06/08/2025
Lo zoo di Aalborg, in Danimarca, ha recentemente invitato la cittadinanza a portare animali non desiderati – come conigli, galline o capretti – per darli in pasto ai predatori dello zoo, in nome di una “alimentazione naturale” degli animali rinchiusi.
Non è la prima volta che la Danimarca fa parlare di sé. Nel 2014 , al Copenhagen Zoo il caso del giovane giraffino Marius – nato in cattività per essere ucciso e sezionato davanti a bambini delle scuole – aveva già mostrato al mondo l’orrore che si cela dietro la retorica “educativa” e “conservazionista” degli zoo.
Ma non è un problema solo di questi zoo.
Il problema sono tutti gli zoo.
Tutti i luoghi in cui gli animali sono reclusi, privati della libertà, strumentalizzati per il profitto e per l’intrattenimento umano.
Luoghi in cui si nasce e si muore per scopi che nulla hanno a che fare con il rispetto della vita.
Non esiste nulla di “educativo” nel mostrare a dei bambini un animale sezionato.
Non c’è nulla di “naturale” nel rinchiudere un leone in una gabbia, e poi dargli da mangiare un coniglio ucciso a pochi metri di distanza.
Non c’è natura in una struttura fatta di cemento, vetro e acciaio.
C’è addomesticamento, prigionia, spettacolarizzazione della sofferenza.
Gli zoo non insegnano il rispetto: insegnano la dominazione.
Gli zoo non conservano le specie: le gestiscono, le selezionano, le riproducono e le sopprimono a piacimento, come se fossero oggetti in una collezione.
Gli zoo non salvano gli animali: li imprigionano per sempre.
Un mondo più giusto non si costruisce educando i bambini alla gabbia.
Si costruisce mostrando loro che ogni animale ha il diritto di camminare libero su una terra libera, di vivere secondo i propri bisogni, non in funzione dei desideri umani.
Per questo, come Rete dei Santuari di Animali Liberi in Italia, diciamo chiaramente:
NO a ogni forma di detenzione e sfruttamento animale.
NO agli zoo, agli acquari, ai circhi, ai bioparchi e a tutte le varianti del dominio.
NO alla logica che divide gli animali in specie da coccolare, da rinchiudere o da mangiare.
Esiste un solo zoo giusto: quello chiuso, svuotato, riconvertito in un luogo di memoria e liberazione.