28/02/2021
La goccia che fa traboccare il vaso, abbiamo subito scritto alla redazione di La7 e ci aspettiamo una risposta repentina.
Perdonate il francesismo, siamo famosi per cordialità e gentilezza, ma questi (e non vediamo l'ora di fare nomi e cognomi) hanno rotto il c***o.
Buonasera, mi chiamo Luca Faccini e sono il presidente dell'Associazione Culturale Acropolis Owls con sede in Alatri (FR).
Mi é stato inoltrato oggi da un nostro associato lo spezzone di un vostro servizio andato in onda sulla vostra rete, nella trasmissione "Eden" di Licia Colò.
Nel servizio veniva mostrato un esemplare di Falco Pellegrino e veniva ringraziato il nucleo operativo CITES di Roma per il salvataggio, niente di più lontano dalla realtà oggettiva dei fatti.
Quel falco é stato soccorso da me in persona in data 08/06/2020 in provincia di Caserta su segnalazione di un privato cittadino che, dopo aver contattato invano Carabinieri Forestali, Polizia Provinciale e Guardie Zoofile, per disperazione ha cercato con Google qualcuno che si intendesse di rapaci trovando il sito de "Centro Volo Rapaci i Falchi di Rocca Romana" con cui la nostra associazione collabora da anni.
La titolare del centro, la signora Paola Falcone, ha inoltrato a me la richiesta in quanto la nostra sede era più vicina e quindi con tempi d'intervento minori.
Abbiamo subito informato i Carabinieri Forestali di Frosinone che, in assenza di loro personale da dedicare, ce ne saremmo occupati noi e così é stato.
Abbiamo prelevato il falco al casello autostradale di Caianello in una giornata che ricorderò sempre per l'estremo mal tempo e le difficoltà incontrate su tutto il tratto autostradale.
Abbiamo provveduto subito a visitare l'animale con il contributo della nostra veterinaria specializzata in rapaci Mariangela Barfi e l'occhio esperto del falconiere Rolando Zanin specializzato in recupero e reintroduzione di rapaci selvatici.
Il falco si presentava in condizioni generali buone, ma erano state recise penne remiganti e timoniere per impedirne il volo, come ai pappagalli in cattività.
Abbiamo subito richiesto ai Carabinieri Forestali di Frosinone di poterlo portare alla Riserva del Lago di Vico, dove ad attenderlo ci sarebbe stato Gianni Marangoni, espero in recupero di rapaci.
I Carabinieri Forestali ci hanno negato il trasporto e richiesto di poter ospitare l'animale durante il tempo necessario per attivare il nucleo operativo CITES.
Il falco é rimasto sotto le nostre cure per ben dieci giorni, finché si sono palesati due soggetti del nucleo CITES di Roma che fin da subito si sono mostrati degli incompetenti totali (volevano trasportare il falco in un trasportino per gatti per nulla idoneo al trasporto di un falco) oltre che per nulla garbati, anzi, al limite dell'ostile nei confronti di chi umilmente aveva investito tempo e denaro per soccorrere un animale per cui loro non avevano uomini, risorse e mezzi.
Sembrava finita così, invece improvvisamente mi viene negato l'accesso ad una struttura militare dove mi recavo regolarmente per lavoro e in data 08/07/2020 apprendo con stupore e rammarico che c'è un carico penale pendente a mio nome, per bracconaggio del falco da noi soccorso.
Ci siamo rivolti subito ad un avvocato per cercare di capire il perché ed é iniziato uno scarica barile di responsabilità che rimbalzava tra CITES, Procura di Frosinone e Polizia Giudiziaria.
In pratica il presidente di un'associazione famosa e apprezzata su tutto il territorio Ciociaro (e non solo) che si occupa di salvaguardia e tutela dei rapaci si é ritrovato con un procedimento penale per il più becero dei reati, senza apparente motivo se non forse le antipatie per partito preso di un'istituzione che, dopo essersi dimostrata inadeguata, si accaniva senza nessun motivo sulla mia persona.
C'è voluto il 07/11/2020 per l'assoluzione totale poiché il fatto non sussiste.
Tutto ciò era già stato abbastanza umiliante, oggi grazie al vostro servizio in cui veniva elogiato il lavoro della CITES l'umiliazione é stata completa.
Oltre non essere intervenuti il giorno della segnalazione, oltre averci mollato la patata bollente per dieci giorni, oltre averci fatto scattare contro un insensato procedimento penale ora si prendono meriti che assolutamente non gli spettano.
Ci tengo a sottolineare che il vostro é sicuramente un errore in buona fede in quanto immagino che nessuno vi abbia informati che quel falco si chiama Kiki e secondo la Procura della Repubblica é di mia proprietà, tant'é che sul verbale di archiviazione veniva disposto il dissequestro e io stesso ho deciso di lasciarlo presso il CRAS in cui é attualmente ospitata.
Ciò non toglie che adesso o effettuate una rettifica sul servizio mandando in onda la vera storia che parla della totale inefficienza degli apparati statali oppure non esiterò a rivolgermi al mio legale per pretendere che ciò sia fatto, perché oggi si é superato ogni limite della decenza.
Attendo al più presto vostre notizie, lascio recapito telefonico:
3480144394
Se entro la data 08/03/2021 non dovessi ricevere risposta provvederò a farvi contattare dal mio legale, l'Avvocato Angelo Testa.
Grazie per l'attenzione
Cordiali saluti
Luca Faccini