24/01/2024
Lo sapevi che è stato effettuato uno studio sulla "VALUTAZIONE DELLA CORTISOLEMIA IN CANI OSPITATI IN CANILE SANITARIO"
Da
ANGELO GAZZANO (1), CHIARA MARITI (1), MAURIZIO HIMMELMANN (2), LUCA CALDERISI (2), ALBERTO NICCOLINI (1), GIANFRANCO RUGGERI (3), GRAZIA GUIDI (4), MICHELE DUCCI (1), FRANCO MARTELLI (1), CLAUDIO SIGHIERIIl
All'inizio del confinamento in canile il cane viene sottoposto a mutamento di dieta, confinamento in uno spazio chiuso, perdita della routine, cambiamento nella dimensione relazionale con l’uomo tutti elementi che incidono sostanzialmente sul benessere dell’animale.
Tra i vari indici di stress utilizzati per valutare il benessere dell’animale, oltre alla determinazione dei cambiamenti e delle anomalie comportamentali, una grande importanza rivestono gli indici fisiologici, cioè la misurazione di quelli indicatori dello stress che ne permettono un rilevamento rapido ed accurato. L’asse ipotalamo-ipofisi-surrene è considerato come il sistema endocrino di prima risposta allo stress. La sua attivazione culmina nell’aumento della secrezione di ormoni glicocorticoidi, tra cui il cortisolo. Sebbene una moltitudine di eventi stressanti possa attivare l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene; Tra gli eventi traumatici di natura psichica sono stati segnalati: l’esposizione ad ambienti nuovi (Friedman & Ader, 1967; Friedman et al., 1967), la separazione da oggetti fonte di attaccamento (Mendoza & Mason, 1986; Hennessy, 1997) e l’imprevedibilità degli eventi esterni (Muir & Pfister, 1986). È inoltre importante sottolineare come la prolungata e/o ripetuta esposizione ad elevati livelli degli ormoni secreti dall’asse ipotalamo-ipofisi-surrene possa spesso comportare pericolose conseguenze quali varie forme di patologie psichiatriche (ad esempio disordini ansiosi) o vere e proprie malattie anche con ripercussioni cerebrali (Sapolsky, 1992; Schulkin et al., 1994; Sapse, 1997).
Per la ricerca a cui facciamo riferimento sono stati analizzati 15 cani (8 maschi e 7 femmine) randagi, meticci ed interi, di età compresa fra i 2 e gli 8 anni, ospitati presso il canile sanitario di Pontetetto, nel comune di Lucca (ASL 2), in box divisi in una zona scoperta ed una coperta di eguale estensione (140 cm di lunghezza x 95 cm di larghezza). I cani sono stati sottoposti a visita clinica e comportamentale il terzo giorno seguente al loro ingresso in canile ed in quella occasione è stato effettuato un prelievo di sangue per la valutazione dei parametri ematochimici di base, al fine di escludere patologie in corso. Una parte del campione di sangue prelevato è stata utilizzata per la determinazione delle concentrazioni ematiche del cortisolo e per la valutazione dell’emocromo. I prelievi per il dosaggio di cortisolo e per l’esecuzione dell’emocromo sono stati ripetuti con cadenza settimanale nelle quattro settimane seguenti, riducendo al minimo gli evocatori di stress legati alla metodica di prelievo. L’animale era trattenuto con delicatezza da un operatore ed il prelievo era effettuato entro 4 minuti dall’uscita del cane dal box. Il rispetto di questi tempi di prelievo infatti non altera in modo significativo i livelli del cortisolo ematico (Davidson, 1968).
I dati ottenuti sono stati sottoposti ad elaborazione statistica utilizzando il test della regressione lineare di Pearson fisiologico.
I dati mostrano invece una notevole attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene negli animali oggetto della sperimentazione, con livelli di cortisolo ematico notevolmente al di sopra dei valori fisiologici; questi ultimi inoltre non vengono raggiunti nell’arco delle 5 settimane di osservazione, seppur sia presente una significativa riduzione della cortisolemia. I risultati di questa ricerca appaiono assai allarmanti, poiché indicano come la permanenza in canile costituisca per l’animale un evento particolarmente stressante. Negli ultimi anni inoltre una crescente serie di evidenze scientifiche ha dimostrato che un’attivazione prolungata dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene può essere causa di serie alterazioni comportamentali (Sapolsky, 1996; Schulkin et al., 1994).