tempo fa mi sono adoperata a postare un appello sui social per la richiesta di pane secco, descrivendo brevemente la storia della nostra Oasi. Il pane che riuscivamo a trovare gratuitamente, purtroppo, non era sufficiente al fabbisogno giornaliero ed eravamo costretti a comprarlo nei forni, andando ad intaccare un bilancio già di suo sofferente e privando così gli animali di altri beni necessari.
La risposta è stata veramente positiva e abbiamo incontrato persone meravigliose come le Giacche Verdi di Forlì-Cesena, i quali si sono interessati alla nostra missione.
I nostri ospiti ad oggi sono più di duecento, di svariate razze e provenienze: pavoni, oche, tartarughe, carpe, galli, galline, parrocchetti, piccioni, gatti e tanti altri.
Al momento ci stiamo mobilitando con l’obiettivo di recintare tutto il terreno, per far sì che i nostri amici scorrazzino liberamente e senza pericolo, e per portare a termine lavori già esistenti e trascurati per mancanza di tempo e fondi come: recinti, voliere e laghetti.
- Desi -